Bollo auto non pagato, quando la prescrizione arriva fino a 5 anni?

Patrizia Del Pidio

11 Luglio 2024 - 15:13

La prescrizione del bollo auto non pagato interviene dopo 3 anni, ma bisogna fare attenzione alle sospensioni della riscossione che allungano i tempi della prescrizione.

Bollo auto non pagato, quando la prescrizione arriva fino a 5 anni?

La prescrizione del bollo auto non pagato può avere termini più lunghi e arrivare fino a 6 anni. A regolare la prescrizione del bollo auto è l’articolo 5 del Dl 953 del 1982 che prevede che non siano più esigibili le tasse relative ai veicoli quando sono decorsi 3 anni dal 31 dicembre dell’anno in cui il pagamento doveva essere effettuato.

In linea generale, quindi, il bollo auto può essere riscosso dagli enti locali entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui il pagamento è scaduto. Facciamo un esempio pratico: un bollo auto in scadenza a giugno 2024 si prescrive il 31 dicembre 2027, alla fine del terzo anno successivo a quello in cui il pagamento doveva essere effettuato.

Questa regola generale, però, non tiene conto di eventi eccezionali che possono portare a sospensioni di notifiche e riscossione: questi periodi vanno a estendere della loro stessa durata i termini della prescrizione. Può capitare, quindi, che un bollo auto non pagato più di 3 anni fa risulti non ancora prescritto e l’ente locale ne può ancora richiedere e pretendere il versamento.

Prescrizione bollo auto più lunga

Durante la pandemia di Covid 19 per notifiche e riscossione è intervenuta una lunga sospensione che ha allungato, di conseguenza, i termini di prescrizione del bollo auto.

A stabilire l’allungamento dei termini di prescrizione del bollo auto è il Dl 41 del 2021 che all’articolo 4, comma 1 prevede che per tutti i carichi affidati all’Agente di riscossione durante il periodo di sospensione e fino al 31 dicembre 2021 i termini di prescrizione sono prorogati di 24 mesi.

In base a questa normativa, quindi, la prescrizione slitta di 2 anni per tutti i carichi affidati all’agente di riscossione nel periodo che intercorre tra l’8 marzo 2020 e il 31 dicembre 2021.

A essere interessati dallo slittamento sono tutti i bolli in scadenza dal 2019 che avrebbero dovuto prescriversi nel 2022. Se affidati all’agente di riscossione tra l’8 marzo 2020 e la fine del 2021, i termini di prescrizione slittano dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2024.

Questo significa che non sono ancora prescritti i bolli auto in scadenza dal 2019 in poi. Da considerare che per il bollo auto scaduto nel 2021 la prescrizione dovrebbe intervenire il 31 dicembre 2024, ma se lo stesso è stato affidato all’Agente di riscossione entro il 31 dicembre 2021, la prescrizione slitta al 31 dicembre 2026.

In quali casi il bollo è già prescritto?

Per i bolli auto scaduti nel 2016 non è previsto alcun allungamento della prescrizione visto che sarebbe intervenuta naturalmente entro il 31 dicembre 2020: considerando che il carico deve essere stato affidato all’agente di riscossione entro due anni, proprio come prevede la legge a pena decadenza. Nel caso dei bolli scaduti nel 2016, quindi, Il carico deve essere stato affidato all’agente di riscossione entro due anni, proprio come prevede la legge a pena decadenza (entro, quindi, il 31 dicembre 2018). Stesso discorso vale per i bolli scaduti nel 2017.

Per i bolli auto scaduti nel 2018, invece, il carico doveva essere stato affidato all’ente di riscossione entro il 31 dicembre 2020, c’è la possibilità, quindi, che il carico sia stato affidato tra l’8 marzo e il 31 dicembre 2020 e, in questo caso, la prescrizione naturale al 21 dicembre 2021, sia slittata al 31 dicembre 2023 (24 mesi come prevede il Dl 41), ma è in ogni caso prescritta.

Rimangono ancora da prescrivere, di fatto, i bolli auto scaduti dal 2019 in poi.

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