Occhio al boom del target price sulle azioni Banco BPM da parte di questi analisti. BAMi forte degli utili, dei dividendi e del tesoro Anima.
L’eccellente performance riportata dai conti di Banco BPM nel corso del 2024, annunciata non solo dalla banca stessa ma riconosciuta anche da diversi analisti, rischia a questo punto di scalfire l’apparente incrollabile certezza con cui il CEO di UniCredit Andrea Orcel ha ribadito più volte come il prezzo dell’OPS lanciata su Piazza Meda sia giusto?
Non solo utili e un margine netto di interesse ancora in rialzo durante l’anno, per l’istituto di credito noto per essere particolarmente sensibile alle variazioni dei tassi di interesse decisi dalla Banca centrale europea. Tassi di interesse che, ora, essendo più bassi, destinati in più a essere tagliati ulteriormente dalla BCE, non sono più quell’assist che aveva tanto fatto balzare i ricavi delle banche italiane ai tempi delle strette monetarie del 2022 e del 2023. Tanto più nel caso di Banco BPM.
Banco BPM vince sfida tassi BCE, risponde a OPS UniCredit con dividendi e utili più ghiotti
Ma Banco BPM è riuscita a vincere anche la sfida rappresentata dai tagli dei tassi avviati dall’Eurotower al punto che, forte dei risultati di bilancio più che solidi, ha migliorato la guidance, promettendo al contempo agli azionisti dividendi più ghiotti.
Tutte sorprese che erano state, per certi versi, già messe in conto da alcune fonti di mercato, che avevano anticipato come BAMI si sarebbe strenuamente difesa dall’OPS di UniCredit che ha sempre considerato a sconto, giocando proprio la carta più utili e dividendi.
La carta dei dividendi era stata giocata in realtà anche da UniCredit se si considera che, nel ribadire il premio a suo avviso pari a circa il 15-20% rispetto al prezzo dell’azione BPM undisturbed, Orcel aveva presentato agli azionisti della banca messa nel mirino la promessa di un distribution yield due volte superiore nel 2025, grazie alle nozze tra i due istituti.
Ma non c’è dubbio sul fatto che Banco BPM si stia difendendo più che bene. Con la pubblicazione dei conti, Piazza Meda ha offerto infatti agli azionisti un quadro e prospettive decisamente brillanti, annunciando una accelerazione dell’utile netto adjusted al 2024 pari a €1,691 miliardi (a fronte di un valore pari a €710 milioni nel 2021), un risultato superiore di 300 milioni rispetto alla guidance 2024 del Piano Strategico 2023-2026 (pari a €1,360 miliardi); aggiornando il suo piano strategico e, così facendo, rivedendo al rialzo le attese sugli utili, puntando in particolare a raggiungere un utile netto al 2027 pari a €2,15 miliardi.
Lato dividendi, Banco BPM ha annunciato l’intenzione di raggiungere oltre € 6 miliardi di remunerazione cumulata 2024-2027 (+ € 1 miliardo di ulteriore distribuzione in seguito all’ottenimento di un riscontro positivo sull’applicazione del trattamento regolamentare del c.d. Danish Compromise) per quanto riguarda l’OPA lanciata sulla società che già controlla Anima Holding, rispetto ai €4 miliardi cumulati in arco piano previsti dal Piano Strategico 2023-2026.
Tutto questo, in un contesto che vede già la remunerazione erogata a favore degli azionisti ai massimi storici, come dimostrano:
- Il Dividend Payout ratio pari all’80% circa, rispetto al 67% del 2023
- I dividendi del 2024 pari a 1,5 miliardi di euro circa, in crescita di 650 milioni rispetto al 2023
- I dividendi cumulati nel periodo 2023-2024 pari a € 2,35 miliardi, superiori di più di € 500 milioni rispetto alla guidance del piano 2023-2026.
- Il dividendo per azione del 2024 pari a € 1,00, con un dividend yield pari all’11,2%.
