Bonus busta paga agosto, ecco tutte le voci che aumentano (o riducono) il prossimo stipendio

Simone Micocci

7 Agosto 2024 - 17:20

Busta paga di agosto, aumenti o tagli? Dipende da una serie di fattori, in particolare dall’esito del conguaglio fiscale.

Bonus busta paga agosto, ecco tutte le voci che aumentano (o riducono) il prossimo stipendio

Consueto appuntamento mensile con l’analisi della prossima busta paga, quella che per la maggior parte dei lavoratori dipendenti viene messa in pagamento a inizio settembre, data che per molti coincide con il ritorno dalle ferie.

E attenzione, perché proprio le ferie potrebbero rappresentare una delle ragioni per cui lo stipendio di agosto rischia di essere più basso rispetto alle attese. Nonostante le ferie siano retribuite al dipendente, infatti, ci sono diverse ragioni per cui possono comunque comportare un taglio della retribuzione.

A tal proposito, possiamo vedere quali sono le voci che incidono sul prossimo stipendio che possono comportare un aumento, o un taglio, a seconda dei casi. Ricordando anche che per alcuni lavoratori la busta paga sarà quella del conguaglio fiscale, con cui a seconda dei casi viene rimborsata l’Irpef versata in più oppure trattenuta quella ancora dovuta al Fisco.

Taglio del cuneo fiscale

Continua nella busta paga di agosto lo sgravio contributivo introdotto dal governo Meloni per tagliare il cuneo fiscale, ossia per ridurre la differenza - molto alta in Italia - che c’è tra stipendio lordo e netto.

Nel dettaglio, con questo sgravio viene tagliata la quota di contributi che in busta paga grava sul lavoratore, solitamente pari al 9,19% nel settore privato e all’8,80% per il pubblico. Per tutto il 2024, con la sola eccezione della tredicesima, lo sgravio è pari al 7% per le buste paga fino a 1.923 euro e al 6% per le altre sotto i 2.692 euro, un incremento che ha contribuito ad arrivare a un aumento netto di massimo 100 euro (qui la tabella con gli importi).

Rimborso (o trattenute) Irpef

Come anticipato, per alcuni lavoratori dipendenti nella busta paga di agosto il datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, effettua il conguaglio Irpef come comunicato dall’Agenzia delle Entrate.

Ciò vale per i lavoratori che nei mesi scorsi hanno inviato dichiarazione dei redditi con modello 730/2024 indicando il proprio datore di lavoro come sostituto d’imposta (il che, ricordiamo, quest’anno non era obbligatorio).

I conguagli sono iniziati nella busta paga di luglio, ma solo per quei contribuenti che hanno inviato il suddetto modello 730 entro il 20 giugno scorso. Per chi invece ha atteso dopo il 21 giugno, ma non oltre il 15 luglio, il conguaglio viene invece rimandato sulla busta paga di agosto.

Dovrà attendere i primi di settembre, quindi, chi deve ricevere il rimborso dell’Irpef versata in più nel periodo d’imposta 2023, situazione comune a quei lavoratori con una sola Certificazione Unica che hanno approfittato dell’opportunità offerta dalla dichiarazione dei redditi per ridurre il valore dell’imposta dovuta attraverso detrazioni, deduzioni e richiesta dell’eventuale trattamento integrativo (di 100 euro) non goduto in busta paga.

Lo stesso vale ovviamente per chi invece deve versare più imposte, situazione invece frequente tra chi ha una doppia Certificazione Unica (per quanto evitare il salasso sia possibile). Per loro ovviamente ci saranno dei tagli in busta paga, la cui misura dipende da qual è la decisione presa e comunicata in dichiarazione dei redditi: ricordiamo, infatti, che il debito può essere restituito in un’unica soluzione oppure rateizzato in busta paga fino a novembre 2024.

Ferragosto in busta paga, cosa spetta?

Un altro argomento che merita di essere approfondito in vista del pagamento della busta paga di agosto è quelle riferito alla giornata di Ferragosto, che il nostro ordinamento riconosce come festiva.

Ciò significa che nella giornata di giovedì 15 agosto - in cui secondo la tradizione cristiana ricorre l’Ascensione di Maria - il dipendente ha diritto ad astenersi dallo svolgimento dell’attività lavorativa mantenendo lo stesso stipendio.

Parimenti, chi invece in accordo con il datore di lavoro svolge regolarmente attività lavorativa avrà diritto a una maggiorazione dello stipendio, il cui valore percentuale dipende da quanto stabilito dal contratto collettivo.

Attenzione alle ferie

Come anticipato, però, la busta paga di agosto potrebbe patire “l’effetto ferie”. È vero, infatti, che i giorni di ferie vengono retribuiti al 100% dello stipendio, ma bisogna anche considerare che sono esclusi dal pagamento tutti i compensi di natura occasionale che contribuiscono all’importo solitamente percepito.

Una differenza che comunque, come stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 13425 del 17 maggio 2019 dovrà essere minima, altrimenti il lavoratore sarebbe disincentivato a godere delle ferie. Ecco perché, come sottolineato dalla Suprema Corte, nel calcolo dello stipendio durante le ferie vanno presi in considerazione tutti gli elementi personali e professionali del lavoratore, con la sola esclusione di quelli destinati a coprire le spese occasionali.

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