Bonus bebè 2020, come fare domanda: le istruzioni INPS

Rosaria Imparato

11/03/2020

Bonus bebè 2020, l’INPS ha pubblicato le istruzioni per fare domanda nel messaggio n. 1099 dell’11 marzo. Vediamo tutti i dettagli della procedura e le novità per chi richiede l’assegno di natalità nel 2020.

Bonus bebè 2020, come fare domanda: le istruzioni INPS

Bonus bebè 2020, pronte le istruzioni INPS su come fare domanda: la procedura è illustrata nel messaggio numero 1099 dell’11 marzo.

Prorogato dalla Legge di Bilancio 2020, anche quest’anno il bonus bebè sarà erogato per 12 mesi per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio al 31 dicembre, fino al compimento del primo anno di età.

In caso di adozione, invece, l’assegno di natalità sarà erogato fino al compimento del primo anno di ingresso del bambino in famiglia.

La domanda di assegno di norma va fatta una sola volta per ogni figlio nato, adottato o in affidamento. In caso di nascita di gemelli o adozioni plurime bisogna presentare una domanda autonoma per ogni figlio nato o adottato.

Visto che la manovra finanziaria 2020 ha reso il bonus bebè una prestazione universalistica, cioè senza limiti di reddito, è stata riconosciuta una maggiorazione del 20% dell’importo dell’assegno in caso di figlio successivo al primo a chi ha fatto richiesta nel 2019, anche per i nati, adottati o in affidamento preadottivo nel corso del 2020.

Bonus bebè 2020, come fare domanda: le istruzioni INPS

L’INPS ha pubblicato le istruzioni su come fare domanda per ricevere il bonus bebè 2020. La procedura viene illustrata nel messaggio numero 1099 dell’11 marzo.

Come anticipato, è stata la Legge di Bilancio 2020 a rendere l’assegno di natalità una misura universalistica, eliminando il limite ISEE di 25.000 euro per poter fare domanda.

Il bonus quindi viene erogato a tutti i contribuenti che ne hanno diritto, ma viene modulato in base al reddito.

La domanda per il bonus bebè va presentata solo in via telematica, e la procedura da seguire è semplice e intuitiva.

Il primo passo è collegarsi al sito www.inps.it, e digitare nel motore di ricerca “Assegno di natalità”.

Tra i risultati che appaiono bisogna scegliere la Scheda Prestazione “Assegno di natalità (Bonus Bebè)”, e cliccare poi su “Accedi al servizio”.

In alternativa, dopo aver digitato nel motore di ricerca “Assegno di natalità”, è possibile accedere direttamente al servizio on-line selezionando tra i seguenti risultati:

  • Assegno di natalità – Bonus Bebè (Cittadino).
  • Assegno di natalità – Bonus Bebè (Patronati).

Le domande per il bonus bèbè infatti possono essere inviate anche tramite i servizi offerti dai Patronati.

Messaggio INPS n. 1099 - 11 marzo 2020
Rilascio della procedura di acquisizione delle domande di assegno di natalità (c.d. bonus bebè) di cui all’articolo 1, commi 340 e 341, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, per gli eventi – nascite, adozioni o affidamenti preadottivi – dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020

Bonus bebè 2020, quando fare domanda e cosa serve

Per fare domanda del bonus bebè è necessario essere in possesso di almeno uno dei seguenti strumenti di accesso al sito INPS:

  • un PIN dispositivo rilasciato dall’Istituto;
  • una identità SPID di livello 2 o superiore;
  • una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
  • una Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Chi è in possesso di PIN dispositivo rilasciato dall’INPS può fare domanda per il bonus bebè anche utilizzando il servizio Contact center multicanale, chiamando:

  • il numero verde gratuito 803 164 da telefono fisso;
  • il numero 06 164 164 da cellulare, pagando in base al proprio piano tariffario.

L’istanza per l’assegno di natalità dovrà essere inviata entro 90 giorni dalla nascita o dall’arrivo in casa del bambino.

Se la domanda verrà presentata oltre i termini previsti l’erogazione del bonus scatterà comunque dalla data di presentazione della stessa, ma non si riceveranno gli arretrati.

L’INPS specifica che i suddetti 90 giorni di tempo scattano a partire dall’11 marzo, giorno di pubblicazione del messaggio in esame, per fare domanda per le nascite/adozioni/affidamenti avvenute tra il 1° gennaio e l’11 marzo 2020.

Bonus bebè 2020, pronta la procedura INPS per fare domanda: le novità

Il messaggio dell’INPS in esame specifica che ci sono alcune novità riguardo alla domanda per il bonus bebè nel 2020.

In particolare quest’anno, considerata “la vigenza di più leggi succedutesi nel tempo in materia di assegno di natalità”, ci sono più opzioni di scelta iniziale della domanda.

Vediamo quali sono le possibilità. Ad esempio, per i nati/adottati/in affidamento preadottivo nel 2019, è possibile inoltrare domanda purché, al momento della sua presentazione, l’utente sia in possesso -oltre ai vari requisiti- di un ISEE minorenni in corso di validità non superiore a 25.000,00 euro.

La stessa possibilità viene data anche per gli eventi del 2017, nel caso in cui nel 2020 venga presentata domanda per un evento di tale anno, sia pure per il periodo residuo.

Per i nati/adottati/in affidamento preadottivo nel 2020, selezionando l’apposito campo, è possibile presentare la domanda anche in assenza di un ISEE minorenni in corso di validità.

In questo caso, il richiedente dovrà indicare di essere consapevole che, vista l’assenza dell’ISEE, gli potrà essere riconosciuto solo l’importo minimo dell’assegno (cioè 80 euro al mese o di 96 euro al mese in caso di figlio successivo al primo).

L’utente riceverà una comunicazione da parte dell’INPS in cui l’Istituto specifica che l’importo minimo dell’assegno è legato all’assenza di un ISEE valido.

L’ISEE può anche essere presentato in un secondo momento: in questo caso, l’importo dell’assegno di natalità verrà integrato di quanto spettante in base alla fascia ISEE di appartenenza.

L’integrazione dell’importo partirà dalla data di presentazione della DSU dalla quale deriva l’ISEE minorenni valido.

Il possesso degli ulteriori requisiti (relazione di genitorialità, convivenza con il minore, ecc.) viene autodichiarato nella domanda di prestazione con assunzione di responsabilità del richiedente in caso di dichiarazioni false e mendaci.

Al fine di controllare la veridicità di quanto dichiarato, le Strutture territoriali faranno accertamenti e se necessario procederanno alla revoca/decadenza dal beneficio, con recupero dell’eventuale indebito.

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