L’ora legale torna anche nel 2025. Ecco quando spostare le lancette degli orologi.
Marzo è un mese ricco di avvenimenti e ricorrenze, appuntamenti sul calendario che ci accompagnano ormai da anni. La festa delle donne, la primavera e in concomitanza con quest’ultima il ritorno dell’ora legale. Il periodo in cui vige l’orario estivo è previsto dalla legge per iniziare tra il 15 marzo e il 10 giugno e finire, tornando all’ora solare, tra il 20 settembre e il 31 ottobre. La data precisa in cui bisogna spostare le lancette viene però decisa annualmente, da decenni quasi sempre nel mese di marzo per beneficiare più a lungo possibile di giornate lunghe e luminose.
Così è stato anche per il cambio dell’ora 2025, che presto ci vedrà armeggiare con gli orologi analogici - e anche quelli digitali meno all’avanguardia - per adeguarci. Certo, i benefici dell’ora legale saranno per un primo momento ignorati dalla maggior parte delle famiglie, che dovranno fare i conti con un’ora di sonno in meno. La buona notizia è che c’è ancora un po’ di tempo per giocare d’anticipo e prepararsi in modo da minimizzare gli effetti sull’organismo e adeguare la routine del sonno di grandi e piccini, compatibilmente con gli orari di scuola e lavoro. Basta qualche accortezza quotidiana per limitare i disagi psicofisici legati al cambiamento del ritmo abituale di riposo, che per quanto minimo - si tratta soltanto di un’ora - può compromettere il benessere delle persone.
Quando spostare le lancette per il cambio dell’ora 2025
Come anticipato, si sta avvicinando anche il cambio dell’ora 2025, a discapito di tutte le controversie sul tema. Precisamente, quest’anno le lancette si spostano la notte tra il 29 e il 30 marzo 2025. Come sempre, per l’ora estiva si passa direttamente dalle 02:00 alle 03:00, perdendo appunto un’ora di sonno nella prima notte, almeno per chi ha la sveglia puntata la domenica mattina. I cambiamenti orari vengono fissati di domenica proprio per limitare il disagio, anche se nel 2025 sono molte le persone che lavorano abitualmente anche di domenica e nei festivi. Restano però le scuole chiuse, così gli effetti collaterali sono risparmiati almeno ai più giovani.
Ciò non toglie che ci possano essere risvolti spiacevoli nel corso della settimana, visto che parte della popolazione sembra soffrire particolarmente il cambio orario, tanto quello estivo quanto quello invernale. Gli studi non mostrano ancora una correlazione evidente tra i fenomeni più gravi e dovuti a una moltitudine di cause, come gli incidenti stradali, ad esempio, che sembrano aumentare nelle immediatezze dopo i cambi orari. Sono però ormai stati riscontrati diversi effetti negativi sull’organismo, dovuti appunto all’alterazione del ritmo circadiano, ovvero il ciclo di 24 ore che regola le funzionalità biologiche di tutti gli animali, esseri umani inclusi. Il brusco distacco dall’abitudine, sebbene per una sola ora, può quindi causare queste conseguenze:
- insonnia, sonno frammentato, difficoltà ad addormentarsi;
- problemi di umore;
- stress;
- difficoltà di concentrazione;
- stanchezza;
- problemi cardiocircolatori.
Ovviamente non tutte le persone sperimentano gli stessi sintomi, tanto meno con la stessa intensità o durata. Non è infatti raro che anche all’interno della stessa famiglia i componenti reagiscano in modo diverso, in base anche alla predisposizione personale ad alcune condizioni. L’imposizione del cambio dell’ora, con particolare riferimento a quello estivo, è tuttavia funzionale a compensare gli effetti citati sul lungo termine. In tema di incidenti, per esempio, ben presto diminuisce il tasso di sinistri a danno dei pedoni grazie alla maggiore visibilità soprattutto nelle fasce serali. In ogni caso, per compensare gli effetti negativi del cambio orario è possibile adottare le seguenti precauzioni:
- adeguare gradualmente l’orario per andare a dormire e svegliarsi di poco alla volta per arrivare preparati allo spostamento delle lancette;
- praticare attività fisica, possibilmente all’aria aperta;
- seguire un’alimentazione sana.
A lato delle accortezze generali, ogni persona dovrebbe far riferimento al proprio medico di fiducia se si trova in condizioni di maggiore vulnerabilità a questo tipo di situazioni o se avverte particolari segni di malessere. In situazioni ordinarie, comunque, tutto dovrebbe risolversi in pochi giorni, cominciando a beneficiare dell’ora solare, risparmiando anche sulla bolletta della luce.
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