Bollo auto non pagato e rottamazione cartelle: la pace fiscale del Governo Meloni

Gaetano Cesarano

28 Novembre 2022 - 15:35

Tra le novità introdotte del Governo Meloni figura anche la rottamazione delle cartelle per il bollo auto non pagato. Vediamo come annullare la tassa di possesso con la pace fiscale.

Bollo auto non pagato e rottamazione cartelle: la pace fiscale del Governo Meloni

La manovra economica approvata dal Governo Meloni riguarderà anche la tassa di possesso automobilistica. Molto spesso indicata come «bollo auto» anche se da anni non è più legata alla circolazione del veicolo, la tassa di proprietà sui veicoli a motore è dovuta per qualsiasi mezzo iscritto al Pubblico Registro Automobilistico.

Il mancato pagamento del bollo auto, al pari delle altre tasse previste dal legislatore, pone il contribuente a rischio di un provvedimento di esecuzione forzata, ma la sanatoria sulle cartelle esattoriali introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 sarà l’occasione per molti automobilisti di vedere azzerata la propria posizione con l’Erario.

Bollo auto e pace fiscale

La manovra finanziaria prevede la cancellazione totale dei debiti inferiori a 1.000 euro per le cartelle emesse fino al 2015. Con la pace fiscale le cartelle di mancato pagamento saranno automaticamente stralciate entro la fine dell’anno e i contribuenti coinvolti riceveranno una comunicazione telematica dall’Agenzia delle Entrate con l’indicazione dei debiti annullati grazie al condono. Se la cartella esattoriale comprende più imposte, il limite dei 1.000 euro sarà comunque calcolato per ogni singola somma dovuta. Per esempio, nell’ipotesi in cui l’importo sia relativo al mancato pagamento di due tasse di proprietà di 600 euro cadauna, la posizione sarà stralciata nonostante un valore totale di 1.200 euro poiché le singole voci rientrano nel limite definito dalla Legge di Bilancio.

Oltre ai bolli auto non pagati, nella tregua fiscale rientreranno anche le cartelle esattoriali relative alle violazioni del Codice della Strada: per il legislatore si tratta di debiti ormai difficilmente recuperabili e la loro cancellazione consentirà all’Erario di concentrare le attività di recupero su crediti con maggiori aspettative di riscossione o comunque di importo più elevato.

Bollo auto e rottamazione delle cartelle

Se per le cartelle relative ai bolli auto non pagati con importo massimo di 1.000 euro è prevista la cancellazione d’ufficio, motivo per cui i destinatari non dovranno compilare alcuna domanda per ottenere lo stralcio del debito, per tutti i carichi di importo superiore ai 1.000 euro e per le cartelle affidate in riscossione all’Agenzia delle Entrate dopo il 2015 valgono le regole della rottamazione.

La rottamazione del bollo auto riguarderà tutte le cartelle iscritte a ruolo fino a giugno 2022. Il proprietario del veicolo dovrà manifestare all’agente della riscossione, mediante apposita domanda telematica da inviare entro il 30 aprile 2023, la volontà di estinguere le pendenze in maniera agevolata. Il pagamento sarà dovuto senza sanzioni e interessi e potrà avvenire in un’unica soluzione o mediante una rateizzazione fino a 5 anni.

Bollo auto e rateizzazione in corso

Le somme già versate in seguito ad una pregressa rateizzazione del debito non rientrano nel perimetro della pace fiscale. Il legislatore riterrà definitivamente acquisiti gli acconti relativi al mancato pagamento dei bolli auto oggetto di sanatoria, ma allo stesso tempo, con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio, gli eventuali pagamenti a saldo non saranno più dovuti e i contribuenti che dovessero effettuare versamenti non più necessari saranno rimborsati.

Bollo auto e tregua fiscale: il fermo amministrativo

Il mancato pagamento della tassa di proprietà può comportare nei casi peggiori l’iscrizione del fermo amministrativo del veicolo, con il risultato di averne disponibilità limitata (non può circolare e non può essere radiato dal PRA) fino al saldo del debito e successiva cancellazione del fermo da parte dell’agente di riscossione.

Nel caso in cui il veicolo non sia stato ancora oggetto di fermo amministrativo, l’adesione alla rottamazione delle cartelle esattoriali impedisce l’applicazione delle cosiddette «ganasce fiscali» con il procedimento che sarà interrotto al pagamento della prima rata. Diversamente, nel caso in cui il fermo amministrativo sia stato già attivato per sbloccare il veicolo sarà purtroppo necessario il pagamento dell’intero debito accumulato.

A prescindere dalla rottamazione delle cartelle, il contribuente ha comunque diritto a chiedere la sospensione del provvedimento se il veicolo è uno strumento di attività professionale o di supporto a disabili.

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