Le dichiarazioni del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti sulla minaccia rappresentata dalle criptovalute. La frase sullo spread.
Nella giornata di oggi, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha lanciato un chiaro alert sul rischio che gli investimenti in criptovalute, Bitcoin & Co. possono comportare.
Le criptovalute, ha detto il titolare del Tesoro parlando nel corso dell’inaugurazione dell’anno di studi della scuola di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, sono “una opportunità, ma costituiscono anche un grande rischio per la loro estrema volatilità e grazie all’anominato e alla aterittorialità sono diventate anche un mezzo per riciclare denaro o usati da alcune nazioni come valuta alternativa per allentare o eludere sanzioni che colpiscono la loro economia”.
Inevitabile dunque la necessità di “trovare un equilibrio tra innovazione e regolamento”.
Giorgetti lancia alert cripto asset: tra le minacce più insidiose e pervasive
L’avvertimento sul legame tossico tra le criptovalute e la criminalità è stato chiaramente indicato dal ministro:
“ Una tra le minacce più insidiose e pervasive arriva dal mercato dei cripto asset che è in rapida espansione grazie all’interconnessione tra il mondo finanziario e quello digitale, che ha attivato gli appetiti della criminalità”, ha sottolineato Giorgetti durante il suo discorso, facendo notare che “le tecnologie digitali hanno reso tutto più veloce e fruibile, accrescendo la domanda di nuova finanza digitale” e invitando contestualmente la comunità intera a essere anche consapevole che, “se questa domanda non viene soddisfatta dalle istituzioni ufficiali, è inevitabile che venga intercettata dalle organizzazioni criminali ”.
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Giorgetti ricorda impatto tassi BCE su spesa interessi Italia e torna a lodare lo spread
Nel corso del suo intervento, Giorgetti è tornato a commentare le sfide con cui è alle prese ed è stata alle prese l’economia italiana, ricordando la politica di bilancio che il MEF ha perseguito in questi anni a fronte di un contesto decisamente difficile, contrassegnato dalla forte impennata dell’inflazione e, di conseguenza, dalla decisione delle banche centrali, nel caso dell’Eurozona della BCE, di alzare i tassi di interesse (nel corso del 2022 e del 2023).
Il tutto, a discapito del costo del debito pubblico, con il boom degli interessi che il Tesoro è stato costretto a offrire agli investitori per convincerli a sottoscrivere i titoli di Stato italiani di nuova emissione:
“La gestione della politica di bilancio nell’ultimo biennio si è svolta in un contesto particolarmente difficile, caratterizzato da un elevato livello di incertezza geopolitica e da forti pressioni inflazionistiche che hanno portato le autorità monetarie ad aumentare i tassi di interesse di riferimento, con un inevitabile riflesso sul costo del debito pubblico. Uno scenario decisamente sfavorevole per un Paese, come l’Italia, con un livello del debito già molto elevato.”
La prudenza con cui il governo Meloni ha gestito i conti pubblici ha blindato tuttavia la credibilità dell’Italia, che è stata riconosciuta anche dai mercati.
Di fatto, ha continuato Giorgetti, “la stabilità politica e la prudenza delle scelte di finanza pubblica hanno contribuito in modo significativo a ristabilire la credibilità dell’Italia sui mercati, con un dimezzamento del livello dello spread e un notevole beneficio sulla spesa per interessi ”.
Giorgetti è dunque tornato a mettere in evidenza i grandi progressi compiuti dallo spread BTP-Bund a 10 anni e dai BTP, che hanno continuato a far gola agli investitori italiani e stranieri.
Oggi i rendimenti dei BTP a 10 anni registrano un lieve calo che li porta a scendere attorno alla soglia del 3,44%.
Lo spread BTP-Bund rimane ingessato attorno a quota 107 punti base, continuando a viaggiare al di sotto di quello che lo stesso ministro Giorgetti aveva presentato essere il suo target.
Quell’annuncio sul Bitcoin di Intesa SanPaolo
Tornando al mercato cripto, da segnalare la grande notizia che ha interessato il mondo della finanza italiana agli inizi del 2025, e che ha visto protagonista la decisione della banca italiana Intesa SanPaolo di investire in Bitcoin.
Così il CEO Carlo Messina, nel commentare la mossa della banca di acquistare secondo le indiscrezioni 11 Bitcoin, per un controvalore di circa un milione di euro:
“Ormai siamo il leader europeo in termini di market cap, quindi non dovrebbe stupire se facciamo quello che fanno tutte le altre banche nel mondo. Peraltro sono importi limitatissimi perchè abbiamo 100 miliardi di euro in portafoglio titoli, è un esperimento, un test”.
Da segnalare che, dopo lo spauracchio di una tassa sulle plusvalenze delle criptovalute in Italia monstre del 42% - presentato da una delle prime versioni della legge di bilancio stilata dal governo Meloni per il 2025 - il testo definitivo della manovra ha confermato che, nel corso del 2025, le plusvalenze da cripto-attività saranno soggette a una imposta del 26%.
L’aliquota sostituiva passerà tuttavia, a partire dal 2026, al 33%.
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