Bollette di gas e luce, stop agli aumenti? Ecco quando può arrivare la vera svolta

Giacomo Andreoli

20/10/2022

Il prezzo del gas sul mercato Ttf di Amsterdam continua a scendere e secondo le ultime previsioni finalmente i rincari, anche sulla luce, potrebbero finire. Ecco quando potrebbero arrivare i benefici.

Bollette di gas e luce, stop agli aumenti? Ecco quando può arrivare la vera svolta

A prescindere dalle prossime mosse dell’Unione europea, con la Commissione Ue che ha proposto un piano che non convince ancora a pieno tutti i Paesi membri, i prezzi di gas e luce potrebbero finalmente smettere di salire. Addirittura, secondo alcune previsioni, potrebbero arrivare i primi segni meno, con bollette meno care dopo più di un anno di rialzi (che in alcuni casi, soprattutto per le imprese, si sono aggirati tra il 300% e il 500%).

Insomma, l’inverno in arrivo potrebbe non fare più così paura come si pensava fino a poco tempo fa, anche se rimane il problema degli stoccaggi. Le riserve che abbiamo sono abbastanza per i prossimi mesi, ma se le usassimo tutte potremmo andare in forte difficoltà a partire da febbraio/marzo. Motivo per cui i razionamenti non possono essere ancora esclusi, anzi, le città si sono già iniziate a muovere preventivamente e prevedono possibili chiusure anticipate di piscine e musei.

Perché il prezzo del gas sta scendendo sul mercato

Le cause della discesa dei prezzi sul mercato ai livelli di giugno sono diverse. Innanzitutto l’autunno con temperature miti, poi le previsioni meteo che (complice paradossalmente e in un certo senso terribilmente il cambiamento climatico) parlano di un inverno non troppo freddo e il fatto che la corsa a riempire gli stoccaggi è pressoché finita (siamo già oltre il 90%). Quindi la proposta composita della Commissione Ue (che prevede riforma del mercato Ttf di Amsterdam, stoccaggi comuni di metano e price cap dinamico sul gas).

Infine la riduzione dei consumi in tutta Europa. A certificare un atteggiamento di risparmio da parte degli italiani, spaventati dal caro-energia, è Terna. Secondo la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale l’Italia ha consumato complessivamente 25,9 miliardi di kWh di energia elettrica, un valore in diminuzione del 3,9% rispetto allo stesso mese del 2021.

Nei primi nove mesi del 2022, la richiesta di energia elettrica in Italia è in crescita dell’1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+0,5% il valore rettificato). L’indice Imcei che prende in esame i consumi industriali delle imprese ’energivore’ registra un calo dell’8% rispetto a settembre del 2021, comunque più contenuto rispetto a quello di agosto.

Gas e luce, l’ottimismo di Arera

A novembre l’Arera comunicherà le nuove tariffe del mercato tutelato in bolletta. Fino a poco fa le tariffe venivano aggiornate basandosi sui prezzi al Ttf, ora l’aggiornamento viene fatto ogni mese sulla base della media dei prezzi reali registrati sul mercato italiano Psv.

Secondo il presidente dell’Autorità Stefano Besseghinistiamo intercettando una fase in cui sono spenti i condizionatori e non sono ancora accesi i riscaldamenti” e “la situazione sta leggermente migliorando”. Inoltre la strategia di rendere il meccanismo dei prezzi sempre più flessibile per seguire le variazioni del mercato all’ingrosso sarebbe “la migliore possibile”.

Contemporaneamente l’Antitrust ha aperto un’istruttoria contro quattro compagnie di gas e luce che offrono contratti sul mercato libero, con contestazioni molto severe, accusandole in sostanza di aver “approfittato” del caro-energia. Si parla di errori nelle comunicazioni ai clienti, modifiche unilaterali dei contratti e minacce di distacco della corrente elettrica e del gas (solo se non si accettano contratti peggiorativi). Inoltre ha inviato una richiesta di informazioni ad altre 25 società. Tutto ciò potrebbe inibire possibili nuovi comportamenti scorretti da parte di alcuni fornitori privati di gas e luce.

Bollette, le previsioni di Tabarelli

In questo scenario Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, in un’intervista a Radio 24, si dice convinto che “gli effetti sull’elettricità si vedranno dal primo gennaio e con estrema probabilità non ci saranno più aumenti”. Anzi, ci potrebbe essere “un calo dell’ordine del 15/20%”. Quanto al gas, “a novembre, rispetto ottobre ci sarà un calo”. Questo si abbina, secondo il Mef, a un probabile generale calo dell’inflazione (finora spinta in gran parte dai costi dell’energia) entro la fine dell’anno.

Le variabili che possono cambiare le previsioni

Nulla, però, è ancora deciso. I mercati potrebbero essere scossi da nuovi shock esterni (come sono stati i sabotaggi del Nord Stream e le decisioni di Putin rispetto alla guerra o come potrebbero essere ritardi nelle forniture di gas da parte di Paesi come l’Algeria) oppure da temperature invernali più basse del previsto.

In ogni caso, sul medio-lungo periodo, i prezzi di gas e luce rimarranno comunque alti (al di sopra dei prezzi pre-pandemia da Covid-19). A certificarlo a Money.it è Michele Polo, docente di Economia politica alla Bocconi. L’anno di vera svolta potrebbe essere il 2025, quando con maggiore gas in circolazione e una domanda probabilmente in calo (anche per la transizione ecologica), il prezzo in Europa potrebbe scendere in modo netto.

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