Maxi deduzione fiscale per chi assume, come effettuare il calcolo

Nadia Pascale

9 Agosto 2024 - 11:45

La maxi deduzione fiscale fino al 130% per l’assunzione di lavoratori con contratto a tempo indeterminato, per il solo 2024 è operativa, ma come si effettua il calcolo della deduzione?

Maxi deduzione fiscale per chi assume, come effettuare il calcolo

Fissate le norme per l’operatività della maxi deduzione fiscale diretta a chi assume. Dubbi e perplessità su come effettuare il calcolo del beneficio che appare piuttosto complesso alle luce delle norme per la valutazione degli incrementi e decrementi occupazionali e modalità di calcolo delle spese per il personale.

Il decreto legislativo 216 del 30 dicembre 2023, all’articolo 4, prevede il Superbonus assunzioni. Si tratta di una maxi deduzione fiscale pari al 120% del costo del lavoro. La maggiorazione del 20%, rispetto al costo del lavoro, è aumentata del 30% in particolari condizioni, ad esempio assunzione di lavoratori in condizione di svantaggio.

La norma è stata resa operativa in seguito all’emanazione del decreto attuativo adottato di concerto tra Ministro delle Finanze e Ministro del Lavoro e delle politiche sociali del 25 giugno 2024.

La misura prevede l’agevolazione del Superbonus assunzioni 120% a fronte di un incremento della forza lavoro, ma per verificare gli effettivi beneficiari possono essere necessari complessi calcoli.
La maxi deduzione del costo del lavoro è diretta alle imprese che assumono con contratto a tempo indeterminato, le assunzioni non devono però rientrare nel normale turn over e diventa necessario misurare l’aumento della forza lavoro.

Ecco per l’assunzione di quali lavoratori si può beneficiare della maxi deduzione fiscale fino al 130% e come effettuare il calcolo.

Come valutare l’incremento occupazionale per la maxi deduzione fiscale?

Al fine di determinare la base imponibile delle imposte è necessario scomputare il valore delle deduzioni fiscali, che sono componenti negative del reddito, cioè spese.
La particolare deduzione fiscale di cui ci occupiamo ora è più elevata rispetto alla spesa sostenuta. Si parla per questo di maggiorazione del 20% o Superbonus 120%, determina quindi un risparmio di imposta importante.

Perno centrale per fruire del Superbonus assunzioni è l’incremento occupazionale. Semplicisticamente possiamo dire che il numero dei dipendenti a tempo indeterminato, alla fine del periodo d’imposta 2024, dovrà essere superiore al numero dei dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel 2023.

Difficoltà sorgono quando è necessario valutare l’incremento occupazionale in strutture organizzative complesse, cioè quando sono presenti società collegate e controllate.

In questo caso si deve fare riferimento all’incremento occupazionale di gruppo. Le norme da applicare sono peculiari, infatti, in questo caso diventa importante avere in considerazione la percentuale di partecipazione al Gruppo societario. Ad esempio l’Impresa X chiede il beneficio, ma è composta di diverse “entità” come l’impresa 1 e quote di partecipazione in impresa 2 e 3. In questo caso:

  • i dati riferiti alle società a controllo congiunto e alle società collegate devono essere valutati proporzionalmente, rispettivamente, alla quota di controllo e a quella di partecipazione in esse detenuta;
  • non si deve tener conto delle società collegate che sono, altresì, controllate da società non facenti parte del medesimo gruppo interno.

Anche il calcolo della media occupazione richiede attenzione, infatti devono essere sommati i giorni lavorati nel 2023 e rapportati al valore 365 (giorni dell’anno). Facendo il confronto 2023 e 2024 si può determinare l’incremento occupazionale.

Ai fini della determinazione dei livelli occupazionali non devono essere tenuti in considerazione i lavoratori i cui contratti sono ceduti sia a seguito di trasferimenti di aziende o rami d’azienda. Inoltre, non deve tenersi conto del personale assunto a tempo indeterminato destinato a una stabile organizzazione localizzata all’estero di un soggetto residente.

Non si tiene conto dei lavoratori assunti e distaccati all’estero oppure ricevuti in distacco da altre imprese.
Rientrano, invece, nell’incremento occupazionale i lavoratori il cui contratto a tempo determinato sia stato trasformato in contratto a tempo indeterminato nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023.

