Bonus assunzioni e lavoro: troppi incentivi e limiti per le imprese

Martina Cancellieri

28 Novembre 2018 - 13:30

Bonus assunzioni e lavoro: troppo incentivi e limiti per le imprese. È questo uno dei temi affrontati nel corso del Forum Tutto Lavoro. Focus sulle novità del Decreto Dignità.

Bonus assunzioni e lavoro: troppi incentivi e limiti per le imprese

Incentivi, agevolazioni e bonus per le assunzioni sono i temi centrali della quinta edizione del Forum Tutto lavoro, convegno sull’evoluzione del lavoro oggi tra flessibilità e precariato.

Nel corso del Forum Tutto lavoro si sta discutendo dei forti cambiamenti che il mondo del lavoro ha subito e sta subendo in questo periodo storico, ponendo l’attenzione sugli incentivi e i bonus per le assunzioni.

A tal proposito il dott. Eufranio Massi è intervenuto discutendo, tra le altre cose, degli incentivi e delle criticità o “dimenticanze” del Decreto Dignità.

Il Funzionario dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Roberto Camera è intervenuto invece sui troppi limiti e regole introdotti dal Decreto Dignità che formano una falla nella normativa per cui le aziende potrebbero trovare escamotage e non rispettare la durata massima prevista dal testo.

Bonus assunzioni e lavoro: troppi incentivi, basta migliorare il contratto di apprendistato

Il dott. Eufranio Massi ha discusso ed esaminato diversi incentivi contenuti nel Ddl della Legge di Bilancio 2019 affermando che l’esecutivo dovrebbe cancellarli tutti lasciando solo quelli previsti dal contratto di apprendistato.

Secondo Massi siamo in un periodo in cui si ritiene necessario un salto tecnologico e culturale di tutti i soggetti del mercato del lavoro ma i molti incentivi spesso scollegati fra di loro, tra cui le agevolazioni settoriali e quasi “di nicchia”, formano un disegno sgretolato nel quadro complessivo.

Il Governo del Cambiamento auspica la crescita dell’occupazione tramite misure incentivanti ma bisogna fare i conti con tutta una serie di adempimenti che arrivano dalla normativa italiana ed europea, oltre che dall’INPS e che ci fanno pensare che la fatica maggiore stia proprio nel ricevere l’incentivo.

Il Governo del Cambiamento investe risorse economiche in una politica di incentivi per le assunzioni, mentre secondo Massi bisognerebbe incidere, con il risparmio di tutti questi incentivi, a un miglioramento del mondo del lavoro.

Massi è dell’idea che andrebbero cancellati tutti gli incentivi particolari e focalizzarsi sul contratto di apprendistato come strumento di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

“Anche il Governo del Cambiamento cade in questo errore dei troppi incentivi”, ha affermato Massi che ha poi esaminato alcuni articoli del Decreto Dignità sollevandone le criticità, o solo le “dimenticanze”.

Decreto Dignità: incentivi per le imprese che assumono

Il Decreto Dignità ha prorogato l’incentivo per i datori di lavoro che assumono dipendenti a tempo indeterminato.

Il concetto è sempre lo stesso, dice Massi, l’assunzione deve essere a tempo indeterminato a tutele crescenti e quindi riguarda impiegati, operai, e i quadri ma non i dirigenti.

L’assunzione può avvenire anche tramite una trasformazione a tempo indeterminato di un contratto a termine ma è fondamentale che il lavoratore non abbia mai avuto un rapporto di questo tipo, neanche se si tratta di contratti stipulati molti anni prima, altrimenti non è previsto nessun incentivo per il datore di lavoro che assume.

L’art 1-bis del Decreto Dignità, rispetto alla vecchia norma “dimentica qualcosa”, a dirlo è ancora Massi che pone come esempio il fatto che non sia prevista la possibilità della fruizione parziale dell’incentivo per le imprese che assumono il lavoratore.

Decreto Dignità: troppi limiti e regole, va rivista la normativa sul lavoro

Il Funzionario dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Roberto Camera è poi intervenuto in modo approfondito sulla disciplina dei contratti di lavoro, affermando che le aziende non assumeranno mai se la normativa non verrà rivista completamente.

La norma è altamente interpretabile, ci sono troppe regole e una serie di vincoli diversi per ogni azienda che si ripercuotono sul costo indiretto della stessa.

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