Buste paga, cosa cambia tra dicembre e gennaio e perché guadagnerai di più

Simone Micocci

2 Ottobre 2023 - 14:57

Taglio del cuneo fiscale confermato nella prossima legge di Bilancio, ma nessuna differenza tra la busta paga di dicembre 2023 e quella di gennaio 2024.

Buste paga, cosa cambia tra dicembre e gennaio e perché guadagnerai di più

Nella legge di Bilancio 2024 ci saranno i soldi, o almeno così dovrebbe essere, per la conferma dello sgravio contributivo come applicato fino a oggi in busta paga. Una buona notizia in quanto grazie a questo sgravio il cuneo fiscale - ossia la differenza che c’è tra stipendio netto e lordo - viene ridotto fino a un massimo di 100 euro circa al mese, garantendo così un aumento di retribuzione per un gran numero di lavoratori.

Tuttavia, parlare di aumento potrebbe trarre in inganno: in caso di conferma dello sgravio nella stessa misura applicata oggi - pari al 7% per gli stipendi fino a 1.923 euro lordi e al 6% per chi invece ne guadagna al massimo 2.692 euro - tra la busta paga di dicembre 2023 e quella di gennaio 2024, infatti, non ci sarà alcuna differenza.

Semplicemente le risorse stanziate serviranno per assicurare che quanto un lavoratore guadagna oggi non subisca decurtazioni con il passaggio a un regime contributivo più penalizzante; si tratta quindi di un provvedimento comunque importante - tanto che servirà uno stanziamento ingente di risorse per attuarlo - ma non a tal punto da riconoscere ai dipendenti un ulteriore incremento in busta paga.

Cosa significa che il governo confermerà il taglio del cuneo fiscale

Come anticipato, con cuneo fiscale si definisce la differenza che c’è tra lo stipendio lordo e il netto risultante dopo la trattenuta di contributi e imposte. È logico quindi che per ridurre il cuneo bisogna agire o sugli uni o sulle altre: nel 2023 il governo Meloni è intervenuto sui contributi, esclusivamente sulla quota a carico del lavoratore pari al 9,19% nel settore privato e all’8,80% nel pubblico, sottraendo il 7% per gli stipendi d’importo lordo fino a 1.923 e il 6% per chi guadagna di più ma comunque entro i 2.692 euro lordi.

Con questo taglio ne è risultato un incremento netto di massimo 98,50 euro per chi guadagna 2.692 euro (in prospettiva 35 mila l’anno), 96 euro circa per chi invece ha una busta paga di 1.923 euro (25 mila euro l’anno).

Tuttavia, confermare lo stesso sgravio anche per il 2024 non sarà per niente semplice poiché serviranno poco più di 10 miliardi di euro a fronte di una manovra che dovrebbe essere di circa 30 miliardi di euro.

Prima di darne la certezza, quindi, è bene aspettare l’approvazione della legge di Bilancio 2024, fermo restando comunque che più fonti di governo - dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti - hanno annunciato che la conferma del taglio del cuneo fiscale rappresenta una priorità dell’Esecutivo.

Zero differenze tra la busta paga di dicembre 2023 e quella di gennaio 2024, ma il prossimo anno si guadagnerà di più

Va detto però che lo sgravio fiscale come lo conosciamo oggi, del 6% o 7% a seconda della retribuzione percepita, è stato introdotto solamente da luglio 2023. Nel primo semestre dell’anno, invece, le percentuali applicate erano molto più basse, rispettivamente del 2% e 3% (le quali continuano ad applicarsi per la tredicesima).

Ciò ha comportato tra giugno e luglio 2023 un aumento di stipendio netto di 65,70 euro circa per le buste paga di 2.692 euro, 54,87 euro per chi ne guadagna 1.923 euro, mentre solo da luglio il risparmio è salito ai suddetti 98,50 e 96 euro circa.

Nel 2024, invece, lo sgravio del 6% e 7% dovrebbe essere applicato da inizio anno e anche sulla tredicesima: di conseguenza - anche se come anticipato non ci sarà alcuna differenza tra dicembre 2023 e gennaio 2024 - l’importo di quanto guadagnato complessivamente sarà maggiore, come risulta dalla seguente tabella.

Retribuzione lorda Aumento mensile Aumento complessivoDifferenza rispetto al 2023
10.000 euro 44,92 euro 583,96 euro 179,69 euro
12.500 euro 56,15 euro 729,95 euro 224,63 euro
15.000 euro 67,38 euro 875,94 euro 269,50 euro
17.500 euro 67,22 euro 873,86 euro 268,87 euro
20.000 euro 76,82 euro 998,66 euro 307,09 euro
22.500 euro 86,42 euro 1.123,46 euro 345,66 euro
25.000 euro 96,03 euro 1.248,39 euro 384,16 euro
27.500 euro 90,54 euro 1.177,02 euro 422,52 euro
30.000 euro 90,49 euro 1.176,37 euro 402,78 euro
32.500 euro 91,52 euro 1.189,76 euro 427,07 euro
35.000 euro 98,56 euro 1.281,28 euro 459,36 euro

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