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CFD: cosa sono i contratti per differenza e come funzionano

Redazione Finance

25/04/2023

Cosa sono i CFD e come funzionano? Guida ai contratti per differenza (Contract for Difference), vantaggi, rischi e come investire.

CFD: cosa sono i contratti per differenza e come funzionano

Cosa sono i CFD e come funzionano? Nel mondo del trading e degli investimenti ormai da anni si sente parlare dei contratti per differenza (dall’inglese Contract for Difference, da qui l’acronimo CFD) come strumento con diversi vantaggi (ma anche rischi) per investire sui mercati finanziari.

Nello specifico, i CFD sono dei contratti in cui si stabilisce che chi acquista (acquirente) deve pagare a chi vende (venditore) la differenza tra il valore corrente di un asset e il suo valore al momento della stipula del contratto. Di seguito vedremo più nel dettaglio come funzionano i CFD e cosa significa tutto questo.

I CFD sono molto usati da trader e investitori perché danno l’opportunità di fare trading senza possedere gli asset sottostanti.
Va tuttavia ricordato che, come vedremo, i CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria.
Cosa significa che con i CFD si può fare trading senza possedere gli asset? Tramite CFD è possibile fare trading sulle azioni Stellantis, ad esempio, guadagnando quando il prezzo sale pur non possedendo concretamente tali azioni. Ciò è reso possibile dalla presenza di un contratto tra cliente e broker, senza che ci sia bisogno di accedere al mercato azionario, del forex, delle commodity o dei futures.

Per questo motivo la scelta del broker a cui fare affidamento è cruciale quando si decide di fare trading con i CFD. C’è bisogno che sia una realtà regolamentata, stabile e trasparente, come XTB, broker regolamentato one stop shop (migliaia di mercati in un’unica app), riconosciuto a livello globale e quarto al mondo per numero di clienti attivi. XTB permette di fare trading sui CFD e di accedere ad una formazione completa e gratuita, oltre al beneficiare di un elevato livello sicurezza grazie alla segregazione dei fondi da quelli dell’azienda e alla regolamentazione da parte delle più importanti istituzioni di regolamentazione finanziaria.

Disclaimer: I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 79% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro quando fanno trading di CFD con XTB S.A. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro.

Comprendere cosa sono i CFD e come funzionano è un passo fondamentale per chi vuole approfondire le sue conoscenze sul trading online e trarne profitto, riducendo il rischio di perdite.
Tuttavia, bisogna sapere che i CFD possono non essere adatti a tutti gli investitori e per questo è importante conoscerli bene: ecco una guida chiara e completa.

I CFD, in sintesi

  • I CFD (contratti per differenza) sono dei contratti stipulati tra un investitore e un broker di CFD;
  • L’obiettivo di fare trading con i CFD è puntare sulla differenza di valore di un asset finanziario nel momento in cui il contratto si stipula il contratto e nel momento in cui lo si chiude;
  • Chi compra CFD non possiede concretamente l’asset sottostante, ma beneficia dei rialzi quando il prezzo dell’asset prescelto sale e registra perdite quando il prezzo dell’asset scende;
  • I CFD portano con loro diversi vantaggi, tra cui un prezzo inferiore rispetto all’asset sul mercato tradizionale, la possibilità di andare sia long che short e la facilità di vendere e comprare sulle piattaforme dei broker;
    Tra gli svantaggi troviamo l’immediata diminuzione della posizione iniziale dell’investitore, ridotta dello spread d’ingresso insieme alla possibile mancanza di liquidità. La leva finanziaria, se da un lato può far aumentare i profitti, dall’altro espone maggiormente il capitale a rischio di perdite.

Cosa sono i CFD

I CFD o Contract for Difference (letteralmente “contratti per differenza”) sono degli strumenti derivati che vengono utilizzati per scambiare prodotti finanziari senza possederli realmente. In breve, comprare delle azioni potrebbe essere difficile a causa del loro prezzo elevato, per la possibile indisponibilità o per gli adempimenti burocratici.

È qui che si inseriscono i CFD: grazie ad essi ogni trader può stipulare contratti di acquisto o di vendita con proprio broker o intermediario, nel momento e nei modi che più gli vanno a genio. Va tenuto a mente che con i CFD il trader non possiede realmente l’asset finanziario scelto, ma è in possesso di un contratto con il broker che replica esattamente la quotazione del prodotto di riferimento.

