L’approvazione del bilancio della Camera dei deputati ha messo in evidenza interessanti aspetti sulle voci di spesa. Tra questi, spicca il risparmio di 46 milioni di euro grazie al taglio dei vitalizi, tema dibattuto tra le forze politiche.
La Camera dei deputati ha dato il via libera ai suoi bilanci: di previsione per il 2020 e pluriennale per il periodo 2020-2022.
Da sottolineare che è emerso un risparmio di spesa significativo, in particolare nei confronti degli oneri verso i deputati, come indennità, rimborsi e vitalizi. Voci di bilancio molto osservate quest’ultime, spesso temi di dibattito politico per procedere a una loro revisione.
Soffermandosi proprio sulla spesa previdenziale, il risparmio per la Camera è risultato di una certa consistenza. Di seguito i motivi, collegati soprattutto alla battaglia del Movimento 5 Stelle.
Camera: effetto taglio vitalizi sul bilancio
Il bilancio della Camera 2020 ha innanzitutto messo in evidenza una spesa totale inferiore rispetto all’anno precedente di 1,2 milioni di euro.
Nello specifico, il risparmio ha un valore complessivo di 149,7 milioni di euro rispetto al bilancio 2019.
Analizzando le voci di spesa riguardanti i deputati, sono emersi dati interessanti. Primo tra tutti, l’effetto taglio dei vitalizi sugli esborsi previdenziali.
Nel 2020, infatti, con i vitalizi si risparmieranno 46,2 milioni di euro. Questo significativo sconto per la spesa della Camera è frutto del ricalcolo con il metodo contributivo disposto nel luglio 2018.
Un sistema che è stato fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle con una propria delibera e che ha consentito di tagliare di circa il 60% gli importi percepiti fino a quel momento.
La spesa previdenziale del 2020 si è ridotta anche per il personale in quiescenza per un valore di risparmio di 20 milioni di euro in seguito alla legge di Bilancio del 2019.
Da sottolineare, inoltre, che per tutto il 2022 continueranno le misure di blocco e di riduzione dell’indennitá parlamentare e dei principali rimborsi che si tradurrà in un minore esborso, rispetto all’andamento tendenziale della spesa, di circa 40 milioni di euro.
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