Come valutare i decrementi occupazionali per il Superbonus assunzioni?

Le nuove assunzioni devono essere “spurgate” dai decrementi, insomma, il turn over non genera nuove assunzioni e maxi deduzione fiscale. Tra i decrementi occupazioni devono essere inseriti:

  • pensionamenti;
  • licenziamenti per giusta causa;
  • dimissioni volontarie.

Beneficiari ed esclusiooni dalla maxi deduzione fiscale

Possono accedere al Superbonus assunzioni:

  • società di persone e capitali residenti in Italia;
  • imprese individuali;
  • esercenti arti e professioni;
  • soggetti non residenti solo per le assunzioni relative ad attività gestite tramite una stabile organizzazione in Italia.

Non sono ammesse al beneficio del Superbonus assunzioni 120% società ed enti che si trovano in stato di difficoltà, cioè:

  • in liquidazione ordinaria;
  • liquidazione giudiziale (il Codice della crisi di impresa non parla più di fallimento);
  • soggetti sottoposti ad altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa.

Vi sono inoltre ulteriori ipotesi di soggetti esclusi dal beneficio della maxi deduzione fiscale, si tratta delle imprese, società che determinano il reddito non applicando il principio analitico, cioè i forfetari e le imprese che operano nel settore marittimo e che hanno optato per la Tonnage Tax.

Per quali contratti si può beneficiare della maxi deduzione fiscale?

Le imprese possono beneficiare della maxi deduzione fiscale per:

  • contratti a tempo indeterminato anche parziale;
  • soci di società cooperative, assimilati a lavoratori dipendenti;
  • contratti di apprendistato;
  • trasformazione di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato;
  • lavoratori somministrati con contratto di lavoro a tempo indeterminato. In questo caso l’agevolazione spetta all’impresa utilizzatrice in misura proporzionale alla durata del rapporto di lavoro presso l’utilizzatore (articolo 5 comma 5 del decreto ministeriale).

Come calcolare il Superbonus assunzioni

Quali voci del bilancio rientrano tra i costi agevolabili maggiorati del 20%?
L’articolo 5 del decreto attuativo precisa che ai fini della determinazione della maggiorazione del 20%, il costo da assumere è pari al minor importo tra quello effettivamente riferibile al personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, risultante dal conto economico ai sensi dell’articolo 2425 e l’incremento del costo del personale rispetto al 2023.

Per calcolare l’importo da portare in deduzione è necessario avere come punto di riferimento il conto economico del 2024 relativo ai neo assunti. Si deve, inoltre, valutare il discostamento del costo del lavoro rilevabile nel conto economico del 2023.
Le voci per le assunzioni da tenere in considerazione sono:

  • salari e stipendi;
  • oneri sociali (contributi previdenziali, Inail..);
  • trattamento di fine rapporto;
  • trattamento di quiescenza e simili;
  • altri costi.

Per i datori di lavoro che adottano un regime di contabilità semplificata ed esercenti arti e professioni, si deve tener conto delle spese di lavoro dipendente sulla base del principio di cassa. I

Chi sono i lavoratori per i quali si può fruire della maggiorazione ulteriore del 10%?

Si è detto che il costo deducibile per il personale viene aumentato per 20% in relazione agli incrementi occupazionali, ma vi è un’ulteriore maggiorazione del 10% per l’assunzione di personale in condizione di svantaggio.

Come sono individuati tali soggetti? Si deve fare riferimento all’Allegato 1, del Decreto legislativo 216/2013. Si tratta di:

  • donne vittime di violenza inserite in percorsi di protezione, in carico presso centri antiviolenza;
  • donne di qualsiasi età con almeno 2 figli di età minore di 18 anni;
  • donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi residenti in Regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea;
  • ex percettori di reddito di cittadinanza che non hanno i requisiti per la percezione dell’assegno di inclusione;
  • lavoratori con residenza in Regioni economicamente svantaggiate (ZES);
  • giovani di età compresa tra 18 e 24 anni (NEET) ammessi agli incentivi per l’occupazione giovanile.

Ricordiamo, infine, che il Superbonus assunzione è valido solo per il 2024.

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