Banca Carige ancora sotto i riflettori: i Malacalza a rapporto dalla BCE. Per il salvataggio occorre un nuovo acquirente
Banca Carige di nuovo sotto i riflettori.
Nella giornata di ieri, giovedì 27 dicembre, gli esponenti della famiglia Malacalza (azionista di maggioranza al 27,5%) hanno incontrato alcuni rappresentanti della BCE per discutere di una situazione sempre più delicata.
Sabato scorso, a causa dell’astensione degli stessi Malacalza, l’aumento di capitale da 400 milioni di euro non è stato approvato per mancanza di quorum deliberativo. La mossa ha bloccato di fatto qualsiasi altra decisione e la situazione si è nuovamente aggravata fino a far resuscitare l’ipotesi di commissariamento.
Crisi Carige: le ultime dal fronte BCE
Secondo quanto riportato nelle ultime ore da diverse fonti di stampa nostrana, la BCE avrebbe nuovamente invitato Carige a portare a compimento la ricapitalizzazione nel più breve tempo possibile e a individuare un partner disposto a salvarla.
Secondo il Corriere l’istituto ligure starebbe al momento lavorando alla ricerca di una soluzione adeguata. Tra le ipotesi al vaglio quella di una nuova assemblea, un nuovo piano e un acquirente già pronto a farsi avanti, ma non solo.
Secondo La Repubblica, la BCE si troverà di fronte a diverse strade tra cui scegliere:
- l’imposizione ai Malacalza di un’offerta di pubblico acquisto sull’intero capitale;
- la conversione del bond in capitale con conseguente possibilità di salvataggio pubblico dato il ruolo svolto dal Fondo Interbancario.
In attesa di ulteriori novità le azioni Banca Carige hanno dato vita ad un sonoro rimbalzo che sta cercando di oscurare le perdite di ieri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA