Call center, parlare con operatore italiano sarà un diritto. Cosa cambia nel 2017

Anna Maria D’Andrea

10 Febbraio 2017 - 20:45

Call center: dal 2017 parlare con un operatore italiano sarà un diritto. Ecco cosa cambia e le nuove regole introdotte con la Legge di Bilancio 2017.

Call center, parlare con operatore italiano sarà un diritto. Cosa cambia nel 2017

Call center: chiedere di parlare con un operatore italiano sarà un diritto. Dal 1° aprile 2017 entrano in vigore le norme contenute nella Legge di Bilancio 2017 con le quali vengono inserite nuove regole per i call center.

Con la nota informativa pubblicata dal Ministero per lo Sviluppo Economico sono state diffuse le nuove regole, scadenze e sanzioni per i call center che, a partire dal mese di aprile 2017 introdurranno il diritto per i clienti di parlare con un operatore italiano.

Le nuove regole per i call center dispongono, già a partire dal mese di gennaio 2017, che quando un utente effettua o riceve una chiamata da o ad un call center dovrà essere informato sul Paese in cui è collocato l’operatore che risponde e, a partire dal prossimo mese di aprile, si potrà richiedere di parlare con un operatore italiano e far trasferire immediatamente la telefonata in una sede localizzata in Italia.

I call center che non rispetteranno le nuove regole saranno soggetti a sanzione amministrativa pari a 50.000 euro per ogni giornata di violazione della disposizione.

Le regole per i call center non si fermano qui: entro il 2 marzo 2017 dovrà essere rispettato il nuovo l’obbligo d’iscrizione per i call center al Registro degli operatori di comunicazione tenuto dall’Autorità garante nelle comunicazioni, alla quale dovranno essere forniti tutti i numeri utili per i cittadini che vogliono parlare con un operatore ed usufruire dei servizi di call center e la relativa localizzazione.

Parlare con operatore di un call center sarà - forse - più semplice ma soprattutto gli utenti saranno maggiormente tutelati e garantiti sulla provenienza delle telefonate e sui servizi richiesti.

Ecco i nuovi obblighi e regole per i call center in vigore da gennaio 2017 e cosa cambierà a partire dal 1° aprile.

Call center, parlare con operatore italiano sarà un diritto. Cosa cambia nel 2017

Nuove regole per tutti i call center, indipendentemente dal numero di dipendenti occupati, e maggiori tutele per gli utenti che chiederanno di parlare con un operatore. Alcune delle regole introdotte con la Legge di Bilancio 2017 sono già in vigore, così come specificato dalla nota informativa del Mise. Tra queste il diritto ad essere informati sul luogo da cui arriva o in cui è trasferita la propria chiamata.

Le nuove regole non si limitano ad introdurre maggiori tutele per i cittadini ma estendono le sanzioni applicate ai call center nel caso di violazione delle nuove regole nel 2017.

Le violazioni delle regole potranno costare caro ai call center, con sanzioni che potranno arrivare a 150.000 euro per ogni giornata lavorativa di omesso adempimento dei nuovi obblighi di legge.

Come abbiamo introdotto, le nuove regole non si limitano a disporre nuovi e necessari diritti per gli utenti che chiamano e vogliono parlare con un operatore ma anche importanti regole sia per committenti e gestori di call center.

Call center, obbligo iscrizione registro operatori entro il 2 marzo 2017

Non solo maggiori tutele per gli utenti che hanno bisogno di parlare con un operatore. Entro il termine ultimo del 2 marzo 2017, ovvero entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2017, sarà obbligatoria l’iscrizione al Registro degli operatori di comunicazione.

Inoltre, nel caso in cui l’attività venga trasferita fuori dal territorio dell’Unione Europea, i gestori di call center dovranno comunicarlo almeno 30 giorni prima al Ministero del Lavoro, al Mise e al Garante della Privacy, anche qualora la delocalizzazione avvenga dopo il 2 marzo 2017.

Con la Legge di Bilancio 2017 è stata introdotta la responsabilità solidale tra committente e gestore del call center: entro 10 giorni qualsiasi operatore che svolge o che si avvale di servizi di call center è tenuto a comunicarne la localizzazione al Mise, pena applicazione della sanzione amministrativa di 50.000 euro.

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