Cambio dell’ora in arrivo. Ecco quando si accorciano le giornate

Antonio Cosenza

6 Settembre 2024 - 22:13

Le giornate durano sempre meno e con il cambio dell’ora in arrivo si accorceranno ancora. Ecco quando torna l’ora solare e perché.

Cambio dell’ora in arrivo. Ecco quando si accorciano le giornate

Con l’arrivo di settembre e la riapertura delle scuole, tutti ricordano che l’estate sta ormai giungendo a termine. A un passo dall’autunno, il meteo si fa più instabile, tutto un alternarsi tra momenti di afa dovuti agli ultimi strascichi estivi e piogge intense. Soprattutto di sera le temperature iniziano a calare, mentre le giornate si accorciano sempre di più.

Il cambiamento sarà ancora più evidente con l’ora solare in arrivo. Dopo l’inizio dell’autunno, infatti, saremo nuovamente chiamati a spostare le lancette degli orologi ma, diversamente da quanto accaduto in primavera, dovranno andare indietro di un’ora. Per una notte più lunga, attendono mesi di giornate più corte per effetto dell’ora solare. Al mattino ci sarà un’ora in più di luce, mentre alla sera farà buio prima.

Cambio dell’ora in arrivo

Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre torna l’ora solare. Alle ore 03:00 bisogna ricordare di spostare le lancette all’indietro fino alle 02:00 su tutti gli orologi analogici. Attenzione anche agli orologi digitali, inclusi quelli sugli elettrodomestici e quello dell’auto. Per smartphone, tablet e Tv non ci dovrebbero essere problemi, invece, a meno che non sia stata disattivata la configurazione automatica.

Quando si accorciano le giornate (e perché)

Diversamente dall’ora legale, l’ora solare non è una convenzione, ma viene calcolata secondo la posizione del Sole. In autunno e in inverno le giornate si accorciano in modo del tutto naturale, a causa dell’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano dell’eclittica, ovvero il piano orbitale della Terra intorno al Sole.

L’inclinazione assiale terrestre - di 25° 26’ - fa sì che gli emisferi ricevano diverse quantità di luce solare durante l’anno, differenza da cui dipende non soltanto l’alternarsi del giorno e della notte, ma anche tra le stagioni. Abbiamo la sensazione che le giornate si accorcino perché fa buio prima rispetto al solito, una percezione che corrisponde al vero: nelle 24 ore dì e notte hanno una durata differente.

Durante l’equinozio d’autunno, quest’anno il 22 settembre, giorno e notte avranno la stessa durata. Poi, sarà la notte a prevalere, fino a raggiungere la massima durata nel solstizio invernale, con la notte più lunga dell’anno. Da questo momento le giornate cominciano ad allungarsi fino a tornare in pari con la notte nell’equinozio primaverile e avanti così ogni anno.

Perché torna l’ora solare

Con il ritorno dell’ora solare i giorni sembrano ancora più corti, proprio perché il tempo viene calcolato a seconda del Sole. L’ora legale, invece, consiste nella sottrazione di un’ora per sfruttare al massimo i momenti di luce. Negli anni l’utilizzo dell’ora legale si è rivelato fondamentale per il risparmio di energia elettrica, tanto che il consueto ritorno all’ora solare è sempre accolto da dibattiti accesi.

Un tema più delicato che mai vista l’attenzione all’inquinamento ambientale e, soprattutto, le sfide in materia energetica da affrontare nel panorama internazionale. C’è chi vorrebbe persino estendere l’ora legale a tutto l’anno e chi preferirebbe abolirla del tutto. A fronte di un ulteriore risparmio energetico, mantenere questa convenzione anche in autunno e in inverno costringerebbe l’organismo ad adottare ritmi inappropriati e potenzialmente dannosi per la salute.

Gli studi stanno ancora indagando sugli effetti del cambio d’ora a lungo termine e l’Italia ha scelto per il momento di mantenere il compromesso: metà dell’anno vige l’ora solare, l’altra metà l’ora legale.

Come far fronte al cambio d’ora

Il cambio dell’ora può anche avere delle conseguenze immediate sul benessere degli italiani, risolvibili in poco tempo ma molto fastidiose e soprattutto evitabili. Gli esperti consigliano di segnare il giorno sul calendario così da anticipare gradualmente l’orario in cui si va a dormire, per quanto compatibile con le incombenze quotidiane.

Contestualmente, bisognerebbe anticipare un po’ alla volta la sveglia mattutina. Nei giorni precedenti, inoltre, sarebbe bene evitare le sostanze eccitanti come la caffeina e le bibite energetiche, ma anche di usare dispositivi elettronici prima di coricarsi (abitudine che dovrebbe essere preservata tutto l’anno).

Il cambio dell’ora viene fissato nella notte del weekend proprio perché la maggior parte dei cittadini (anche se meno di un tempo) non lavora, ma soprattutto i più piccoli non vanno a scuola. C’è così un po’ di tempo per rilassarsi, magari facendo una passeggiata all’aria aperta, ricordando che lo sport e il contatto con la natura aiutano a ritrovare energie e buonumore.

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