Borsa Italiana: i 10 titoli da monitorare in settimana (dal 25 al 31 gennaio)

Ufficio Studi Money.it

25/01/2021

Dall’analisi sul FTSEMib40 alla valutazione settoriale attraverso le dieci azioni sotto la lente da seguire nelle prossime sedute di mercato tra cui: Cnh Industrial, Erg, Sol e BB Biotech.

Borsa Italiana: i 10 titoli da monitorare in settimana (dal 25 al 31 gennaio)

L’indice FTSEMib40 conclude la settimana in leggera flessione a quota 22.088,36 punti con una performance negativa dell’1,31%. Tra i listini peggiori dell’eurozona si dimostra secondo solo allo spagnolo Ibex35, che evidenzia una chiusura settimanale in rosso del 2,36%.

Nonostante il ritracciamento del prezzo, il listino italiano sembra indeciso sul movimento da intraprendere nel breve periodo. La rottura positiva del 6 gennaio 2021 sembrava impostare il quadro tecnico nuovamente a rialzo, ma la presa di controllo dei venditori sul mercato ha raffreddato gli umori.

Ad oggi Piazza Affari non sembra possedere le forze per una ripartenza, ma sarà necessario attendere le notizie della settimana riguardanti: la situazione delle varianti del Covid in Europa, lo stato di avanzamento delle vaccinazioni e la situazione politico economica in atto, per capire meglio l’andamento futuro.

Tra le migliori performance settoriali del Dow Jones Italia dell’ultima settimana di Borsa si distinguono in particolare i beni di consumo (+3,28%), gli alimentari (+1,93%), la filiera automotive (+1,54%) e i media (+1,32%). Da segnalare il crollo del comparto dei materiali di base (-8,43%) e la flessione di petroliferi (-3,52%) e telecomunicazioni (-3,70%).

Nell’area euro, tra i comparti dello Stoxx, gli operatori hanno premiato maggiormente due settori in particolare: la filiera dell’automotive (+3,93%), confermando la tendenza italiana, e i tecnologici (+3,55%).

FTSEMib40: il quadro tecnico di breve periodo

L’indice FTSEMib40 si trova in un quadro tecnico di breve periodo di forte indecisione. Dopo il breakout rialzista avvenuto tra la fine di dicembre 2020 e l’inizio di gennaio 2021, il listino non ha mostrato segnali di forza e non ha manifestato brillantezza nel movimento.

Il ritracciamento, definito dalle prese di beneficio partite l’8 gennaio 2021, ne sono la dimostrazione. Ad oggi il mercato si trova al test del supporto statico in zona 22.200 punti e, nella giornata di venerdì, il prezzo ha chiuso poco sotto il livello. Di rilevante importanza è la tenuta dell’area per sperare in una ripartenza. In caso di pullback il primo ostacolo si troverebbe nella resistenza statica a 23.000 punti. Se invece dovesse prevalere una violazione ribassista della zona attuale il target short più vicino si potrebbe collocare a 21.000 punti.

Attualmente l’indice si trova di poco sotto la EMA(21) e decisamente sopra la SMA(200), media mobile semplice a 200 periodi, oltre al livello di Supertrend, che ha formato un “pavimento” positivo in zona 22.088 punti. L’RSI(14) si presenta in fase neutrale, mentre la volatilità, rappresentata dall’ATR(14), è in leggera crescita rispetto alla media dell’ultima settimana.

Infine il Directional Movement,DMI(14), indicatore di tendenza, mostra un forte restringimento, con ripetuti incroci della DI+ e della D-, ad evidenziare la fase di incertezza del trend, mentre l’ADX appare ancora in continua discesa mostrando una possibile fase laterale di breve periodo.

Uno scenario long sarebbe plausibile solo sopra la resistenza statica a quota 23.000 punti con un entry in area 23.120. Uno stop loss si potrebbe posizionare in zona 22.040, poco sotto il supporto statico. Il primo target si potrebbe collocare a 24.000 mentre il secondo target a 24.600.

Una posizione short si potrebbe posizionare alla rottura del minimo della barra di venerdì scorso a quota 21.925,76 con un entry in area 21.780 punti. Uno stop loss si potrebbe inserire a 22.520 punti, sopra il massimo della barra del 4 gennaio 2021. Il primo target si potrebbe collocare a quota 21.000 ed un secondo target in zona 20.190.

I 10 titoli azionari sotto la lente a Piazza Affari

Tra i titoli del FTSEMib40 da tenere monitorati questa settimana si valutano alcune strutture tecniche interessanti:

Cnh Industrial si trova in una banda laterale da circa due settimane. Nella giornata del 21 gennaio il titolo sembra negare il livello di prezzo a quota 11,60 euro e appare non avere la energie per un allungo. La giornata di venerdì invece ci fornisce un segnale inverso con una barra che riassorbe il minimo durante la seduta. Per il momento il titolo è all’interno della trendline positiva avviata 30 ottobre 2020. Una violazione della resistenza potrebbe condurre il prezzo verso il primo obiettivo a quota 12 euro. In caso invece di violazione ribassista del supporto statico a 11 euro l’obiettivo più vicino sarebbe posizionato in area 10,54 euro.

Interpump si appoggia sul supporto statico in zona 40 euro. E’ possibile un pullback sull’area di prezzo che riporterebbe l’azione verso il test dei 42 euro. Una rottura ribassista invece farebbe scivolare il titolo verso la trendline di medio lungo periodo e il supporto statico a 38,30 euro. Attualmente l’ADX e il Directional Movement manifestano una perdita di tendenza confermati inoltre da un calo di forza dell’RSI(14).

FinecoBank crea una Pin Bar di continuazione sul ritracciamento e livello di supporto in zona 13,30 euro. L’area di prezzo è particolarmente importante perché rappresenta anche il punto di passaggio della trendline rialzista partita il 27 ottobre 2020. E’ possibile un rimbalzo, con tenuta del livello, che potrebbe condurre il titolo al test della resistenza e massimo in area 14 euro. Se l’azione non dovesse restare sopra la quota, l’obiettivo più vicino sarebbe in zona 12,70 euro.

Exor si trova in una fase di compressione laterale dalla fine di dicembre 2020. Ad oggi il prezzo si è assestato sul supporto a quota 64,75 euro. L’impostazione tecnica appare ancora positiva, ma è importante che la quotazione tenga il livello. Una rottura ribassista potrebbe condurre l’azione verso area 60 euro, con relativa chiusura del gap down creato in apertura del 9 marzo 2020. Un breakout rialzista invece potrebbe portare il titolo verso i 70 euro.

Amplifon resta ingabbiata nella fase di consolidamento nella quale è intrappolata dalla metà di dicembre 2020. Una rottura è auspicabile nella direzione del trend di fondo, decisamente positivo. Un cambio di view in ottica ribassista sarebbe possibile solo alla violazione del supporto statico a 32,60 euro, con conseguente discesa verso il primo obiettivo ribassista in zona 31,45 euro e poi a quota 30 euro.

Nel segmento MidCap e STAR di Borsa italiana sotto la lente si presentano invece: BB Biotech, Sol, Piaggio ed Erg mentre sul Global Equity Market sotto i riflettori si mantiene Tesla.

Sol continua la sua corsa partita il 20 marzo 2020. Da quella data alla chiusura di venerdì scorso il titolo ha guadagnato oltre il 79%. Nell’ultima sessione il titolo ha mostrato la sua forza, recuperando un minimo profondo durante la giornata. E’ possibile una partenza in accelerazione e la registrazione di nuovi massimi storici alla violazione del livello di apertura di giovedì 21 gennaio 2021.

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