Un magnete rimane attaccato nel punto in cui si è ricevuta l’iniezione del siero contro il coronavirus? Alcuni video sui social network sostengono questa tesi e la collegano a spiegazioni piuttosto improbabili. Ma la verità in realtà è molto più semplice
La calamita che si attacca al braccio in cui è stato iniettato il vaccino contro il coronavirus è la nuova fake news complottista che va per la maggiore. Tutto parte dagli Stati Uniti e da un video pubblicato su Instagram in cui una donna che sostiene di aver ricevuto il vaccino Pfizer avvicina il magnete al suo braccio e mostra che questo si attacca nel punto in cui le è stato iniettato il siero.
Da quel video, pubblicato una settimana fa, è nata una sfida su TikTok chiamata «Vaccine Magnet Challenge» e una serie di post su Facebook. E poi è arrivata anche in Italia.
La bufala della calamita che si attacca al braccio dopo il vaccino
Dove per esempio in un filmato pubblicato sul social network c’è chi fa lo stesso esperimento con un calamita e sostiene che il magnete rimanga attaccato su un soggetto vaccinato.
Una delle tesi - completamente false, sia chiaro - proposte per spiegare il «fenomeno» è questa: «Probabilmente nei vaccini ci sono metalli non dichiarati, altrimenti i vaccinati non attirerebbero calamite o le monete non rimarrebbero attaccate nel punto dell’inoculazione. Anche questa sembra fantascienza ma, purtroppo, è realtà. Le persone vaccinate, nei primi giorni diventano vere e proprie calamite. Se prendete una piccola calamita e la poggiate nel punto dove è stata fatta l’iniezione, resta attaccata. Se la mettete in qualsiasi altra parte del braccio, cade. E secondo voi cosa attira una calamita? Sicuramente un metallo! Ergo: stanno iniettando metalli e altre sostanze non dichiarate!».
Un’altra «spiegazione» invece chiama in causa una fantomatica «inversione parametrica del cromosoma» che sarebbe responsabile del fatto che la calamita venga attirata dal punto in cui è stato inoculato il vaccino. Un’altra ancora poggia sulla «prova» che i vaccini contengano un microchip che «traccia la posizione del paziente». La teoria del complotto prosegue collegando il microchip all’intenzione di controllare la popolazione e ottenerne, attraverso i vaccini contro il coronavirus, la sua riduzione.
In realtà i magneti non si attaccano al braccio di un vaccinato a meno che non ci siano altri motivi per spiegare questo fenomeno. Edward Hutchinson, docente del Center for Virus Research dell’Università di Glasgow in Scozia, ha spiegato a Newsweek che in primo luogo i vaccini non vengono prodotti utilizzando materiali magnetici. E poi per ottenere questo effetto sarebbe necessario in ogni caso introdurre una grossa massa di materiale magnetico per via sottocutanea allo scopo di ottenere l’effetto che viene descritto nei video. «Basta vedere se un magnete da frigo si attacca alla pelle in presenza di minuscoli pezzi di metallo per avere la prova», dice.
«Vaccine Magnet Challenge»: la fake news del vaccino e della calamita
Al Edwards, professore associato di tecnologia biomedica presso l’Università di Reading in Inghilterra, ha spiegato che «non è possibile assolutamente alcun modo» che i magneti possano attaccarsi alle braccia delle persone dopo un’iniezione. «Non c’è nulla di magnetico nelle formulazioni dei vaccini, la maggior parte di ciò che viene iniettato è acqua, più alcuni semplici sali per rendere l’iniezione meno dolorosa e una quantità assolutamente minima di vaccino», ha aggiunto.
Michael Coey della School of Physics del Trinity College di Dublino ha aggiunto che le affermazioni di questo tipo sono «una totale assurdità», spiegando a Reuters via e-mail che ci sarebbe bisogno di circa un grammo di ferro metallico per attrarre e supportare un magnete permanente su un braccio.
Ma allora perché in questi video si vede effettivamente un magnete che rimane attaccato al braccio? Le spiegazioni possono essere soltanto due. La prima è che si tratti semplicemente di un trucco. D’altro canto nessuno di quelli che ha postato video ha dimostrato di essere stato vaccinato prima contro il coronavirus e trattandosi in massima parte di no-vax non si capisce nemmeno perché l’abbiano fatto. La seconda spiegazione la fornisce il medico e debunker Salvo Di Grazia ad AdnKronos Salute: «Ovviamente io ho visto ragazzi che per scherzare si attaccano la calamita nel naso, sul petto, ovunque. Ma in realtà è la calamita che si ferma sul corpo sudato, non è che si attacca per magnetismo».
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