Borsa di Milano oggi 1 dicembre: il Ftse Mib chiude in rialzo sulle prospettive di aumento dei tassi rallentato in Usa. Spread in calo sotto i 180 punti base.
Borsa di Milano oggi 1 dicembre: guadagna il Ftse Mib nel primo giorno di dicembre, sulla scia di un ritorno agli acquisti degli asset di rischio sia a Wall Street che in Asia. Il listino milanese supera i 24.610 punti di ieri.
Lo spread Btp-Bund scende sotto i 180 punti, con il rendimento del titolo di Stato in calo attorno al 3,7%, più basso di stamane in apertura. Ieri, una crescita dei prezzi meno rapida in Italia ha acceso una lieve speranza che l’inflazione si stia raffreddando. Anche in Eurozona c’è stato un calo nel ritmo di aumento dei prezzi.
Sul Ftse Mib oggi sotto i riflettori c’è Telecom Italia, che inizia la seduta rimbalzando di oltre il 3% e scambia ancora positivamente. Il sottosegretario Butti ha ripetuto, come riportato da Milano Finanza, che “l’opa totalitaria non è la soluzione, ci possono essere altri modi con soggetti pubblici che permettono di detenere pubblicamente la rete...La strada maestra è mantenere un’unica azienda, qualcuno ragiona sulla separazione della rete, qualcuno dei servizi: serve trovare una sintesi nel minor tempo possibile.”
Eni va in rosso con il potenziale acquisto di Neptune Energy, società norvegese produttrice di gas e petrolio, per circa 5-6 miliardi di dollari; Cnh Industrial balza dopo aver annunciato che dal 31 dicembre non venderà più macchine da costruzione in Cina.
In Europa il Dax tedesco sale e il Cac francese si riprende. I dati dei PMI manifatturieri di Germania, Italia, Eurozona hanno mostrato un aumento, ma meno delle attese e sono rimasti sotto la quota 50. Le vendite al dettaglio tedesche di ottobre hanno deluso le attese, con cali maggiori del previsto (-5,0% annuale e -2,8% mensile).
Borsa di Milano oggi 1 dicembre aggiornamento ore 18.00: Ftse Mib chiude in lieve rialzo
Il Ftse Mib guadagna lo 0,31% e chiude a 24.685,67 punti. In forte calo lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che scende sotto i 180 punti base. Cala anche il rendimento del titolo decennale, attorno al 3,7%.
Sul listino principale di Piazza Affari in positivo Tim (+3,69%). Bene anche Amplifon (+2,98%), Diasorin (+3,78%) e Pirelli (+2,03%). In coda, invece, Unicredit (-3,64%), con l’istituto che ha terminato la seconda tranche del programma di acquisto di azioni proprie, per un controvalore complessivo di circa un miliardo di euro.
Aggiornamento ore 13.00: Ftse Mib mantiene i guadagni
Il Ftse Mib sale dello 0,56%, supportato soprattutto da forti acquisti su Stmicroelectronics (+3,80%), Pirelli (+2,26), Moncler (+2,10%), Diasorin (+3,35%).
Deboli i bancari, con UniCredit a -2,73%. Anche Tenaris scambia in profondo rosso, a -2,69%.
Aggiornamento ore 10.10: Ftse Mib oltre i 24.700 punti
Il Ftse Mib avanza dello 0,37% alle ore 10.10 circa, mantenendosi in territorio positivo. Sul listino spiccano le perdite delle banche, con Unicredit a -1,46% e Banco Bpm a -1,66% che si affermano i titoli del settore più deboli.
Tonfo anche per Tenaris, a -2,12%, Buzzi Unicem a -2,20% e Eni a -1,10%.
Telecom riprende quota dopo la caduta di ieri e guadagna il 2,76%. Il dossier sulla società di telecomunicazioni è congelato per ora e il Governo ha negato l’ipotesi di un’Opa totalitaria da parte di Cdp. La società ha dichiarato che continuerà a valutare tutte le opzioni strategiche per il riassetto del business.
Bene anche i titoli Stmicroelectronics, +3,62%, Diasorin +2,40%, Moncler +1,43%, Nexi +1,55%, Terna +1,70%.
Asia chiude in rialzo, yen si rafforza
I mercati dell’area Asia-Pacifico hanno guadagnato, confermando l’ottimismo che ha spinto Wall Street, poiché il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha confermato che a dicembre potrebbero iniziare aumenti dei tassi di monore entità. Anche la Cina ha diffuso messaggi più distensivi sulla dura lotta al Covid.
L’Hang Seng di Hong Kong è salito dell′1,42%, con l’Hang Seng Tech in rialzo del 2,3%. Nella Cina continentale, lo Shanghai Composite è aumentato dello 0,45%, mentre la Componente di Shenzhen
ha guadagnato l′1,4%.
L’indice Caixin manifatturiero per la Cina si è attestato a 49,4, superiore alle aspettative, segnando però il quarto mese consecutivo di contrazione.
Lo yen giapponese si è rafforzato nei confronti del dollaro, con la coppia USD/JPY scesa dell′1,2% durante le ore di trading in Asia e ora attestata a 136,44, oscillando intorno ai livelli più forti per la valuta giapponese in oltre 3 mesi.
Futures Usa verso guadagni
I futures Usa puntano al rialzo dopo le parole di Powell su un ritmo di aumento tassi meno intenso.
Mercoledì, il Dow è balzato del 2,18%, mentre il Nasdaq e l’S&P ad alto contenuto tecnologico sono aumentati rispettivamente del 4,41% e del 3,09%. Tutti gli 11 settori dell’S&P 500 hanno chiuso la giornata in rialzo, guidati dai titoli tecnologici che quest’anno sono stati messi sotto pressione dai timori di un rallentamento della crescita.
Tutte le principali medie hanno chiuso novembre in rialzo.
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