In breve, questi strumenti si definiscono Contract for Difference perché lo strumento negoziato (azione, indice, ecc.) sarà scambiato secondo le reali condizioni di mercato e il guadagno (o la perdita) rispecchierà esattamente la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita del prodotto finanziario, esattamente come avviene in Borsa.

Grazie all’offerta dei migliori Broker online, è possibile imparare ad investire sui CFD attraverso i conti in Demo, sui quali allenarsi a generare profitto con soldi virtuali. Solo quando ti sentirai pronto potrai investire in CFD con soldi reali e guadagnare grazie alle caratteristiche dei Contract for Difference.

Come funzionano i CFD

I CFD danno a chi li compra la possibilità di speculare sui futuri movimenti di mercato di un determinato sottostante, senza possedere il sottostante stesso come azioni, materie prime e cambi.

Come funzionano i CFD? Essenzialemente l’operazione si suddivide in due parti specifiche:

  • apertura della posizione da parte del trader/investitore
  • chiusura della posizione da parte del fornitore di CFD tramite operazione inversa rispetto a quella di acquisto.

Più nello specifico, se l’operazione di apertura prevedeva una posizione long (di acquisto, con l’obiettivo di speculare sul rialzo del prezzo dell’asset), alla chiusura della posizione il broker procede con un’operazione inversa, ovvero la vendita. Al contrario, se la prima posizione era short (di vendita, con l’obiettivo di speculare sul ribasso del prezzo di un determiato asset), alla chiusura del contratto avrà luogo l’acquisto da parte del fornitore.

Il profitto è calcolato sulla differenza di prezzo tra l’operazione di apertura e quella di chiusura al netto di eventuali commissioni o interessi.

I vantaggi dei CFD

I CFD presentano dei vantaggi considerevoli che spiegano come mai questo strumento abbia tanto successo tra i trader e si stia diffondendo con un trend crescente:

  • consentono di massimizzare il potere d’acquisto iniziale grazie alla leva finanziaria, che permette di negoziare prodotti con piccole somme;
  • permettono di generare profitto sia quando il mercato è in rialzo, sia quando è in calo, dal momento che è possibile operare sia long (buy) che short (sell). Attenzione: tali operazioni sono da ritenersi rischiose e capaci di generare perdite per il trader, soprattutto se questi ha bassa esperienza di trading, non ha familiarità con il broker o lo strumento con cui ha scelto di fare trading;
  • è possibile scambiare CFD sulle azioni, sugli indici azionari, sulle valute, sulle commodities e molto altro.

I rischi dei CFD

Fare trading con i CFD significa inserirsi in un contesto molto veloce e che richiede un monitoraggio costante ed è essenziale che il trading sia ben informato sui rischi che i contratti per differenza portano con loro:

  • La leva finanziaria, oltre a massimizzare i guadagni, massimizza anche le perdite nel caso in cui il mercato si muova in maniera contraria rispetto alle previsioni del trader;
  • È necessario mantenere dei margini ampi per non incorrere in chiusure non programmate della propria posizione;
  • È possibile registrare delle perdite, che l’investitore è tenuto a pagare al broker;
  • È possibile incontrare situazioni di scarsa liquidità, per questo motivo è importante affidarsi ad un broker conosciuto e affermato, come XTB.

Investire su CFD: esempio pratico

Per comprendere pienamente il funzionamento dei CFD possiamo servirci di un esempio pratico. Poniamo il caso che un trader svolga un’analisi che prevede un apprezzamento delle azioni Alphabet da 165$ a 200$: questi avrà bisogno di sborsare 165$ per comprare una singola azione e tentare di realizzare un profitto di 45$, nel caso la sua analisi si rivelsatte esatta, salvo commissioni. Ciò a patto che qualcuno sia disposto a vendergli una singola azione.

Grazie ai CFD, invece, non vi è il vincolo del prezzo dell’azione (ed eventuali suoi multipli) e il trader può in ogni momento decidere in prima persona la cifra da investire, avendo anche la possibilità di limitarsi a somme di gran lunga inferiori, amplificando al contempo gli eventuali guadagni grazie all’utilizzo della leva.

