Bonus in busta paga per chi guadagna 1.000 euro o meno: cosa spetta nel 2024 e come cambia l’importo.
Chi prende uno stipendio di 1.000 euro (lordi), o anche più basso, sarà sicuramente interessato alle ultime notizie che arrivano dal governo per quanto riguarda la legge di Bilancio 2024 con la quale vengono introdotte diverse novità che si ripercuotono direttamente sulla busta paga.
D’altronde 1.000 euro è uno stipendio che potremmo tranquillamente definire come basso, specialmente alla luce di quanto è aumentato il costo della vita negli ultimi anni con un tasso dell’8,1% nel 2023 e probabilmente vicino al 5,4% nel 2024.
È lecito dunque chiedersi se sono stati previsti aiuti particolari con la legge di Bilancio 2024, nonché se ci sono dei bonus specifici che contribuiscono perlomeno ad aumentare l’importo del netto. Facciamo chiarezza a riguardo, analizzando le ragioni per cui per uno stipendio di 1.000 euro lordi ci saranno più conferme che novità.
Bonus 1.000 euro, lo sgravio contributivo
La legge di Bilancio conferma il bonus in busta paga riconosciuto dallo sgravio contributivo con il quale l’aliquota che grava sul lavoratore - solitamente pari al 9,19% nel settore privato, 8,80% nel pubblico - viene ridotta di 7 punti per coloro che hanno uno stipendio il cui imponibile lordo non supera i 1.923 euro.
Con uno stipendio di 1.000 euro si rientra quindi abbondantemente in questa agevolazione, il che significa che sullo stipendio non si versano 91,90 euro di contributi ogni mese ma solo 21,90 euro. Una differenza di 70 euro che non si ripercuote interamente sullo stipendio in quanto va comunque considerata la maggiore Irpef dovuta.
Di fatto, su uno stipendio di 1.000 euro lo sgravio comporta un aumento di circa 53 euro netti mensili.
Ma va detto che questo aumento è già presente in busta paga in quanto lo sgravio si applica da luglio 2023. Di fatto, quindi, lo stipendio tra dicembre e gennaio resterà invariato, senza alcuna novità tangibile: non per questo però bisogna sottovalutare l’effetto della legge di Bilancio 2024, in quanto senza conferma dello sgravio ci sarebbe stato il ritorno all’aliquota ordinaria e quindi alla decurtazione di poco più di 50 euro dallo stipendio.
Complessivamente, considerando tutte le 12 mensilità, ne risulterà un incremento di circa 635 euro: per quanto riguarda la tredicesima, invece, la decontribuzione non si applicherà, quindi sull’importo percepito bisognerà decurtare il 9,19% di contributi.
Bonus 1.000 euro, zero vantaggi con la riforma fiscale
Con la legge di Bilancio 2024 viene approvata la prima parte della riforma fiscale che rivede le aliquote Irpef accorpando il primo scaglione con il secondo e prevedendo così un’aliquota del 23% fino a 28 mila euro.
Tuttavia, da questa operazione non scaturità alcun vantaggio per chi prende uno stipendio di 1.000 euro, in quanto i primi risparmi si inizieranno a vedere intorno ai 1.200 euro lordi.
Confermato il trattamento integrativo (ex bonus Renzi)
Nonostante la riforma fiscale, non vengono riviste detrazioni e trattamenti integrativi: il che significa che per coloro che guadagnano 1.000 euro viene confermato il diritto all’ex bonus Renzi, da anni trasformato in trattamento integrativo del valore di 100 euro netti mensili.
Con uno stipendio lordo di 1.000 euro si rientra perfettamente nella soglia di reddito che dà diritto al bonus (15 mila euro l’anno), con la possibilità di poterne godere direttamente in busta paga oppure di aspettare la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo per recuperare 1.200 euro in un’unica soluzione (ricordiamo infatti che il trattamento integrativo è riconosciuto su 12 e non su 13 mensilità).
I sostegni per le persone con basso reddito
Va poi ricordato che ci sono un’altra serie di agevolazioni per coloro che guadagnano poco e di conseguenza dovrebbero avere anche un Isee piuttosto basso. Misure che possiamo così riassumere:
- Assegno unico universale, fuori dalla busta paga (a differenza invece degli ex assegni familiari) spetta un sostegno mensile che per i figli minori dovrebbe salire fino a un massimo di 200 euro al mese per effetto della nuova rivalutazione in programma a gennaio, con l’aggiunta di una serie di maggiorazioni;
- Assegno di inclusione, salutato il Reddito di cittadinanza ci sarà la possibilità nel 2024 di richiedere un nuovo sostegno al reddito per le famiglie, per il quale bisogna avere un Isee inferiore a 9.360 euro e un reddito familiare sotto i 6.000 euro, soglia che viene moltiplicata per il parametro di scala di equivalenza. Per questo motivo è molto complicato accedere all’Assegno con uno stipendio di 1.000 euro, più facile per chi guadagna meno;
- con un reddito basso, e di conseguenza anche l’Isee, c’è poi la possibilità di percepire altri bonus e agevolazioni, come la nuova Carta dedicata a te.
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