Banche italiane promosse nel primo semestre 2021

Violetta Silvestri

10 Agosto 2021 - 13:05

Banche italiane sotto i riflettori all’indomani della chiusura del primo semestre 2021: gli esperti Dbrs hanno promosso i principali istituti finanziari dell’Italia. Quali prospettive per il comparto?

Banche italiane promosse nel primo semestre 2021

Banche italiane nel mirino dell’analisi Dbrs: gli esperti hanno acceso la luce verde sui più importanti istituti di credito nazionali.

Il recupero dall’anno nero pandemico del 2020 è in corso e ha mostrato segnali incoraggianti nel primo semestre 2021: generazione di ricavi e minori accantonamenti per perdite su crediti hanno dato uno slancio positivo.

Cosa hanno svelato le analisi di Dbrs sulle banche italiane? Tutti i dati e le previsioni.

Banche italiane superano il test del I semestre

Su Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Banca Mps e Bper Banca il giudizio finale degli analisti di Dbrs Morningstar è stato positivo.

L’analisi ha tenuto conto della chiusura del primo semestre 2021 e, soprattutto, dell’andamento del 2020.

Tra i dati è emerso innanzitutto che l’utile netto del periodo gennaio-giugno 2021 degli istituti italiani si è attestato a circa 6 miliardi. Il risultato è stato particolarmente soddisfacente se confrontato con la perdita netta di 594 milioni del I semestre 2020.

La generazione di ricavi ha mostrato un’importante ripresa, spinta dal rimbalzo economico dopo l’avvio delle vaccinazioni e da misure di supporto. Rilevanti sono state anche le operazioni di fusione e acquisizione riguardanti soprattutto Intesa e Bper.

Buoni anche i dati riguardanti gli accantonamenti per perdite su crediti, in diminuzione rispetto all’anno precedente e al quarto trimestre. La prudenza su rischi futuri per la qualità degli asset ha invece fatto aumentare la voce sul semestre.

C’è comunque ottimismo, visto che gli esperti hanno sottolineato che il costo degli orientamenti sul rischio per l’anno fiscale 2021 è stato valutato dalle banche al ribasso di circa 60-70 punti base in media.

In evidenza anche il positivo impegno degli istituti a ridurre le esposizioni deteriorate. L’analisi di Dbrs ha evidenziato che il deterioramento delle moratorie scadute per ora può essere gestito.

Anche Citi promuove gli istituti

A confermare il bilancio in generale positivo sulle banche in Italia sono stati anche gli esperti di Citi, che hanno valutato il secondo trimestre degli istituti italiani.

Nel dettaglio, Il mol ha superato del 7% le previsioni e il rapporto ricavi/trading è stato più forte. Il net interest income è andato oltre le previsioni dell’1% circa, con un aumento del 2% trimestre su trimestre.

Tutte le banche hanno evidenziato commissioni oltre le attese (in media del 3%), spinte dai forti flussi di asset under management (positivi anche a luglio).

Il Cet1 fully loaded si è attestato al 14,1% circa, con un incremento di 10 pb trimestre su trimestre e di circa 30 pb in più alle previsioni.

Citi ha anche sottolineato che le banche hanno indicato politiche di ritorno di capitale nel 2021 e diversi istituti presenteranno nuovi piani industriali nel quarto trimestre.

Secondo gli analisti, il Rote (rendimento del patrimonio netto tangibile) salirà dal 6% circa del 2021 all’8,6% in media nel 2024.

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