Dopo quanto tempo la compagnia può staccare il gas in caso di bolletta non pagata? Gli utenti hanno un preciso limite per provvedere ed evitare le conseguenze.
In caso di bolletta del gas non pagata è inevitabile la sospensione della fornitura. Il ritardo nel pagamento può capitare di frequente, per svariate ragioni, perciò è molto importante sapere dopo quanto tempo viene staccato il gas.
La buona notizia è che la sospensione della fornitura di gas non è immediata, in quanto ci sono precise tempistiche da rispettare e in ogni caso, l’utente viene prima informato. I servizi di gas e luce, infatti, appartengono alla categoria di servizi primari per i cittadini, dunque possono essere negati soltanto rispettando il procedimento determinato.
Gli avvisi di pagamento
In caso di mancato pagamento si riceverà per prima cosa un avviso bonario, che sollecita il pagamento dovuto comunicando i consumi e le relative tassazioni. L’avviso bonario di norma non viene inviato immediatamente e comunque non per un ritardo di pochi giorni, a meno che si tratti di un comportamento ripetuto.
L’avviso bonario, infatti, può essere ricevuto anche a distanza di varie settimane, perciò molto spesso l’avviso viene inviato direttamente con la bolletta successiva in un riquadro specifico, solo più raramente in una comunicazione a parte.
L’avviso bonario rappresenta quindi la prima forma di sollecito, dopo la quale l’utente dovrà saldare il debito per evitare il secondo sollecito. Quest’ultimo viene inviato esclusivamente tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, proprio perché contiene anche l’avvertimento sulla sospensione del gas.
Quindi le conseguenze dell’avviso bonario sono pressoché nulle, mentre non pagare entro il limite contenuto nel secondo avviso consente alla fornitura di staccare il gas. Il limite, tuttavia, deve rispettare i requisiti legali e indicare una data:
- Successiva alla data della comunicazione di almeno 20 giorni.
- Successiva alla data di invio di almeno 15 giorni.
In questo modo gli utenti hanno modo di procedere al pagamento abbastanza agevolmente, in quanto non pagando non potrebbero evitare la sospensione. La comunicazione che avvisa su questo rischio deve essere a norma e includere:
- I recapiti a cui comunicare per tempo l’avvenuto pagamento delle morosità, in genere e-mail e fax.
- La data entro la quale il gas verrà staccato in mancanza del pagamento.
- L’eventuale riduzione della potenza massima della fornitura.
La riduzione della potenza rappresenta un fattore opzionale che le forniture possono concedere ai propri utenti per tardare i disagi dovuti allo stacco completo del gas. La riduzione, comunque, deve essere calcolata sulla potenza massima fino al 15%. Con la riduzione è possibile continuare a usufruire del gas in misura ridotta per un massimo di 15 giorni, entro i quali deve essere inoltrato il pagamento.
Nel caso in cui il pagamento tardasse oltre il limite presente nell’avviso, per conoscere le tempistiche effettive dello stacco è necessario verificare la tipologia contrattuale della compagnia fornitrice.
L’interruzione del gas
Nel mercato tutelato la compagnia ha la facoltà di prorogare il termine per il pagamento e attendere ulteriormente, ridurre ancora la potenza o procedere alla sospensione. Per quanto riguarda, invece, il mercato libero bisogna attenersi alle condizioni presenti nel contratto.
Una volta arrivati all’interruzione della fornitura l’unica soluzione per riavere il gas è quella di pagare tutte le morosità delle bollette arretrate, provvedendo anche all’inoltro tempestivo delle relative ricevute insieme alla richiesta scritta.
Anche in questo caso, però, esistono dei limiti di tempo entro cui l’utente può ottenere il ritorno del gas, che dipendono dal periodo di attività del contratto. Di norma, i contratti per la fornitura di gas rimangono attivi per il primo mese dopo l’interruzione. I consumatori hanno quindi un ulteriore mese a disposizione per regolare la propria posizione, durante il quale però non avranno fornitura di gas.
Trascorso il periodo di validità del contratto quest’ultimo sarà invece annullato completamente, perciò oltre al pagamento delle morosità sarà indispensabile procedere a una nuova attivazione, con i relativi costi.
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