Borsa di Milano oggi 23 novembre: mattinata negativa per il Ftse Mib che continua a scambiare in rosso. Lo spread si attesta sui 190 punti.
Borsa di Milano oggi 23 novembre: il Ftse Mib chiude attorno alla parità, appena sotto la quota rispetto alla chiusura di ieri. Lo spread Btp-Bund si aggira attorno 186 punti e il titolo di Stato decennale rende il 3,8%, in calo rispetto all’apertura.
Ieri il governo ha presentato la Legge di Bilancio 2023, approvata dal Consiglio dei ministri. Giorgia Meloni ha parlato di una manovra coraggiosa, che sostiene il ceto medio. Il valore complessivo è di circa 35 miliardi di euro, con il nucleo da 21 miliardi dedicato al caro-bollette.
Intanto, si complica la questione gas, con i prezzi oggi in salita nel benchmark olandese a 132 euro per megawattora, in risposta a una proposta di price cap europea che si preannuncia deludente e a nuove minacce di Gazprom di chiudere l’unica via di passaggio del gas russo verso l’Europa ancora attiva.
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Sul Ftse Mib nei primi minuti di negoziazioni spiccano il tonfo di A2a, dopo la presentazione del piano industriale e di Enel, che ha pubblicato la strategia al 2025 nella giornata di ieri. I mercati attendono i verbali Fed. Intanto, sono stati pubblicati i Pmi preliminari dell’Eurozona, con dati migliori delle attese e in aumento, ma sotto la soglia 50, a indicare contrazione.
Borsa di Milano oggi 23 novembre aggiornamento ore 18.00: Ftse Mib in parità
Il Ftse Mib scende dello 0,04% e chiude a 24.581,14 punti. In netto calo lo spread tra Btp e Bund tedeschi, attorno ai 186 punti base. Giù anche il rendimento del titolo decennale, attorno al 3,8%.
Sul listino principale di Piazza Affari in positivo Amplifon (+1,95%), Cnh (+3,20%) e Prysmian (+2,27%). Bene anche Saipem (+4,88%), con gli analisti di Société Générale che hanno migliorato la valutazione sul titolo della società, fissandola a 2,05 euro. In coda, invece, Enel (-0,92%), dopo che alcune banche d’affari hanno rivisto la valutazione sul colosso elettrico, visti i target finanziari al 2025. Male, infine, Tenaris (-2,27%) e A2a (-1,92%).
Aggiornamento ore 13.00: Ftse Mib ancora in calo
Il Ftse Mib perde lo 0,14% e sul listino continua a perdere A2a, -2,73, dopo il piano industriale al 2030 con investimenti in calo, ma confermata la politica del dividendo.
A pesare sono anche i ribassi di Ene, Hera, Pirelli, Stellantis che superano l’1%. Prysmian e Cnh Industrial balzano più del 2%.
Aggiornamento ore 10.30: Ftse Mib perde quota
Il Ftse Mib scambia sotto la parità e alle ore 10.30 perde lo 0,27% a 24.523,66 punti. A2a è in calo del 3,66% e anche Enel crolla con un -2,40%.
I titoli bancari sono in recupero rispetto all’inizio di seduta. Spiccano i guadagni di Prysmian, +2,18%, Saipem +4,88%, Eni +1,68%.
Asia in cauto rialzo, futures Usa in ribasso
In Asia, la seduta si è chiusa all’insegna di una ripresa, con il solo indice Shenzhen a flettere dello 0,27%.
C’è prudenza dopo che la Cina è ripiombata nell’incubo Covid e potrebbe riattivare pesanti lockdown in centri produttivi e di esportazione.
Intanto, i futures sulle azioni Usa scambiano in calo. Gli investitori attendono i verbali della riunione della Federal Reserve per avere indizi sul ritmo dei futuri aumenti dei tassi di interesse.
A Wall Street nella notte, il Dow Jones Industrial Average è salito di quasi 400 punti, o circa l′1,2%. L’S&P 500 ha guadagnato l′1,36%, chiudendo sopra quota 4.000 per la prima volta da settembre. Nel frattempo, il Nasdaq Composite è balzato dell′1,36%.
Gli investitori hanno cercato di andare oltre i timori di ulteriori blocchi in Cina dopo che il Paese ha riportato i suoi primi decessi per Covid da maggio. Invece, i trader si sono concentrati su alcuni forti rapporti sugli utili e hanno scommesso che un allentamento della politica monetaria da parte della Fed in futuro può essere plausibile.
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