Blocco licenziamenti: proroga fino all’estate? Le ipotesi

Teresa Maddonni

16 Febbraio 2021 - 09:58

Per il blocco dei licenziamenti potrebbe esservi una proroga generalizzata fino anche all’estate nelle ipotesi del nuovo governo. Oggi il ministro del Lavoro Orlando incontra le imprese.

Blocco licenziamenti: proroga fino all’estate? Le ipotesi

Per il blocco dei licenziamenti potrebbe esserci una proroga, mini, anche fino all’estate.

Sarebbe questa una delle ipotesi al vaglio del nuovo governo Draghi, sebbene nulla sia ancora deciso.

Il nuovo ministro del Lavoro Andrea Orlando si prepara a decidere su una questione assai delicata quale il blocco dei licenziamenti che a oggi scade il prossimo 31 marzo 2021.

Domenica ha incontrato, proprio per discutere del blocco dei licenziamenti e la sua proroga, i sindacati assicurando una riforma degli ammortizzatori sociali, condizione fondamentale per le parti sociali.

Oggi infatti Orlando incontrerà anche i rappresentanti delle imprese. Intanto il blocco dei licenziamenti generalizzato, secondo le ipotesi ora al vaglio, potrebbe essere di un mese, due o arrivare fino all’estate. E poi?

Blocco licenziamenti: proroga fino all’estate

La proroga del blocco dei licenziamenti potrebbe arrivare fino all’estate e si manterrebbe lo schema differenziato successivamente, come pensato dal precedente governo Conte.

Si tratta solo di un’ipotesi riportata da Il Sole 24 Ore e per le certezze occorrerà attendere che Orlando incontri le imprese e prepari una riforma degli ammortizzatori sociali che piaccia ai sindacati che incontrerà nuovamente a fine mese.

Come riporta il quotidiano economico tra le ipotesi che si stanno studiando per risolvere la questione del blocco dei licenziamenti in scadenza, vi sarebbe quella di una proroga generalizzata di uno o due mesi, quindi fino ad aprile o fino all’estate al massimo, per poi procedere con la differenziazione.

Nella seconda fase infatti il blocco sarebbe differenziato e andrebbe solo per le aziende più in difficoltà e che usano la cassa integrazione Covid gratuita.

I sindacati vogliono, lo ricordiamo, la proroga del blocco dei licenziamenti “non sine die” come ha detto Annamaria Furlan, segretaria Cisl, ma in ogni caso puntano su una riforma degli ammortizzatori sociali che dia una copertura reale ai lavoratori in difficoltà per quando arriverà lo sblocco.

Il ministro Orlando si prepara entro fine mese a presentare la sua proposta di riforma degli ammortizzatori sociali ai sindacati che deve andare di pari passo con più robuste politiche attive per il lavoro, questo permetterebbe di rendere effettivo l’assegno di ricollocazione per chi è in Naspi reintrodotto dalla Legge di Bilancio 2021.

Il tutto deve essere accompagnato quindi anche da una riqualificazione dei lavoratori e un irrobustimento delle competenze.

Ricordiamo in merito che il Fondo nuove competenze introdotto dalla ex ministra Nunzia Catalfo è stato prorogato per tutto il 2021.

Blocco licenziamenti: 250mila posti di lavoro a rischio

Con la fine del blocco dei licenziamenti, secondo le ultime stime, sarebbero 250mila i posti di lavoro a rischio.

Questi si andrebbero ad aggiungere a quelli persi nel 2020, 101mila solo a dicembre scorso.

Insomma quella che Orlando si prepara ad affrontare è una sfida senza precedenti perché la fine del blocco dei licenziamenti potrebbe produrre un dramma sociale ancor più grande di quello che stiamo attualmente vivendo.

Il blocco dei licenziamenti potrebbe anche entrare nel prossimo decreto Ristori 5 come pensato dal precedente governo, con il quale è stato approvato lo scostamento di bilancio da 32 miliardi di euro.

È stata d’altronde la ex ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ad annunciare le proposte lasciate sul tavolo di Via Veneto per il prossimo decreto Ristori:

  • 26 settimane di CIG in deroga e assegno ordinario fino al 31 dicembre 2021;
  • 8 settimane di CIGO;
  • integrazione economica della cassa integrazione straordinaria per i 1.800 dipendenti di Ilva in amministrazione straordinaria;
  • indennità, pari a 3.000 euro, per i lavoratori dello spettacolo, stagionali, stagionali del turismo, intermittenti, autonomi privi di partita IVA etc., con possibilità di fare domanda anche per chi non ne ha mai fruito;
  • proroga della Naspi;
  • proroga di ulteriori due mensilità del reddito di emergenza;
  • incremento delle risorse per il reddito di cittadinanza.

Ma anche congedo per i genitori con figli in quarantena o Dad e la semplificazione delle procedure per il pagamento della cassa integrazione, insieme ad altre misure, che il nuovo ministro dovrà vagliare.

Tra le proposte del Conte bis anche una proroga del blocco dei licenziamenti per tutta la durata della cassa integrazione e non si parlerebbe quindi, stando a quanto scritto da Catalfo, di differenziazione. L’attesa è tanta sulla questione per sapere cosa deciderà il nuovo esecutivo.

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