Mentre tutte le principali banche centrali del mondo tagliano i tassi, la Bank of Japan li alza con il suo primo atto del 2025. Occhio allo yen e ai rendimenti dei bond.
La Bank of Japan (BOJ) guidata dal governatore Kazuo Ueda ha annunciato di avere alzato oggi, venerdì 24 gennaio 2025, i tassi di interesse del Giappone.
La stretta monetaria, varata allo scopo di normalizzare la politica monetaria dell’istituzione - che è rimasta estremamente espansiva negli stessi anni in cui le altre banche centrali hanno cercato disperatamente di sconfiggere la piaga dell’inflazione a colpi di continui rialzi dei tassi - è stata pari a +25 punti base, portando i tassi made in Japan allo 0,5%. Si tratta del livello più alto dal 2008.
Non tutti gli esponenti della Bank of Japan hanno appoggiato la decisione: a fronte degli 8 a favore della stretta, Toyoaki Nakamura si è detto contrario alla mossa, affermando che sarebbe stato preferibile che la banca centrale attendesse la diffusione di alcune informazioni chiave, relative all’inflazione del Giappone, prima di varare un altro rialzo dei tassi.
Immediata la reazione dello yen, che si è rafforzato dello 0,6% nei confronti del dollaro. Il rapporto USD-JPY è sceso così attorno a quota 155. In rialzo anche i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni, saliti di 2,5 punti base, all’1,23%.
La Bank of Japan aveva ripetuto spesso che una condizione sine qua non per alzare i tassi fosse un “ciclo virtuoso”, caratterizzato da salari più alti che alimentassero la crescita dei prezzi, dunque dell’inflazione.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo è al momento piatto, viaggiando attorno a quota 39.961 punti.
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