Con il diffondersi delle auto elettriche il Fisco perde i soldi delle accise sui carburanti e proprio per questo è alla ricerca di nuove tasse per recuperarle.
Per chi ha un’auto elettrica potrebbero arrivare a breve nuove “accise” per bilanciare la perdita del Fisco su quelle dei carburanti. Oggi le auto elettriche sono abbastanza diffuse, anche se la maggior parte di quelle in circolazione utilizzano ancora i carburanti. Per il futuro, però anche in base a quanto previsto dall’Unione Europea con la transizione green, la mobilità è sicuramente elettrica, la maggioranza delle auto sarà elettrica e questo rappresenta un problema non di poco conto per il Fisco.
Il mancato gettito delle accise sui carburanti provocherebbe un vero e proprio buco nei conti pubblici. Consapevole del problema che potrebbe presentarsi in futuro, il ministro Giancarlo Giorgetti riflette su come spostare le accise dai carburanti alle auto elettriche.
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In arrivo tasse sull’auto elettrica?
Chi acquista un’auto elettrica lo fa sicuramente per l’impatto sull’ambiente che il mezzo di trasporto ha, ma lo fa anche con la consapevolezza di poter risparmiare quanto meno le accise che oggi gravano sui carburanti.
Una diffusione troppo ampia delle auto elettriche, però, provocherebbe un ammanco significativo nel gettito dell’Erario e su questo il ministro Giorgetti riflette:
Pensate all’effetto che avrà l’elettrificazione sullo spostamento delle accise del carburante alle nuove forme di alimentazione. E non si tratterà solo di una riduzione del gettito, ma di significativa traslazione. Si tratta di un ambito su cui il Mef ha già iniziato a lavorare anche in considerazione dell’aggiornamento della normativa europea sulla tassazione dei prodotti energetici.
L’Esecutivo, quindi, consapevole di quello che una transizione green provocherebbe alle entrate nelle casse dello Stato, già riflette su come spostare la tassazione dai carburanti alle nuove forme di alimentazione delle auto.
Quanto fruttano le accise sui carburanti? Nell’ultimo anno prima della pandemia e della guerra in Ucraina (2019) le accise hanno garantito all’Italia un gettito pari a 26,2 miliardi di euro. Appare logico che uno stato non possa rinunciare a entrate di questa portata senza prevedere una forma alternativa di imposta.
Gli obiettivi della transizione green
Il Ministero, quindi, si è messo al lavoro per cercare una modalità di tassazione dei prodotti energetici e punta il dito contro l’Unione Europea che in risposta alle politiche di Cina e Stati Uniti, che hanno previsto importanti investimenti del settore, non ha provveduto a cambiare strategie.
Giorgetti non mette in dubbio l’obiettivo finale della transizione green, ma afferma che è necessaria una strategia organica che attualmente manca sia per quel che riguarda la domanda che per la risposta all’offerta di veicoli elettrici. Secondo il ministro, infatti, i target di elettrificazione al 2035 non rispondono a effetti risolutivi in questo ambito, ed essendo obiettivi seri e importanti sarebbe necessaria una strategia che ponga l’automotive come uno dei pilastri della politica di competitività europea, e questo richiede finanziamenti appositi e nuovi strumenti di capacità fiscale a livello europeo, che esulino dal Pnrr.
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