Brutte notizie per l’Europa. Torna il rischio recessione

Violetta Silvestri

1 Luglio 2024 - 12:54

Gli ultimi dati sull’attività manifatturiera in Europa hanno mostrato una ripresa ancora debole. I segnali sono di una possibile recessione? Come leggere i dati secondo l’esperto.

Brutte notizie per l’Europa. Torna il rischio recessione

La ripresa dell’Europa continua a mostrare segni contrastanti.

L’attività manifatturiera nella regione è peggiorata il mese scorso, con la domanda che è scesa a un ritmo molto più rapido nonostante le fabbriche abbiano tagliato i prezzi, secondo un sondaggio.

L’indice PMI manifatturiero finale dell’Eurozona di HCOB, compilato da S&P Global, è sceso a 45,8 a giugno da 47,3 a maggio, appena sopra una stima preliminare di 45,6. Si trova al di sotto del limite di 50 che separa la crescita dalla contrazione ormai da due anni.

Il dato è rimasto anche inferiore alla media dell’indagine di 51,6, con la produzione che si contrae al ritmo più rapido finora quest’anno. Gli analisti si chiedono adesso se la recessione sia davvero sventata o possa ancora colpire la regione.

L’Eurozona vacilla e teme ancora la recessione

Sebbene di poco superiore alle stime, il PMI del settore manifatturiero è risultato ancora deludente per la zona euro. Inoltre, i nuovi ordini, l’attività di acquisto e l’occupazione sono tutti diminuiti più rapidamente.

Sul fronte dei prezzi, i costi di produzione sono aumentati per la prima volta da febbraio 2023, portando le fabbriche a ridurre gli sconti. Le tariffe di vendita hanno registrato una leggera diminuzione, il tasso più lento in oltre un anno. Infine, le prospettive per la produzione nei prossimi 12 mesi sono positive.

“È piuttosto deprimente che i nuovi ordini stiano diminuendo a un ritmo accelerato. Questo calo arriva dopo un periodo record di 25 mesi consecutivi di calo della domanda, ma c’era una vaga speranza che le cose migliorassero a maggio, quando il rispettivo indice ha mostrato un certo aumento”, ha commentato Cyrus de la Rubia, economista capo presso la Hamburg Commercial Bank.

La recessione è un rischio? Secondo l’esperto non proprio. “Gli indici PMI per tutti i Paesi della zona euro, eccetto l’Italia, sono peggiorati a giugno. Tuttavia, siamo propensi a vedere questo più come un evento temporaneo che come un segnale di una recessione prolungata”, ha dichiarato.

Il nostro Paese ha evidenziato un PMI manifatturiero a 45,4 superiore alla stima e al precedente risultato. Le altre due grandi economie europee Francia e Germania, in confronto, hanno mostrato un’attività manifatturiera di poco superiore alle previsioni, ma inferiore ai dati precedenti.

Nubi più nere si addensano all’orizzonte per l’Europa. I dati ancora deboli del settore industriale si aggiungono alle turbolenze politiche del vecchio continente e all’incertezza sul percorso dell’inflazione.

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