A luglio stai guadagnando di più (ma non te ne sei ancora accorto): ecco cosa dobbiamo aspettarci dallo stipendio in pagamento i primi di agosto.
I giorni lavorati (e in alcuni casi anche quelli non lavorati) a luglio 2023 frutteranno di più in busta paga vista l’applicazione dell’ulteriore sgravio contributivo del 4% introdotto dal recente Decreto lavoro (decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023, convertito dalla legge n. 85 del 3 luglio 2023).
Con lo stipendio di luglio, in pagamento a inizio agosto per la maggior parte dei lavoratori dipendenti, è quindi lecito aspettarsi un aumento dell’importo visto che sul lordo solitamente previsto in busta paga, sul quale non sono previsti cambiamenti, si verseranno meno contributi.
Questa novità si applicherà per le sole buste paga che hanno un imponibile lordo di massimo 2.692 euro. A tal proposito, è bene ricordare che nel valutare se tale limite viene rispettato o meno si tiene conto anche dell’eventuale quattordicesima: quindi, chi la prende nella busta paga di luglio e per questo motivo supera il suddetto limite non avrà diritto all’aumento annunciato, almeno per questo mese. Già con la busta paga di agosto - sprovvista di quattordicesima - lo sgravio verrà applicato regolarmente laddove si ritorni al di sotto della soglia indicata.
Va detto che non bisogna aspettarsi aumenti particolarmente sostanziosi: il governo, infatti, ha parlato di “incrementi fino a 100 euro”, ma lo ha fatto considerando anche gli aumenti già erogati da gennaio 2023 per effetto del primo sgravio applicato dal governo Meloni, pari al 3% per chi guadagna meno di 1.923 euro e del 2% sopra questa soglia ma comunque entro i 2.692 euro.
Per capire quanti soldi stiamo guadagnando in più a partire da questo mese (e fino a dicembre 2023) dobbiamo quindi concentrarci solamente sul nuovo sgravio del 4%. A tal proposito, ecco una guida con tutto quello che serve sapere e la tabella con i nuovi importi.
Cos’è uno sgravio contributivo?
Lo sgravio contributivo è quello strumento tanto utilizzato dagli ultimi governi per abbattere il cuneo fiscale, ossia la differenza che c’è tra stipendio netto e lordo. Con questo strumento, infatti, viene tagliata la quota di contributi dovuta dal lavoratore, solitamente pari al 9,19% dell’imponibile lordo (8,80% nel caso dei dipendenti pubblici).
Grazie allo sgravio questa percentuale viene ridotta: ciò significa che sul suo stipendio il lavoratore verserà meno contributi, e ciò inciderà positivamente sull’importo netto. Non interamente però: meno contributi, infatti, significa anche un aumento della quota imponibile sulla quale si calcola l’Irpef dovuta, con una maggiore imposta da versare che andrà a limitare parzialmente i benefici dello sgravio.
Il vantaggio di questo strumento è che non ci sono maggiori costi per l’azienda, né tantomeno il lavoratore rischia di percepire una pensione futura più bassa visto che comunque sarà lo Stato a farsi carico della contribuzione “tagliata”.
Chi guadagna di più dall’1 luglio
L’aumento riguarderà però solamente le buste paga il cui importo lordo non supera i 2.692 euro (che in prospettiva equivalgono a 35 mila euro lordi).
La valutazione verrà effettuata su ogni singola busta paga: potrebbe quindi succedere che il bonus spetti un mese e un altro no. Ad esempio, come anticipato, è probabile che a luglio molti superino la soglia prevista a causa dell’applicazione della quattordicesima, potendo così beneficiare del bonus solamente da agosto.
A quanto ammonta il nuovo sgravio contributivo
Fino a giugno sulle buste paga d’importo inferiore a 2.692 euro è stato applicato uno sgravio contributivo - come finanziato dalla legge di Bilancio 2023 - pari al:
- 3% per le buste paga il cui importo non supera i 1.923 euro (25 mila euro di reddito annuo in prospettiva);
- 2% per le buste paga che pur superando i 1.923 euro rimangono entro i 2.692 euro.
Per entrambi da luglio a dicembre, tredicesima esclusa, si applicherà un ulteriore sgravio del 4%. Complessivamente, quindi, si arriverà a un 7% per gli stipendi fino a 1.923 euro, 6% per tutti gli altri (entro i 2.692 euro), con notevoli vantaggi in busta paga.
Di quanto aumenta concretamente lo stipendio di luglio
Se hai uno stipendio d’importo lordo inferiore a 2.692 euro, quindi, devi sapere che a partire da luglio guadagnerai di più grazie all’ulteriore sgravio del 4% che verrà applicato in busta paga direttamente dal tuo datore di lavoro (che già diverse settimane fa ha ricevuto le dovute istruzioni da parte dell’Inps).
Per scoprire a quanto ammonta l’aumento non basta considerare il 4% dello sgravio, visto che quanto risparmiato di contributi non si riversa interamente sullo stipendio netto in quanto va calcolata la maggiore Irpef dovuta.
A tal proposito, dai calcoli effettuati dallo studio De Fusco Labour & Legal per conto del Il Sole 24 Ore, ne risulta un aumento di:
Retribuzione annua lorda | Retribuzione mensile lorda | Aumento netto da luglio 2023 |
---|---|---|
10.000 euro | 769 euro | 25,67 euro |
12.500 euro | 961 euro | 32,08 euro |
15.000 euro | 1.153 euro | 38,50 euro |
17.500 euro | 1.346 euro | 38,41 euro |
20.000 euro | 1.538 euro | 43,90 euro |
22.500 euro | 1.730 euro | 49,38 euro |
25.000 euro | 1.923 euro | 54,87 euro |
27.500 euro | 2.115 euro | 60,36 euro |
30.000 euro | 2.307 euro | 57,56 euro |
32.500 euro | 2.500 euro | 61,01 euro |
35.000 euro | 2.692 euro | 65,70 euro |
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