Facciamo un altro esempio, più tecnico.

Supponiamo che un’azione abbia un prezzo richiesto di 20,56€ e che il trader acquisti 100 azioni. Il costo della transazione è di 2.056€ più eventuali costi e commissioni. Tale operazione, nel caso si faccia riferimento ad uno tra gli intermediari tradizionali che richiedono un margine del 50%, richiederà una liquidità disponbile di 1.028€. Invece, la maggior parte dei broker online che offrono la possibilità di fare trading con i CFD richiedere un 5% di margine, che nel nostro esempio corrisponde a 102,8€.

All’apertura della posizione si registra una perdita pari alla dimensione dello spread al momento della transazione. Se lo spread è di 5 centesimi, il titolo deve guadagnare 5 centesimi affinché la posizione possa raggiungere il breakeven. Nel caso si compressero le azioni nel concreto avresti sì già registrato un profitto di 5 centesimi, ma avresti anche dovuto pagare una commissione e saresti stato costretto a immobilizzare una quantità maggiore di capitale.

Se il titolo sale e raggiunge quota 21,31€ (prezzo bid su conto tradizionale), nella vendita si realizza un profitto di 75€, con un guadagno del 7,29% (75€/1.028€).
Tuttavia, quando il titolo raggiunge tale prezzo in borsa, il prezzo bid del CFD non sarà più alto di €21,29. Il profitto sarà inferiore perché il trader deve uscire dalla posizione al prezzo di offerta e lo spread è più alto rispetto al mercato normale.

Nel caso di trading con CFD e nel caso del nostro esempio, il profitto non sarà di 75 ma di 73€, per un ritorno sul’investimento del 71% (73/102,8).

I broker di CFD, tuttavia, spesso applicano un prezzo di acquisto più elevato, il che riduce il profitto a chiusura del contratto, ma rimane ancora evidente che, nell’esempio di cui sopra, in caso di profitto è il trader su CFD a guadagnare di più dalla stessa dinamica del mercato rispetto all’investitore che ha comprato fisicamente le azioni.

CFD: differenza con gli ETF

È normale chiedersi se sia meglio investire sui CFD o sugli ETF. La risposta dipende dagli obiettivi della propria strategia di trading: di solito si vuole avere un giusto equilibrio tra rischio e ritorno economico, ma per raggiungerlo devi diventare un trader esperto e valutare con attenzione qual è lo strumento che più ti si addice.

Cosa sono gli ETF?
Gli ETF sono fondi o SICAV che replicano in modo piuttosto fedele l’andamento di un asset o di un paniere di asset, di obbligazioni, materie prime, criptovalute o altre classi di attività.

Questo significa che il prezzo può variare durante il giorno, proprio come per le azioni, e che gli ETF possono essere utilizzati da trader per tentare di trarre profitto nel breve termine, anche se possono far incorrere anche in ingenti perdite.
Sono anche dei fondi, quindi adatti per investimenti a lungo termine, e possono essere basati su molti sottostanti differenti: indici azionari, materie prime, obbligazioni, valute, ecc.

I CFD sono nati dopo gli ETF. Consentono di avere un contratto per ricevere o pagare la differenza di prezzo derivata dal periodo di tempo di investimento, ovvero dal momento in cui apri la posizione fino al momento della sua chiusura.
Si ha lo stesso beneficio che ha un vero azionista dall’aumento del prezzo, ma senza l’acquisto del bene sottostante - il che ti evita alcuni costi e burocrazia.

Confrontato i CFD con gli ETF troviamo molte differenze. I CFD sono un derivato, il che prevede un sistema di indebitamento che ti permette di controllare e trarre profitto - ma anche perdite - dalla variazione del prezzo esponendosi sul mercato molto più di quanto si potrebbe con un capitale minimo.
Con i CFD solitamente si ha bisogno di una liquidità effettiva tra il 5% e il 10% del valore del sottostante. Gli ETF, invece, devono essere acquistati o venduti a prezzo pieno per la quota ascquistata o venduta.

Ora che hai compreso cosa sono e come funzionano i CFD, mettiti alla prova ed inizia ad investire con un conto CFD in demo.

Disclaimer: I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 79% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro quando fanno trading di CFD con XTB S.A. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro.

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