Il 2020 è stato una anno difficile per Piazza Affari a causa della crisi sanitaria di Covid19 avviata nei primi mesi dell’anno. Alcuni titoli si sono dimostrati più resilienti alla pandemia e altri meno: ecco le migliori e le peggiori azioni di Borsa Italiana.
L’indice FTSEMib durante questi dodici mesi ha mostrato un andamento altalenante. Dopo un avvio in apparente crescita il 19 febbraio ha lasciato spazio ad un’inversione di tendenza, dovuta all’emergenza sanitaria da Covid19, che lo ha condotto ad una perdita di oltre il 40% fino ai minimi registrati il 16 marzo 2020. Da quella data si è poi avviata la ripartenza che gli ha permesso di recuperare parte del terreno perduto chiudendo il 2020 con una flessione del 6,62%.
Nei dodici mesi passati alcuni titoli del listino si sono comportati meglio, grazie soprattutto al core business più reattivo agli effetti delle pandemia e più adatto al post crisi, mentre altre azioni hanno mostrato tutta la loro debolezza e rischio sistemico.
Le migliori e peggiori azioni del FTSEMib 2020
Tra le performance più rilevanti di quest’anno di scambi possiamo notare dei guadagni importanti e tra le percentuali più evidenti possiamo sottolineare:
• Diasorin con un rialzo del +47,40%. I suoi guadagni durante l’anno sono dovuti principalmente alle sue attività sui test sierologici per la rilevazione del Covid19 ed in particolare al sistema di test Simplexa Covid19 Direct che recentemente ha ricevuto nuovi fondi federali dalla Biomedical Advanced Research and Development Authority.
• Interpump con una crescita del +42,85% nei dodici mesi dell’anno ha continuato il suo trend rialzista impostato alla fine di marzo 2020. L’andamento del titolo è in forte positività di breve e medio termine e sembra voler approfittare del recente allungo. Il titolo ha chiuso l’anno a quota 40,34 euro riportando un guadagno dal minimo del 23 marzo 2020 del 109,89% circa. Inoltre recentemente ha attivato un’operazione di buyback di azioni proprie.
• Prysmian in salita del +35,32% cavalca la transizione energetica e il suo know how tecnologico con il suo business nel settori dei cavi terresti e sottomarini per la distribuzione di energia. Il titolo ha posto le basi della ripartenza, dopo la flessione dovuta alla crisi sanitaria, all’inizio del mese di aprile 2020, riportando una performance dal minimo del 16 marzo del +125,43%.
• Amplifon chiude il 2020 in aumento del 32,76%, nonostante il ritracciamento avviato dalla metà di novembre che gli è costato il 5,45% circa. Il trend appare comunque in ripresa dopo l’appoggio sul supporto in area 32,65 euro e il successivo pullback. Il quadro tecnico di breve e medio termine non viene quindi ancora messo in discussione ed è possibile la ripresa di alcuni target perduti.
Si aggiungono sotto i riflettori per questo 2020 le performance di Nexi in trend del +31,99%, Ferrari (+27,55%), Stm (+27,45%), FinecoBank (+25,35%), Moncler (+25,13%) e Inwit (+20,82%).
Si evidenzia inoltre la disparità dei settori che hanno registrato i migliori guadagni con un’eterogeneità che non dimostra una schema preciso. Il comparto relativo ai prodotti e servizi industriali si mette in evidenza insieme al settore legato alla salute per evidenti motivazioni di periodo.
Tra i titoli che invece hanno subito maggiormente la crisi e non hanno saputo trovare le energie per una ripartenza durante l’anno si sottolineano in particolare alcuni petroliferi, a causa dell’effetto dell’andamento della materia prima, e i bancari, con il peso delle possibili perdite dovute all’insorgere di crediti in sofferenza legati alla crisi economica. In dettaglio si evidenziano:
• Bper Banca (-51,06%)
• Saipem (-49,38%)
• Leonardo (-43,44%)
• Unicredit (-41,26%)
• Eni (-38,26%)
Oltre a Tenaris (-34,09%), Telecom Italia (-32,17%), Atlantia (-29,22%), Hera (-23,59%) e Unipol (-23,51%).
Le performance delle MidCap e Aim Italia
Da non dimenticare anche altri titoli del mercato che durante i dodici mesi hanno dimostrato una grande spinta propulsiva e un rilancio del trend.
Tra le MidCap sotto la lente per il 2020 si possono annoverare le performance di Alerion CleanPower con una crescita del 241,94%, SeSa con un rialzo del 117,76% ed Esprinet in salita del 110,55%.
Tra le aziende quotate sull’AIM Italia invece in rilievo le performance di Relatech con un +220,51%, Digital Value +116,29% e Sciuker Frames +152,97%.
Infine da non trascurare il trend di forte crescita di Tiscali con un +179,05% e Gabetti +116,55%, oltre al titolo Tesla, quotato sul Global Equity Market con un rialzo del +617,91%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA