Borsa di Milano oggi 16 dicembre: Ftse Mib ancora in ribasso, spread oltre i 210 punti

Violetta Silvestri - Giacomo Andreoli

16/12/2022

Borsa di Milano oggi 16 dicembre: il Ftse Mib chiude in ribasso, in seguito alle nuove dichiarazioni e decisioni della Bce. Lo spread supera i 210 punti base e schizza il rendimento Btp decennale.

Borsa di Milano oggi 16 dicembre: Ftse Mib ancora in ribasso, spread oltre i 210 punti

Borsa di Milano oggi 16 dicembre: il Ftse Mib chiude ancora in calo, dopo una brusca chiusura nella seduta di ieri, subito dopo la conferenza stampa di Lagarde.

Il listino milanese non recupera, scosso dalla prospettiva che ha delineato ieri la Bce. Lagarde ha ribadito, dopo l’atteso rialzo dei tassi di 50 punti base, che la politica di inasprimento continuerà e la strada da fare è ancora lunga per freddare l’inflazione. Il timore, nemmeno troppo velato, è di una recessione per l’Eurozona, con la governatrice che ha parlato, però, di possibilità ma non di lunga durata o di profoonda gravità.

L’impatto che l’Italia teme è soprattutto sul debito. La Bce, infatti, da marzo inizierà a ridurre il suo bilancio, ovvero a non acquistare obbligazioni, con una vendita delle stesse di 15 miliardi al mese. Lo spread è schizzato e viaggia sui 210 punti. Il Btp decennale rende quasi il 4,3%.

Sul listino milanese spicca il risultato di Azimut, che ha siglato con Unicredit una lettera di intenti con i principi base per la distribuzione in Italia di nuovi prodotti di risparmio gestito.

In Europa, il Dax tedesco e il Cac francese sono in calo, come il FTSE 100. I mercati sono attesi volatili nel giorno delle quattro streghe, noto per la contemporanea scadenza di diversi contratti derivati dei principali indici delle Borse. Si tratta di futures sugli indici, opzioni sugli indici, opzioni sulle azioni, futures sulle azioni. Questi eventi rendono gli scambi più volatili e imprevedibili.

Sul fronte macro, il flash Purchasing Managers Index di S&P Global per l’Eurozona è salito più del previsto a dicembre a 48,8. Pur rimanendo al di sotto della soglia di 50 che separa l’espansione dalla contrazione, il tasso di calo dell’attività economica si è moderato per un secondo mese.

Borsa di Milano oggi 16 dicembre aggiornamento delle ore 18.00: Ftse Mib in lieve calo

Il Ftse Mib perde lo 0,16% e chiude a 23.688,16 punti. Sul listino principale di Piazza Affari ottima performance di Azimut (+6,03%), che ha siglato con Unicredit (+1,77%) una lettera di intenti che delinea i principi fondamentali per la distribuzione in Italia di nuovi prodotti di risparmio gestito.

In coda, invece, Tim (-1,02%), A2a (-2,16%), Diasorin (-3,68%), Inwit (-2,55%), Nexi (-2,13%) e Recordati (-2,10%).

Aggiornamento delle ore 13.05: Ftse Mib in rosso

Con 23.629 punti, il Ftse Mib perde lo 0,41%. Il salto di Azimut non spinge abbastanza il listino, dove perdono pesantemente Diasorin a -3,53%, Recordati a -1,98%, Saipem a -1,90%, Tenaris a -1,42%, Amplifon a -1,76%, Nexi -1,49%, Moncler a -1,70%.

Enel, Eni, Erg vanno tutte sotto la parità e anche Telecom perde lo 0,54%.

Aggiornamento delle ore 10.50: Ftse Mib debole

Non supera i 23.700 punti il Ftse Mib, in calo dello 0,37%. Fanalini di coda del listino sono Diasorin a -3,23%, Moncler a -2,37%, Nexi a -1,86%.

In rialzo ci sono, oltre al balzo di Azimut, Eni, Erg, Finecobank, Intesa Sanpaolo, Telecom, Snam, Iveco Group e UniCredit, tutti in aumento meno dell’1%.

Asia incerta, futures Usa in rosso

L’Asia ha chiuso una seduta in generale negativa, con la prevalenza di un sentiment pessimista. Sopra la parità soltanto l’Hang Seng a +0,60%. Shenzhen e Shanghai hanno registrato una perdita di 0,56% e 0,02%. Il Nikkei è scivolato dell’1,87%.

I futures Usa sono in calo stamane. Nella notte, il Dow è sceso di 764,13 punti, o del 2,25%, per la sua peggiore performance giornaliera da settembre giovedì. L’S&P 500 e il Nasdaq Composite sono scesi rispettivamente del 2,49% e del 3,23%.

Il deludente rapporto sulle vendite al dettaglio di giovedì ha suggerito che l’inflazione sta colpendo i consumatori più del previsto. Ciò ha preoccupato gli investitori per il rallentamento della spesa dei consumatori, segno che l’economia si sta indebolendo.

Con questi ultimi ribassi, il mercato si sta dirigendo verso venerdì con tutti gli indici pronti a registrare una seconda settimana consecutiva di perdite.

Le azioni sono scese sulla scia dell’aumento del tasso di interesse di 50 punti base della Federal Reserve a un intervallo obiettivo compreso tra il 4,25% e il 4,5%, il più alto degli ultimi 15 anni. La banca centrale ha dichiarato che continuerà ad aumentare i tassi fino al 2023 al 5,1%, una cifra maggiore di quanto previsto in precedenza.

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