Ecco per quali lavoratori il bonus Natale da 100 euro non sarà erogato a dicembre, ma dovrà essere chiesto direttamente in sede di dichiarazione dei redditi.
Come riceveranno il bonus Natale da 100 euro i lavoratori senza sostituto di imposta? A questi lavoratori il bonus previsto dal decreto Omnibus non arriva a dicembre, ma va richiesto direttamente nella dichiarazione dei redditi che si presenta nel 2026.
A precisare la modalità di fruizione del bonus Natale è il comma 5 dell’articolo 2-bis del dl 113 del 2024 che chiarisce, appunto, che spettando il bonus anche ai dipendenti che non hanno un sostituto di imposta (come i lavoratori domestici), in questi casi è erogato con la dichiarazione dei redditi.
Bonus Natale, una panoramica sulla misura
Il bonus da 100 euro che è stato chiamato Bonus Natale, spetta a tutti i lavoratori dipendenti che hanno redditi fino a 28.000 euro, che hanno almeno un figlio a carico se si tratta dell’unico genitore, oppure se sono sposati anche il coniuge deve essere fiscalmente a carico. L’indennità non è riconosciuta a chi non ha un’imposta lorda superiore alle detrazioni spettanti e, in sostanza, non spetta ai cosiddetti incapienti (coloro che rientrano nella no tax area che per i lavoratori dipendenti è fissata, nel 2024, a 8.500 euro).
Il bonus, che non concorre alla formazione del reddito imponibile del lavoratore, spetta in base al periodo di lavoro svolto durante l’anno: il bonus pieno da 100 euro, quindi, è corrisposto solo ai lavoratori che hanno svolto attività per tutto l’anno.
Lo strumento, in sostanza, è stato pensato per aumentare il potere di acquisto di quelle famiglie monogenitoriali (come nel caso delle ragazze madri o dei vedovi, solo per portare alcuni esempi) e alle famiglie in cui solo uno dei due genitori lavora, mentre l’altro risulta fiscalmente a carico (qui i limiti di reddito per essere considerati fiscalmente a carico).
Il bonus è riconosciuto a tutti i lavoratori dipendenti che rispettano questi requisiti. Nella maggior parte dei casi il lavoratore riceve i 100 euro in più direttamente con la tredicesima, ma cosa accade ai lavoratori che a dicembre non hanno un sostituto di imposta?
Il problema si pone sia per i lavoratori del settore domestico, come colf, badanti, baby sitter che, pur avendo un datore di lavoro quest’ultimo non fa anche da sostituto di imposta. Lo stesso problema si presenta per chi ha perso il lavoro o lo ha cambiato nel corso dell’anno, visto che il bonus è riproporzionato ai giorni di lavoro dipendente svolti nell’anno.
In questi casi specifici il bonus deve essere richiesto direttamente nella dichiarazione dei redditi.
Bonus Natale in dichiarazione dei redditi
Nei casi in cui il sostituto di imposta non eroghi l’indennità con la tredicesima o se le retribuzioni percepite non sono state assoggettate a ritenuta (come nel caso delle colf, delle badanti e delle baby sitter), l’indennità sarà rideterminate nella dichiarazione dei redditi. In questo caso il bonus Natale andrà ad abbassare l’imposta dovuta.
Anche nei casi in cui datore di lavoro eroghi un bonus minore di quello in realtà spettante (Capita a chi ha cambiato sostituto di imposta durante l’anno) la differenza sarà recuperata in sede di dichiarazione dei redditi.
La novità, a questo punto, determinerà una modifica ai modelli dichiarativi che dovranno prevedere una parte apposita per il recupero dell’intera indennità o della quota non percepita, ma spettante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA