Con le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, quali sono i bonus casa che rimangono attivi e con quali aliquote di sconto? Vediamo cosa cambia e cosa resta.
Bonus casa 2025, quali sono le agevolazioni fiscali e gli incentivi che rimangono invariati per i lavori edilizi, quali subiscono modifiche e su quali non si potrà più contare il prossimo anno?
La Legge di Bilancio 2025 ha portato proroghe importanti alle agevolazioni per ristrutturare casa e ha confermato anche alcuni dei cambiamenti attesi, taluni con modifiche, altri senza. Il pacchetto dei bonus casa rimane, in ogni caso, abbastanza corposo. I benefici che restano consentono ai cittadini di utilizzare benefici con detrazioni anche abbastanza alte anche nel 2025 per ristrutturare, acquistare mobili ed elettrodomestici, puntare alla riqualificazione energetica dell’edificio o migliorarne la sicurezza antisismica.
Superbonus, ecobonus e bonus ristrutturazione, in linea generale, rimangono anche per il 2025, ma tutti e tre i benefici subiscono modifiche che rendono la fruizione dell’agevolazione godibile solo per determinate fasce di popolazione e con limiti e paletti che nel 2024 non c’erano.
Il bonus mobili, trainato da ristrutturazioni edilizie, resta confermato anche per il 2025 e resta inalterato visto che il limite massimo di spesa detraibile scende resta di 5.000 euro (con detrazione massima prevista per il cittadino di 2.500 euro).
Vediamo quali sono le novità sui bonus casa, e cosa cambia per i lavori edilizi.
Lavori in casa con il bonus ristrutturazione 2025
Partiamo con una delle agevolazioni più usate: il bonus ristrutturazione. La legge di Bilancio 2025 proroga il bonus fino al 31 dicembre 2025 al 50% ma solo per le abitazioni principali, mentre per le seconde case l’aliquota di sconto scende al 36%.
Per il 2026 e 2027, invece, l’aliquota prevista è del:
- 36% per le abitazioni principali;
- 30% per le seconde case.
Come funziona il bonus ristrutturazione? Si tratta di una detrazione del 50% (36% per le seconde case dal 2025) sulle spese sostenute fino a un massimo di 96mila euro.
L’elenco delle spese ammesse al bonus ristrutturazioni è lungo, e molti di questi lavori sono coperti anche dal superbonus (ma solo se in possesso di determinati requisiti):
- interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali o sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze;
- interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
- interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto;
- lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche (ascensori o montacarichi, installazione di strumenti idonei alla mobilità interna ed esterna di portatori di handicap gravi);
- interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (cancelli, grate, porte blindate, casseforti, fotocamere collegate a vigilanza privata, ecc..);
- interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
- interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici;
- interventi per l’adozione di misure antisismiche come opere per la messa in sicurezza statica;
- interventi di bonifica dall’amianto e opere per evitare gli infortuni domestici;
- riparazione di impianti per la sicurezza domestica (per esempio, la sostituzione del tubo del gas o la riparazione di una presa malfunzionante);
- installazione di apparecchi di rilevazione di gas;
- monitoraggio di vetri anti-infortunio;
- installazione corrimano;
- sostituzione di porte interne.
Ecobonus 2024 per il risparmio energetico
Nel pacchetto bonus casa c’è anche la proroga all’ecobonus ordinario per i lavori di riqualificazione energetica (orientati quindi al risparmio non solo energetico ma anche in bolletta). L’agevolazione vede, però, cambiare le aliquota di sconto che fino al 2024 sono del 50% e del 65% in base al tipo di intervento. Nel 2025 l’aliquota scende al :
- 50% per le abitazioni principali;
- 36% per le seconde case.
Per il 2026 e 2027, invece, l’aliquota prevista è del:
- 36% per le abitazioni principali;
- 30% per le seconde case.
Possono beneficiare della detrazione tutti i contribuenti, anche i titolari di reddito di impresa, che risultino possessori di un immobile in favore del quale vengono posti in essere interventi di riqualificazione energetica, ovvero:
- i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali);
- le associazioni tra professionisti;
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
- persone fisiche ovvero: titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini per gli interventi sulle parti comuni, inquilini, coloro che possiedono un immobile in comodato, familiari o conviventi che sostengono le spese.
Sismabonus 2024
Il sismabonus è riconosciuto laddove si intervenga sulla messa in sicurezza dell’edificio dal rischio sismico. Si tratta di un beneficio destinato alle unità abitative e quelle produttive che si trovano nelle zone sismiche ad alto rischio (1 e 2) e a minor rischio (zona sismica 3). Escluse dal beneficio le zone sismiche a rischio lieve (4).
Anche il sismabonus subisce un taglio netto delle percentuali di detrazione e torna all’interno del bonus ristrutturazioni. Fino al 2024 il sismabonus permette corpose detrazioni che vanno dal 70% all’85%. Nel 2025, per tutti, le detrazioni scendono al:
- 50% se i lavori sono effettuati sull’abitazione principale;
- al 36% se sono effettuati su seconde case.
Per il 2026 e 2027, invece, l’aliquota prevista è del:
- 36% per le abitazioni principali;
- 30% per le seconde case.
Superbonus al 65%: le novità nel 2025
Nel 2024 l’aliquota del superbonus scende al 70% per tutte le spese.
Il superbonus è sicuramente una delle agevolazioni edilizia più contestata perché ha permesso, fino al 2023, una maxi detrazione (al 110%) per le spese sostenute per interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile, interventi per ridurre il rischio sismico e installazione di impianti fotovoltaici. A partire dal 1° gennaio 2024 l’aliquota di detrazione è scesa al 70% mentre nel 2025 subirà una ulteriore riduzione al 65% ma con paletti agli utilizzatori. La detrazione al 65%, infatti, potrà essere fruita solo da coloro che hanno avviato i cantieri entro il 15 ottobre 2024. .
Bonus mobili, tetto di spesa a 5mila euro nel 2024
Il bonus mobili ed elettrodomestici consiste in una detrazione del 50% su una spesa massima di 5mila euro per gli acquisti effettuati nel corso del 2025. Il bonus in questione, infatti, in scadenza al 31 dicembre 2024, è stato prorogato, probabilmente inalterato, anche per il prossimo anno.
La nuova scadenza del bonus arredi è fissata al 31 dicembre 2025. Non cambia, invece, la “dipendenza” dal bonus ristrutturazione, cioè è necessario effettuare lavori di recupero del patrimonio edilizio per poter chiedere l’agevolazione sugli arredi. Infine, il bonus mobili rimane escluso dalla possibilità di scegliere cessione del credito e sconto in fattura e si potrà fruire solo comedetrazione in dichiarazione dei redditi in 10 quote annuali di pari importo.
La detrazione massima per le spese sostenute per gli arredi resta a un massimo di 2.500 euro su un tetto di spesa di 5.000 euro.
Abbattimento barriere architettoniche : rimodulazione 2024
La legge di Bilancio 2023 ha prorogato la detrazione del 75% delle spese documentate e rimaste a carico del contribuente per l’abbattimento delle barriere architettoniche. La detrazione varrà per le spese sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025. Di fatto, quindi, a parte i cambiamenti apportati alla misura nel 2024, nel 2025 dovrebbe essere confermata come prevista per quest’anno.
Il contribuente potrà usufruire della detrazione in dichiarazione dei redditi con cinque quote annuali di pari importo.
I limiti di spesa vengono modulati in base alla composizione dell’edificio su cui sono eseguiti gli interventi.
Cosa è cambiato nel nel 2024? Fino al 31 dicembre 2023 la detrazione al 75% poteva essere goduta anche per sostituire gli infissi e per rifare i bagni.
La Legge di Bilancio 2024, invece, ha modificato le regole per poter fruire della detrazione che spetterà, anche nel 2025, soltanto per lavori che riguardano:
- ascensori;
- servoscala;
- scale;
- rampe;
- piattaforme elevatrici.
Per qualsiasi lavoro, in ogni caso il rispetto dei requisiti specifici dovrà essere asservato da tecnici abilitati.
Bonus giardini anche nel 2024
Anche il cosiddetto bonus verde fa parte degli incentivi a disposizione dei contribuenti fino al 31 dicembre 2024. Il beneficio non è stato prorogato, fino a ora, dalla Legge di Bilancio 2025. Il bonus verde consiste nella detrazione Irpef del 36% fino a un massimo di 36mila euro sui costi sostenuti per la sistemazione e la realizzazione di:
- pertinenze o recinzioni;
- impianti di irrigazione;
- pozzi;
- coperture a verde;
- giardini pensili.
Il bonus verde copre anche l’acquisto di piante o arbusti e il compenso per il giardiniere che si è occupato di grandi potature.
Bonus in vigore nel 2025 per le ristrutturazioni della casa
Vediamo nella seguente tabella quali sono i bonus ancora a disposizione nel 2025 per chi interviene con lavori edili sulla casa e come cambiano rispetto al 2024.
BONUS | ALIQUOTA 2024 | ALIQUOTA 2025 | LIMITI |
---|---|---|---|
Bonus ristrutturazioni prima casa | 50% | 50% | |
Bonus ristrutturazione seconda casa | 50% | 36% | |
Ecobonus prima casa | 50% e 65% | 50% | |
Ecobonus seconda casa | 50% e 65% | 36% | |
Sismabonus prima casa | dal 70% all’ 85% | 50% | |
Sismabonus seconda casa | dal 70% all’ 85% | 36% | |
Superbonus | 70% | 65% | solo per lavori avviati al 15 ottobre 2024 |
Bonus mobili | 50% | 50% | tetto di spesa 5.000 euro |
Bonus barriere architettoniche | 75% | 75% |
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