Caldo record, come mai: ecco cosa e perché sta succedendo

Alessandro Nuzzo

2 Luglio 2022 - 10:47

L’estate 2022 rischia di diventare la più calda degli ultimi 20 anni. Un fenomeno segnalato già da tempo dagli esperti e che in futuro potrebbe essere sempre peggiore.

Caldo record, come mai: ecco cosa e perché sta succedendo

I mesi di giugno e luglio rischiano di diventare i più caldi da qualche decennio a questa parte. La data spartiacque è il 2003 quando si registrarono temperature record nei periodi estivi. L’andamento del mese di giugno e le previsioni per il mese in corso lasciano presagire che quell’anno horribilis per le temperature possa essere superato quest’anno.

Ondate di caldo anomalo che purtroppo stanno diventando sempre più frequenti e che probabilmente lo saranno anche per i prossimi anni. Colpa di una persistenza sempre più lunga dell’anticiclone africano in Europa e che si sta spingendo sempre più a Nord. Perché sta accadendo tutto questo?

Caldo record, colpa del riscaldamento globale

I meteorologi da decenni stanno cercando di segnalare le problematiche che il riscaldamento globale sta portando al clima del nostro pianeta trovando riscontri soltanto negli ultimi anni quando le grandi potenze della terra si sono rese conto che bisogna far qualcosa.

La terra dall’era preindustriale ad oggi ha fatto registrare di media 1,2 gradi centigradi in più. Un riscaldamento globale che sta portando le ondate di freddo ad essere sempre meno frequenti a discapito delle ondate di calore che invece accadono sempre più spesso.

Se in Europa e anche in Italia negli ultimi anni il clima è sempre più rovente questo è dovuto all’anticiclone africano. Questo se prima veniva a farci visita per poco tempo, ora invece a causa della modifica della circolazione atmosferica delle correnti si è mutato e questa enorme massa d’aria calda si trova in Europa in maniera sempre più persistente spingendosi anche sempre più verso Nord.

Ma cosa ha causato la modifica della circolazione delle correnti? Si tratta di un fenomeno ancora oggetto di studio ma la motivazione più accreditata è nello scioglimento dei ghiacciai. Questo ha causato un rallentamento delle grandi ondulazioni e una modifica della circolazione delle grandi masse d’aria nell’atmosfera.

Gli esperti sono concordi nel pensare che questi tipi di fenomeni estremi accadranno sempre più spesso nel Mediterraneo spingendosi anche in buona parte dell’Europa.

Il risultato sarà che ci saranno sempre più ondate di calore e sempre meno ondate di freddo. Negli ultimi 20 anni il rapporto tra ondate di caldo e freddo è stato di 10 a 1. Questo significa che per ogni ondata di freddo ne abbiamo avuti 10 di caldo. È importante quindi correre ai ripari per cercare di riportare la temperatura globale nei limiti.

Caldo record in Italia, diverse città da bollino rosso

L’Italia intanto si appresta ad entrare in una nuova fase di caldo record con diverse città da bollino rosso. La massima allerta è indicata nelle città di Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo. Un picco atteso entro il 4 luglio, dopodiché secondo gli esperti potrebbe arrivare una prima tregua con piogge e calo delle temperature su tutta la penisola.

Questo potrebbe portare rimedio anche all’allarme siccità che in alcune regioni de Nord è arrivata davvero a picchi preoccupanti.

Ma la tregua non durerà a lungo perché ben presto le temperature potrebbero risalire di nuovo.

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