Per ora è solo una richiesta, ma il rinnovo del contratto dei bancari potrebbe portare a un aumento in busta paga da 435 euro mensili, con tanto di riduzione delle ore lavorative settimanali.
Uno stipendio più alto di 435 euro lordi mensili. A fronte, inoltre, di una riduzione dell’orario di lavoro di 30 minuti al giorno, con le ore settimanali che passerebbero da 37,5 a 35. Per ora è solo una richiesta, avanzata dai sindacati dei bancari (Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin), in vista del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto alla fine del 2022.
I sindacati avanzeranno questa richiesta all’Abi, l’Associazione dei bancari, chiedendo quindi una busta paga molto più alta per circa 270mila lavoratori. Nelle prossime settimane si attendono molti appuntamenti nel mondo sindacale dei bancari: si parta dalle assemblee dei lavoratori che dovrebbero approvare la piattaforma per il rinnovo contrattuale. Poi ci sarà, in caso di via libera, l’invio all’Abi. E da qui partirà il vero e proprio negoziato.
Con la speranza di arrivare a un rinnovo del contratto per il triennio in corso che preveda non solo un importante aumento di stipendio, ma anche migliori condizioni lavorative e una riduzione dell’orario che sembra andare incontro alla discussione sulla settimana corta.
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Aumento di stipendio dei bancari, la richiesta di 435 euro
I sindacati spiegano come si è arrivati a calcolare un possibile aumento da 435 euro: la cifra deriva dalle dinamiche relative all’inflazione nel triennio 2023-2025, quello del rinnovo appunto. Inoltre le sigle parlano di necessità di redistribuzione della maggiore produttività. La richiesta di aumento riguarda la figura media di riferimento, ovvero la terza area, quarto livello. Poi la cifra dovrà essere il punto di riferimento per l’equiparazione nei diversi inquadramenti.
Le altre richieste per il contratto dei bancari
Ci sono anche altre richieste da parte dei sindacati dei bancari. Tra queste il riconoscimento dei contributi datoriali alla previdenza complementare e all’assistenza sanitaria come forme di retribuzione integrante dei livelli economici complessivi della retribuzione annuale. Viene inoltre chiesto di riformare sia le indennità di turno che la reperibilità, cambiandone i presupposti normativi e riconoscendo l’impegno di tempo di vita personale. Inoltre si chiede di rivalutare tutte le voci economiche: indennità, diarie e scatti.
Il contratto dei bancari e l’orario di lavoro
Le cinque sigle sindacali, dopo il lavoro svolto dalle commissioni sul contratto in questi mesi, ci tengono a sottolineare la centralità e l’unicità del contratto nazionale collettivo dei bancari, tale da portare al riconoscimento di condizioni differenziate anche sul lavoro agile e l’orario.
L’altro punto messo in evidenza riguarda il rafforzamento dell’area contrattuale: il problema principale sottolineato è la debolezza di un modello di sviluppo centrato sul profitto e la rendita, con tutte le recenti crisi che hanno amplificato l’impatto negativo sulla retribuzione, ma anche sui diritti e l’occupazione.
Per quanto riguarda l’orario di lavoro, la richiesta è quella di arrivare a una riduzione di 30 minuti al giorno, passando quindi a 35 settimanali, lasciando invariate le retribuzioni. Anzi, aumentando gli stipendi come conseguenza del rinnovo e dell’inflazione. Inoltre si chiede di rivalutare il tema del lavoro aggiuntivo dei quadri direttivi, tornando alla possibilità del riconoscimento economico orario.
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