Quando si perde l’agevolazione del bonus prima casa under 36? Dall’Agenzia delle Entrate arrivano dei chiarimenti nella mini-guida pubblicata il 26 luglio.
Quando si perde l’agevolazione del bonus prima casa per gli under 36? La misura scade il 31 dicembre 2022, a meno che non venga prorogata in extremis con la prossima legge di Bilancio, ma ad oggi il termine ultimo rimane fissata per fine anno. Per usufruire del bonus ci sono requisiti ben precisi, ma si va incontro alla decadenza dell’agevolazione.
Il bonus prima casa under 36 consiste in tre tipi di agevolazioni diverse. Per gli acquisti non soggetti a Iva, non sono dovute le imposte di registro, ipotecaria e catastale. Per le compravendite soggette a Iva, oltre a non pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale, viene concesso un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva pagata al venditore, che può essere utilizzato per pagare imposte su successioni e donazioni, per pagare l’Irpef dovuta in base alla dichiarazione, e per compensare somme dovute tramite modello F24, in cui va indicato il codice tributo “6928”.
A fornire ulteriori precisazioni in merito al bonus ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate, con la pubblicazione di una mini-guida il 26 luglio 2022.
Bonus prima casa under 36: a chi spetta? I requisiti
Prima di parlare dei casi in cui si perde l’agevolazione, è bene chiarire quali sono i requisiti dei beneficiari. L’agevolazione nasce per favorire l’autonomia abitativa dei giovani, quindi c’è il primo requisito che riguarda l’età, e poi un secondo aspetto che concerne la situazione economica.
Il bonus prima casa under 36 spetta a coloro che:
- non hanno ancora compiuto i 36 anni di età nell’anno in cui l’atto è stipulato;
- hanno un Isee annuo non superiore a 40.000 euro;
- acquistano la prima casa tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2022;
I requisiti, però, non sono finiti qui. È anche necessario:
- avere o stabilire la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile, entro 18 mesi dall’acquisto;
- non essere titolari, nemmeno col coniuge, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove si trova l’immobile da acquistare;
- non possedere un altro immobile acquistato con l’agevolazione prima casa o, se si possiede, venderlo entro un anno dalla data del nuovo acquisto.
Quando si perde l’agevolazione del bonus prima casa under 36
La mini-guida pubblicata il 25 luglio dall’Agenzia delle Entrate spiega quali sono i casi i cui l’agevolazione del bonus prima casa under 36 viene meno.
Il primo caso riguarda chi richiede le agevolazioni “under 36” senza averne i requisiti specifici (per esempio, il valore Isee v oltre i 40mila euro stabiliti), ma ha comunque diritto alle agevolazioni “prima casa”. In tal caso:
- per gli atti soggetti a imposta di registro, subisce il recupero di tale imposta (nella misura del 2%) e delle imposte ipotecaria e catastale (nella misura fissa di 50 euro ciascuna);
- per gli acquisti soggetti a Iva, oltre a dover pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale, deve restituire il credito d’imposta usufruito, se lo ha già utilizzato (con applicazione di sanzioni e interessi). Rimane dovuta l’Iva con aliquota del 4%.
La situazione è diversa se cadono le agevolazioni “prima casa” per:
- dichiarazione mendace sulla sussistenza dei requisiti, resa nell’atto di acquisto;
- mancato trasferimento della residenza nei termini previsti;
- vendita entro cinque anni, non seguita dal riacquisto entro l’anno;
- mancata alienazione della precedente “prima casa” entro l’anno dall’acquisto della nuova.
In uno di questi casi, l’imposta di registro viene recuperata nella misura del 9% e le imposte ipotecaria e catastale nella
misura fissa di 50 euro ciascuna. Inoltre, vengono applicate le sanzioni e gli interessi. Anche il credito d’imposta, infine, viene meno, con il recupero dello stesso e l’applicazione di sanzioni e interessi.
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