È in arrivo un bonus 150 euro anti inflazione? No alle false speranze: facciamo chiarezza.
Continua a esserci molta confusione su un presunto bonus da 150 euro che l’Inps dovrebbe pagare ad agosto ad alcune categorie di persone come aiuto contro il caro prezzi.
In questi giorni, infatti, è facile imbattersi nella notizia di un bonus da 150 euro che nei prossimi giorni dovrebbe arrivare nelle tasche degli italiani, dimenticando però di specificare che si tratta di un sostegno di cui la maggior parte dei beneficiari ha già goduto nei mesi scorsi.
Un bonus che sarebbe d’aiuto anche oggi visto che il caro prezzi non si ferma, ed è per questo motivo che la notizia è diventata virale (anche se in realtà non abbiamo ancora capito come). Tuttavia, per evitare che si vengano a creare delle false aspettative, è bene tornare sul tema per fare chiarezza su cos’è questo bonus da 150 euro di cui tutti parlano e qual è il motivo per cui pochissime persone lo riceveranno ad agosto 2023.
Cos’è il bonus 150 euro di cui tutti parlano?
Ricordate quando nel maggio del 2022 cominciarono le prime avvisaglie del caro energia conseguente allo scoppio della guerra in Ucraina e allora Mario Draghi, allora presidente del Consiglio, decise di immettere una maggiore liquidità riconoscendo a migliaia di famiglie un bonus del valore di 200 euro?
Lo fece con il testo del decreto legge del 17 maggio 2022, n. 50, il cosiddetto Decreto aiuti, in favore di lavoratori dipendenti e autonomi, stagionali, collaboratori domestici, pensionati, disoccupati e percettori di Reddito di cittadinanza. L’unica condizione era avere un reddito fino a 35 mila euro, requisito che per alcune categorie non era neppure richiesto.
Questo bonus è stato pagato a luglio, mentre con il successivo decreto Aiuti ter (Decreto-Legge 23 settembre 2022, n. 144) ne è stato riconosciuto un altro da 150 euro per le medesime categorie, con il limite di reddito che si è abbassato però a 20 mila euro.
Il bonus da 150 euro è stato pagato tra novembre e dicembre a tutti coloro che per goderne non ne hanno dovuto fare domanda: ad esempio i lavoratori dipendenti, come pure i pensionati o i percettori di Reddito di cittadinanza.
Tempistiche più lunghe, invece, per coloro che per goderne ne hanno dovuto fare domanda - ossia i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori stagionali e gli iscritti al fondo pensioni lavoratori dello spettacolo - con scadenza fissata al 31 gennaio scorso.
Capitolo a parte per gli autonomi e professionisti senza Partita Iva, ai quali il diritto alle suddette indennità è stato riconosciuto molto più tardi (a seguito di un intervento del ministro del Lavoro Marina Calderone) permettendo loro di farne domanda entro il 30 aprile scorso.
Chi deve ancora avere il bonus 150 euro potrebbe riceverlo ad agosto
Come anticipato, nella maggior parte dei casi il bonus da 150 euro - che non può più essere richiesto - è già stato pagato nei mesi scorsi e trattandosi di una misura una tantum non sono in programma dei nuovi accrediti.
Ovviamente, chi ancora lo attende potrebbe anche sperare che arrivi ad agosto. È il caso ad esempio di chi ne ha fatto domanda entro il 31 gennaio scorso ma che per una serie di motivi non lo ha ricevuto, come pure quegli autonomi e professionisti senza Partita Iva che ne hanno fatto richiesta entro aprile.
Ma non possiamo generalizzare visto che - ed è bene ribadirlo - non ci sono circolari Inps che ne danno notizia.
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