Il governatore della banca centrale francese teme per il destino dell’economia mondiale. Solo così l’Unione Europea potrà salvarsi.
La vittoria di Donald Trump “aumenta i rischi per l’economia globale”, ha affermato mercoledì il governatore della Banca di Francia, François Villeroy de Galhau, sottolineando la necessità di una “rimobilitazione europea”. “Credo che il risultato delle elezioni americane aumenti sia i rischi per l’economia globale che la necessità di una rimobilitazione europea”, ha commentato il governatore durante una conferenza a Lione.
L’amministrazione Trump “porterà probabilmente a un maggiore protezionismo”, “il che significa più inflazione, almeno negli Stati Uniti, e a priori meno crescita in tutto il mondo”, ha sottolineato il banchiere centrale.
Il membro della BCE ha inoltre previsto un probabile aumento del deficit di bilancio degli Stati Uniti e una maggiore incertezza, due elementi che rischiano di pesare ulteriormente sulla crescita. “Le elezioni americane devono suonare come un risveglio europeo ” dopo “un lungo torpore”, ha aggiunto Villeroy, notando che “l’Europa si avvicina a questa nuova situazione con evidenti debolezze”, tra cui un “ritardo tecnologico” e una “divisione politica”.
Villeroy (BCE): l’Europa deve essere più americana
Martedì sera, durante un evento organizzato dalla compagnia assicurativa Axa, aveva già invitato gli europei a essere “più americani”, cioè a “sapere trarre vantaggio dai nostri punti di forza e non solo alle nostre debolezze”.
“Abbiamo dei punti di forza”, ha sottolineato, tra cui “le nostre imprese”, “le nostre risorse finanziarie” e “i nostri talenti” ma dobbiamo affrancarci dalla “tendenza, nel nostro dibattito mediatico e politico (...) a parlare infinitamente più delle nostre debolezze che dei nostri punti di forza”.
Il risparmio in particolare costituisce “una risorsa molto forte in Europa”, ma di cui “diverse centinaia di miliardi all’anno” vengono investite fuori dal continente, e “in gran parte” negli Stati Uniti.
Come invertire la rotta? “Rafforzando i canali tra i nostri risparmi e le nostre esigenze di investimento” attraverso un’unione dei mercati dei capitali. Il progetto, che mira in particolare a mobilitare il risparmio privato degli europei a favore dell’economia reale e quindi a facilitare gli investimenti, fatica da anni a vedere la luce all’interno dell’Unione Europea, in particolare a causa delle differenze tra Francia e Germania alle condizioni da prevedere.
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