Il messaggio di Banco BPM VS OPS UniCredit
Numeri di tutto rispetto, che hanno messo in evidenza la solidità della banca italiana guidata dal CEO Giuseppe Castagna, che da anni aveva confermato una strategia stand alone, e che con i suoi utili e dividendi incassati nel 2024, uniti alla possibilità di beneficiare ora anche del controllo del gioiello del risparmio gestito Anima Holding, ha lanciato un messaggio preciso a Orcel: valiamo molto di più di quanto UniCredit abbia messo sul piatto. Punto.
Dal canto suo, in una intervista pubblicata questa settimana su Il Sole 24 Ore, Orcel non si è scomposto più di tanto, tenendo il punto: l’Anima di Banco BPM ancora non c’è, visto che i dubbi avanzati dalla stessa BCE sulla capacità di Piazza Meda di utilizzare il Danish Compromise non sono stati ancora sciolti.
Il Ronaldo dei banchieri, così come è stato ribattezzato, ha anche affermato che “il prezzo offerto (dell’OPS di UniCredit) tiene conto delle speculazioni di M&A che hanno interessato il titolo in questione”, mettendo altri puntini sulle “i”: “Siamo stati chiari che volevamo vedere la performance della banca nei successivi trimestri”, ha puntualizzato. Nessuna fretta di alzare la posta, dunque, su Banco BPM: eventualità comunque che, in concomitanza con la pubblicazione dei conti di UniCredit, Orcel ha ricordato di non avere mai escluso fin dall’inizio.
E dunque? Piazza Affari attende ancora al varco Orcel, mentre alcuni analisti insistono sulla necessità che UCG aumenti il prezzo dell’OPS, tenendo in considerazione l’asso nella manica rappresentato da Anima (asso nella manica non riconosciuto tuttavia da Orcel), su cui Piazza Meda ha alzato anche il prezzo dell’OPA.
Boom target price su azioni BAMI da Intermonte. La banca vale molto sia con che senza Anima
In attesa di capire le prossime mosse di UniCredit, va messo in evidenza il commento rilasciato dagli analisti di Intermonte che, stando a quanto riportato dall’Ansa, hanno annunciato di avere alzato da 8,8 a 12 euro il target price sulle azioni Banco BPM a seguito della presentazione dei conti e del nuovo piano industriale: un prezzo obiettivo che valorizza la banca 18 miliardi di euro, rispetto alla valutazione di 12,4 miliardi calcolata sulla base dell’OPS presentata da UniCredit, agli attuali valori di Borsa.
Intermonte ha fatto notare la presenza di “un grande upside” per le azioni del Banco, con un target price di 10 euro, risultante dalla media tra il prezzo obiettivo calcolato in caso di successo dell’OPA lanciata su Anima (10,6 euro) e quello messo in conto senza considerare l’acquisto del gruppo.
“Qualunque sia l’esito, rileviamo che la politica di payout di Banco Bpm sia ora ’best-in-class’ e la business combination con Anima possa offrire un’importante protezione per la valutazione”.
Gli analisti hanno poi precisato che il target price sulle azioni BAMI arriva a 12 euro, se si attribuisce agli azionisti di Piazza Meda la metà del valore attualizzato (net present value) delle sinergie sprigionabili con Unicredit. “Calcoliamo un premio potenziale di 2 euro ad azione arrivando a una valutazione totale di Banco Bpm di 12 euro ad azione ”.
Azioni UCG VS Banco BPM, chi vince a Piazza Affari?
Oggi, nuovo rialzo a Piazza Affari per le azioni UniCredit, che hanno chiuso la giornata di contrattazioni in progresso dell’1,57%, a quota 46,86 euro.
Il titolo Banco BPM ha terminato invece la sessione guadagnando lo 0,71%, a 8,76 euro.
UCG viaggia a un valore in calo dello 0,35% su base settimanale, ma in rialzo del 12% circa nell’ultimo mese. YTD il trend è di uno scatto superiore a +21%, mentre su base annua la performance è di un guadagno superiore al 58%. Rimane stellare la performance degli ultimi tre anni, pari a un rally superiore a +205%.
Le azioni BAMI viaggiano invece a un valore inferiore di oltre il 3% su base settimanale, e in rialzo di oltre il 6% su base mensile.
YTD il trend è stato di un incremento pari a +12%, mentre su base annua il progresso è stato pari a +77% circa. Fiammata negli ultimi tre anni, pari a +141% circa.
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