Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2023, l’automobilista non sarà più tenuto al pagamento dei bolli auto in precedenza non versati dal 2000 al 2015.
Con la nuova Legge di Bilancio 2023 del Governo Meloni, arriva la sanatoria anche per il mancato pagamento del bollo auto e fermo amministrativo.
Tante le novità in arrivo che riguardano anche il mondo dell’auto, la sanatoria presente nella nuova Legge di Bilancio varrà anche in caso di fermo amministrativo dell’auto per mancato pagamento del bollo.
Nel caso dunque il contribuente non abbia pagato il bollo auto, l’attuale normativa prevede il fermo amministrativo del veicolo, con conseguente impossibilità di utilizzare la vettura su strada, ma anche di rottamarla, di darla in permuta o di venderla.
La vera svolta arriverà con l’approvazione, presente nella nuova Legge di Bilancio 2023, dell’art. 46, che prevede l’introduzione di una sanatoria per i bolli non pagati dal 2000 al 2015.
L’importo massimo annullabile, ovvero il tetto cumulativo dei debiti verso lo Stato derivante da bolli non pagati, sarà di 1.000 euro.
Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2023, l’automobilista non sarà più tenuto al pagamento dei bolli auto in precedenza non versati dal 2000 al 2015.
Per usufruire dell’annullamento non occorrerà fare alcuna richiesta, tutto andrà in automatico.
A questo punto c’è chi si chiede, cosa succederà ai bolli auto non versati dal 2016 in poi?
Sarà possibile richiedere la rottamazione delle cartelle esattoriali per i bolli auto non pagati a partire dal 1 gennaio 2016 e la rateizzazione del debito in 18 rate fino al 2027.
Per coloro che hanno il proprio veicolo sottoposto a fermo amministrativo, sarà possibile beneficiare della relativa rimozione, solo dopo aver dimostrato all’Agenzia delle Entrate, il pagamento della prima rata.
Occorre in questo caso fare attenzione, perché in caso di rimozione del fermo amministrativo dell’auto, il veicolo potrà circolare ma non essere venduto o rottamato.
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