Rimangono solo due giorni per non decadere definitivamente dalla rottamazione quater per le cartelle esattoriali. Vediamo nel dettaglio gli adempimenti.
Due giorni ancora per saldare le rate scadute della rottamazione delle cartelle esattoriali e non decadere dalla sanatoria. Per chi ha aderito entro lo scorso giugno alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali il tempo sta per scadere. L’ultima proroga che ha riaperto i termini per i versamenti delle prime tre rate, infatti, ha come scadenza il 15 marzo 2024. Vediamo nel dettaglio cosa bisogna fare per non decadere definitivamente dalla rottamazione e continuare a sfruttare le agevolazioni che il beneficio offre.
Evitare la decadenza dalla rottamazione
Le prime tre rate della rottamazione quater sono, ormai, scadute. I versamenti per prima, seconda e terza rata dovevano essere effettuati rispettivamente entro il 31 ottobre, 30 novembre 2023 e 28 febbraio 2024.
Saltare una sola scadenza o versare il dovuto con un ritardo maggiore di 5 giorni comporta la decadenza della definizione agevolata con la conseguenze che il contribuente, poi, dovrà versare oltre alla quota del debito anche le sanzioni, l’aggio e gli interessi (che con la rottamazione, invece, si risparmiano).
Decadere dalla rottamazione delle cartelle fa perdere un’occasione abbastanza ghiotta di sanare i propri debiti con l’Agenzia delle Entrate pagando le cartelle molto meno dell’importo che richiedevano. In alcuni casi, quelli relativi ai debiti più vecchi, si arriva a risparmiare anche l’80% dell’importo visto che a essere cancellati sono anche gli interessi che le somme hanno accumulato con il passare degli anni.
Per chi decade dalla rottamazione l’unico modo per mettersi in regola ed estinguere i debiti, resta quello di aderire a una rateizzazione ordinaria delle cartelle che comporta, come detto, un aggravio economico maggiore. Proprio per questo cogliere l’opportunità di non decadere grazie all’ultima proroga, appare determinante.
Versamenti entro il 15 marzo 2024
Una prima proroga per evitare la decadenza dalla definizione agevolata era stata prevista per il 18 dicembre 2023, data ultima entro la quale chi aveva eventualmente saltato il pagamento della prima o/e della seconda rata, poteva effettuare i versamenti senza incorrere nella decadenza.
La seconda proroga dei termini, invece, prevede che chi non ha effettuato uno (o tutti) dei versamenti previsti per prima, seconda e terza rata, possa effettuarli senza decadere dalla rottamazione entro il 15 marzo 2024.
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