Il vaccino spinge la capitalizzazione delle borse globali a nuovo record: il grafico della settimana

Luca Fiore

14 Novembre 2020 - 09:00

La capitalizzazione di mercato delle borse globali ha nuovamente aggiornato i massimi storici dopo le indicazioni positive dal vaccino contro il Coronavirus.

Il vaccino spinge la capitalizzazione delle borse globali a nuovo record: il grafico della settimana

L’annuncio dei risultati sopra la stime ottenuti dal vaccino contro il Coronavirus sviluppato da Pfizer e dalla tedesca BioNTech, per il quale è stato dichiarato un tasso di efficacia al 90% (le stime erano per un 60-75%), ha spinto la capitalizzazione di mercato dei listini globali a toccare nuovi massimi storici.

L’annuncio, fatto dal Ceo della società statunitense (che con forte senso del tempismo ha venduto 132.508 azioni della società incassando circa 5,6 milioni di dollari), rappresenta un vero e proprio “game changer”, un punto di svolta, per i mercati globali.

Borse globali festeggiano il vaccino con un nuovo record

Anche se le tempistiche da rispettare per poter accedere al vaccino al momento non sono delle più brevi, i tempi potrebbero essere drasticamente ridotti se nuove società dovessero presentare risultati simili a quelli di Pfizer (al momento sono 11 i prototipi di vaccini che hanno già raggiunto la fase 3, l’ultima prima dell’approvazione).

Se quindi nel giro di qualche mese alla pandemia potrebbe essere assestato un colpo durissimo, ci ritroveremmo in un contesto mai così ricco di stimoli monetarie e fiscali (che praticamente tutte le autorità globali hanno detto di voler mantenere a lungo).

Si tratterebbe quindi della situazione ideale per i mercati azionari che, abituati ad anticipare il corso degli eventi, non si sono lasciati scappare l’occasione per mettere a segno nuovi rialzi.

Massimo storico per il World Exchange Market Capitalization

Il Bloomberg World Exchange Market Capitalization USD, è l’indicatore che somma il valore di tutte le azioni quotate sui listini globali (non sono incluse le ADR, i certificati che sostituiscono le azioni, e gli ETF).

In costante crescita rispetto al minimo fatto segnare a 61.585 miliardi lo scorso 24 marzo (quando l’indice aveva messo a segno il livello più basso dal giugno 2016), giovedì 12 novembre 2020 l’indicatore ha aggiornato il massimo storico portandosi a 95.416 miliardi di dollari.

Questo nonostante parte delle azioni che hanno guidato i rialzi degli ultimi mesi, le c.d. “Stay-at-home stocks” (come ad esempio Amazon, Netflix, Peloton e Zoom) abbiano pagato un pesante dazio al nuovo scenario disegnato dal vaccino.

A dispetto di qualche presa di beneficio, le potenzialità delle “Stay-at-home stocks” sono pressoché intatte e comunque adeguate alla “nuova normalità” a cui stiamo andando incontro.

Anzi, proprio il recupero di questi titoli potrebbe rappresentare il driver capace di spingere il Bloomberg World Exchange Market Capitalization verso quota 100 mila miliardi di dollari.

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