Nel piano del nuovo governo c’è quello di cambiare il superbonus 110%, non solo diminuendo l’aliquota, ma accorpando le agevolazioni edilizie in un unico bonus casa: le ultime novità.
Ancora non si è capito con che forza interverrà il governo Meloni sul superbonus 110%, ma è evidente che delle modifiche ci saranno, più o meno strutturali. Che sia un taglio dell’aliquota o un restringimento della platea di beneficiari, con ogni probabilità il nuovo esecutivo apporterà dei cambiamenti.
La novità, però, è che questi cambiamenti non riguarderanno solo il superbonus 110%, quanto tutte le agevolazioni fiscali legate all’edilizia, e quindi ai lavori in casa. L’accorpamento di tutte le agevolazioni in un unico bonus casa fa parte anche delle promesse elettorali di Fratelli d’Italia.
Bonus casa unico: così il nuovo governo dice addio al superbonus 110%
Per ora si tratta di ipotesi, ma ci sono già diverse proposte di revisione legate al superbonus. La prima di queste ipotesi vedrebbe ridursi grandemente l’aliquota, che passerebbe così dal 110% a un valore compreso tra il 65 e il 75/80%. Farebbero eccezione solo i casi in cui i lavori sono già avviati.
La seconda ipotesi vede invece una restrizione dei beneficiari, in modo da tenere conto di reddito e patrimoni. Proprio questa seconda possibilità si lega all’accorpamento di tutti i bonus edilizi in un’unica agevolazione, con un’aliquota che si attesti intorno all’80%.
Una rivoluzione di questi bonus è necessaria se si guardano i conti pubblici. Il primo obiettivo del nuovo ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti è quello di mettere in sicurezza i conti da impatti troppo pesanti come quelli avuti dalla corsa al superbonus 110%, che ha già messo insieme oltre 51 miliardi di interventi ammessi a detrazione, mentre per il 2023-2028 il bilancio pubblico ne mette a disposizione quasi 20 in meno.
Bonus casa, le agevolazioni in scadenza
Nel panorama dei bonus edilizi sono tre le misure che terminano il 31 dicembre 2022. I bonus che hanno una scadenza «naturale» (cioè già prevista dalla scorsa legge di Bilancio) sono tre: il bonus facciate, il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche e il superbonus 110% per le villette.
Nel 2022 il bonus facciate ha subito la riduzione dell’aliquota di detrazione, che è passata dal 90 al 60%. L’agevolazione copre le spese sostenute per il rifacimento delle facciate esterne di edifici esistenti di qualsiasi categoria catastale, anche quelli strumentali. Il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche è una new entry dei bonus casa del 2022: si tratta della detrazione del 75% introdotta dalla manovra. Da specificare che la detrazione del 75% non sostituisce il cosiddetto bonus ascensore, che rientra tra gli interventi trainati del superbonus 110%.
Inoltre, è in scadenza anche il bonus prima casa under 36, che spetta ai giovani tra i 18 e i 35 anni d’età, con un Isee fino a 40mila euro e che acquistano l’abitazione tra il maggio 2021 e il 31 dicembre 2022.
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