Busta paga più alta, l’Ue chiede all’Italia di aumentare gli stipendi: i salari possono crescere davvero?

Stefano Rizzuti

14/02/2023

Per contrastare l’inflazione e la conseguente perdita di potere d’acquisto delle famiglie, la Commissione Ue suggerisce all’Italia di aumentare gli stipendi dei lavoratori: succederà davvero?

Busta paga più alta, l’Ue chiede all’Italia di aumentare gli stipendi: i salari possono crescere davvero?

La recessione è molto più lontana e la crescita nel 2023 sarà più alta del previsto. Tuttavia le buone notizie per l’Italia finiscono qui: le previsioni della Commissione Ue, infatti, evidenziano un’inflazione ancora molto elevata e un grosso problema per il nostro Paese riguardante gli stipendi.

Dall’esecutivo europeo non emergono grandi preoccupazioni per lo stato dell’economia, con la crescita confermata per il 2023. E anche per l’Italia i dati sono positivi, con un aumento del Pil più elevato rispetto a Germania e Francia (ma nel 2024 Roma tornerà a essere il fanalino di coda). La preoccupazione, invece, riguarda i salari troppo bassi, soprattutto in confronto all’aumento del costo della vita.

È vero che l’inflazione dovrebbe scendere dal 9,2% di fine 2022 al 6,4% nel 2023 (e poi al 2,8% nel 2024), ma restano valori troppo alti. La nota positiva è che l’aumento dei prezzi è legato a fattori esogeni, come il costo delle materie prime. Uno scenario molto diverso da quello degli anni Settanta, quando l’inflazione era causata dalle politiche monetarie e dall’austerità. Proprio per questo ora è fondamentale che le cose cambino attraverso salari più alti.

Il problema del potere d’acquisto degli italiani

Il potere d’acquisto delle famiglie continuerà a diminuire, soprattutto perché i salari in Italia non crescono o crescono poco. Ma anche perché sono finite le misure contro i rincari finora messe in campo, come per esempio con il taglio delle accise della benzina, eliminato a fine 2022. La Commissione sottolinea questo elemento insieme alla fine dei sostegni ai redditi (pensiamo ai bonus in bolletta) prevista a marzo 2023.

Inflazione e aumento stipendi, quali rischi

Sicuramente per la Commissione è necessario aumentare i salari. In conferenza stampa, però, il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, e il vicepresidente dell’esecutivo comunitario, Valdis Dombrovskis, hanno sottolineato un timore diffuso, ovvero che l’inflazione possa tornare a crescere in seguito all’aumento dei salari reali. In realtà si tratta di un problema relativo, perché il caro-vita è dovuto a cause esogene e in questo caso non dovrebbe crearsi una spirale inflazionistica con l’aumento dei salari.

Perché devono aumentare gli stipendi per la Commissione

Messo da parte questo timore, per la Commissione c’è una sola soluzione: aumentare gli stipendi. La busta paga dei lavoratori, soprattutto in Italia, deve crescere per aiutare consumatori e imprese a fronteggiare i rincari energetici, a fronte di un’inflazione ancora in aumento e che erode il potere d’acquisto. Se gli stipendi non dovessero aumentare ne risentirebbe tutta l’attività economica del Paese, con un freno importante agli investimenti.

Busta paga, come devono crescere i salari

La Commissione, non a caso, evidenzia per l’Italia un problema di “dinamiche salariali ancora contenute, dato il lento processo di rinnovo dei contratti collettivi e il meccanismo di indicizzazione molto parziale”. Così facendo, però, individua anche una possibile soluzione. Come suggerito da Michele Raitano, professore di Politica economica della Sapienza, in un’intervista a Money.it, la soluzione passa proprio per un veloce rinnovo dei contratti collettivi: l’unico modo per far sì che gli stipendi aumentino davvero, senza dover sperare solamente nella buona volontà delle singole aziende.

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