Imprese e datori di lavoro sul piede di guerra: il decreto attuativo del bonus assunzioni under 35 limita i benefici del decreto Coesione. Viene subito cancellato, ma tante sono le perplessità.
Bonus assunzioni under 35, il decreto attuativo prima pubblicato viene cancellato. Confusione tra i datori di lavoro che hanno già assunto e che potrebbero dover sostenere costi elevati per un errore del Governo.
L’articolo 22 del decreto Coesione prevede il Bonus assunzioni under 35, ma a sorpresa il decreto attuativo è scomparso, diverse le motivazioni possibili.
Che fine ha fatto il bonus assunzioni under 35? Sarà riconosciuto ai datori di lavoro o devono sostenere i costi sebbene abbiano assunto facendo affidamento sulla legge?
Bonus assunzioni under 35, perché il decreto è sparito?
Rispondere alle domande è impossibile, almeno fino a quando non vi sono chiarimenti ufficiali.
Si ricorda che il Bonus assunzioni under 35 prevede agevolazioni per le imprese che assumono giovani di età inferiore a 35 anni.
Le agevolazioni prevedono l’esonero contributivo fino al 100% nel limite massimo di 500 euro mensili e per 2 anni, per ogni assunzione a tempo indeterminato (o per trasformazione da tempo determinato) di giovani sotto i 35 anni d’età e mai impiegati a tempo indeterminato. Limite che sale a 650 euro per le assunzioni effettuate nelle regioni del Mezzogiorno.
La misura inserita nel decreto Coesione prevede lo sgravio a partire dalle assunzioni effettuate dal 1° settembre 2024. Perché il decreto attuativo è scomparso? Ci sono in realtà delle incongruenze con quanto previsto tra il decreto attuativo e il decreto Coesione.
Le norme di attuazione pubblicate il 27 febbraio sul sito del Dipartimento per il programma di Governo, prevedono che l’agevolazione possa essere fruita solamente per le assunzioni effettuate a decorrere dalla data di autorizzazione della misura da parte della Commissione europea (31 gennaio) e fino al 31 dicembre 2025. Non quindi dal 1° settembre 2024 come fissa il decreto legge 60/2024. Questo naturalmente costituisce per le imprese un danno, soprattutto se hanno assunto già nei mesi scorsi con l’obiettivo di poter fruire dello sgravio contributivo.
Cosa prevede il decreto attuativo scomparso?
Nel testo del decreto sparito è inoltre previsto che prima dell’assunzione debba essere richiesta autorizzazione per assumere per usufruire di tali sgravi. Inoltre precisa, “le assunzioni effettuate prima della presentazione della domanda di contributo non sono ammesse al beneficio di cui al presente decreto”. Anche in questo caso chi ha già assunto facendo affidamento sulla normativa può avere notevole pregiudizio.
Il testo del decreto attuativo pubblicato ha suscitato quindi molte reazioni e ne è conseguita una richiesta di chiarimenti da parte del Consiglio nazionale dei Consulenti del Lavoro.
Dopo tale momento di scompiglio e delusione, il decreto attuativo è stato ritirato e sul sito compare la dicitura: “Non adottato”.
Probabile che il Governo stia cercando di correggere gli errori e tutelare l’affidamento dei datori di lavoro che hanno già provveduto ad assumere.
Nel frattempo si ricorda che per le imprese è disponibile il Superbonus assunzioni che prevede la deduzione del 120%, innalzabile al 130% in alcuni casi, dei costi per l’assunzione di personale. Il Superbonus ha però limiti molto stringenti per quanto riguarda l’aumento dell’occupazione.
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