Cartelle esattoriali, ecco come pagarle di meno senza rottamazione

Patrizia Del Pidio

1 Agosto 2024 - 14:18

Anche senza rottamazione è possibile chiedere lo sgravio parziale della cartella esattoriale per non pagare sanzioni e interessi, vediamo come fare.

Cartelle esattoriali, ecco come pagarle di meno senza rottamazione

Per pagare meno le cartelle esattoriali non sempre è necessaria la rottamazione, in alcuni casi interviene anche la prescrizione che permette lo sgravio parziale dell’importo richiesto. Bisogna fare attenzione, perché, anche in questo caso, nulla è automatico e lo sgravio richiede specifica istanza che deve essere inviata entro un termine preciso. Vediamo, quindi, quando è possibile richiedere la sospensione del pagamento per non pagare interamente la cartella esattoriale.

Non pagare le cartelle esattoriali, la via della prescrizione

Nonostante, periodicamente, vengano proposte soluzioni per pagare meno le cartelle esattoriali grazie alle sanatorie, non tutti i contribuenti approfittano della possibilità in questione. Così come moltissimi contribuenti non utilizzano neanche la rateizzazione del debito.

Per chi non ha utilizzato la rottamazione (per debiti che non vi rientravano o per debiti iscritti a ruolo in tempistiche differenti a quelle ammesse) per liberarsi del debito senza pagare potrebbe non essere facile in tempi brevi.

Anche se con la rottamazione parte del debito andava comunque versato (la misura, infatti, consentiva di pagare solo il debito iniziale, senza la maggiorazione di sanzioni e interessi), poteva essere conveniente per liberarsi dei debiti, nonostante in diversi casi l’ammontare delle rate poteva avere importi molto alti. L’alternativa è quella di sistemare la situazione debitoria con la prescrizione; va sottolineato che la cancellazione del debito o lo sgravio parziale della cartella non sono automatici.

La prima cosa di cui tenere conto è che non tutte le cartelle esattoriali hanno lo stesso termine di prescrizione. Come sottolineato dalla Cassazione nell’ordinanza 4960 del 26 febbraio 2024 i termini di prescrizione possono variare anche per debiti differenti contenuti nella stessa cartella.

In un’unica cartella esattoriale, infatti, possono essere presenti debiti che si prescrivono i 10 anni, ma bisogna ricordare che sanzioni e interessi (anche riferiti a debiti con prescrizione decennale) hanno una prescrizione a 5 anni. Se si riceve, quindi, una cartella che richiede il pagamento di un’imposta statale (con prescrizione a 10 anni) è da tenere conto che il contribuente potrebbe avere diritto a pagarla in misura ridotta eliminando sanzioni e interessi (che si prescrivono prima). In questo caso, quindi, anche senza rottamazione, si pagherebbe il debito iniziale senza sanzioni e interessi.

La differenza di prescrizione per le diverse imposte e tasse

La differenza sostanziale sulla possibilità di eliminare sanzioni e interessi dalla cartella esattoriale dipende dal tributo evaso per il quale la cartella richiede il pagamento. Prendiamo l’esempio dell’Imu: l’imposta si prescrive in 5 anni, proprio come sanzioni e interessi. In questo caso non è possibile sfruttare la riduzione perché sanzioni, interessi e imposta hanno gli stessi termini di prescrizione.

Se la cartella è riferita, però, a Irpef, Iva, Ires e altre imposte statali, la prescrizione interviene in 10 anni si può richiedere il parziale sgravio della cartella per non pagare sanzioni e interessi già prescritti dopo 5 anni.

Per lo sgravio serve presentare istanza

Quando ci si trova a ricevere, quindi, una cartella esattoriale per un debito non prescritto, ma con interessi e sanzioni andati in prescrizione, cosa bisogna fare?

Innanzitutto bisogna considerare che la prescrizione di sanzioni e interessi si può reclamare solo nel caso che la cartella in questione per 5 anni non è stata notificata (bisogna contare il termine dei 5 anni dalla scadenza per il pagamento o, in ogni caso, dall’ultima notifica o sollecito di pagamento).

Il contribuente che si trovi nella condizione di poter chiedere lo sgravio parziale di una cartella, in ogni caso, deve farne richiesta per sopraggiunta prescrizione. Il contribuente, quindi, deve presentare specifica istanza in cui chiede lo sgravio parziale della cartella per intervenuta prescrizione. Nel ricorso (anche in autotutela) può indicare l’ordinanza della Cassazione sopra citata per motivare la richiesta. Una volta ultimata la procedura e con il ricordo accolto, il contribuente può procedere al pagamento scontato della cartella esattoriale.

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