Lo si propone da anni ma di fatto anche quest’anno tra qualche settimana avverrà il classico passaggio dall’ora solare a quella legale.
Sono anni che si sta cercando di evitare il passaggio dall’ora solare a quella legale e viceversa. Un cambiamento in atto ancora in Europa e nella maggior parte di Stati Uniti e Canada che ha, come accertato, dei risvolti negativi sul benessere delle persone ma positivi se guardiamo in termini di risparmio energetico.
I paesi hanno iniziato a passare dall’ora solare in inverno all’ora legale in estate durante la Prima guerra mondiale, per ridurre i costi energetici. Un’ora in più la sera significava meno tempo con le luci accese. Quest’abitudine è proseguita sino ai giorni nostri e ancora oggi l’ultima domenica del mese di marzo avviene la modifica dell’ora. Eppure la popolazione europea ha votato nel 2018, in una consultazione pubblica voluta dalla Commissione Europea, a favore dell’abolizione. Una votazione che fu un plebiscito con 4,6 milioni di votazioni, il numero più alto mai ricevuto da una consultazione pubblica Ue.
Peccato che nonostante il parere positivo della Commissione di abolire il passaggio e l’approvazione del Parlamento europeo il 26 marzo 2019, si è ancora in attesa che la Direttiva europea venga approvata dal Consiglio. Soltanto a quel punto i singoli Stati potranno recepirla con Leggi proprie facendola entrare in vigore.
In pratica sarà dato mandato ai singoli Stati di decidere se cambiare l’orario o se abolirlo. La Direttiva ha avuto dei rallentamenti anche per cause esterne come il covid, la guerra in Ucraina prima e Israele poi. Quanto all’Italia, pare che il Governo spinga per mantenere il duplice orario. Al momento nulla è deciso con certezza.
Il dibattito resta anche sul se far restare l’ora solare tutto l’anno o viceversa l’ora legale. Ci sono i paesi del Nord Europa che premono verso la prima soluzione, i paesi del Sud Europa verso la seconda. Ad oggi però novità non ce ne sono e anche per il 2024 il cambio dell’orario avverrà.
Ora legale 2024: quando spostare le lancette
Anche per il 2024 dovremo dire addio all’ora solare per passare a quella legale. Il cambiamento avverrà l’ultima domenica del mese di marzo, che per il 2024 non sarà una data banale. Il passaggio ricadrà infatti la notte del 31 marzo, quella della Santa Pasqua. La lancette dovranno essere spostate un’ora in avanti, dalle ore 2 alle ore 3. In questo modo dormiremo un’ora in meno ma godremo di un’ora di luce in più. Aspetto positivo in termini di risparmio energetico ma negativo sullo stato di salute delle persone.
È accertato che il cambiamento dell’ora provoca l’alterazione del ritmo circadiano. Questo ci fa sentire stanchi, distratti e assonnati. Ma non è solo questo il problema. Altri studi evidenziano come l’ora legale possa influire negativamente sulla quantità di infarti e, addirittura, sul numero di suicidi.
Perché gli Stati sono restii ad abolire l’ora legale
Nonostante il parere positivo della popolazione, gli Stati sembrano essere ancora restii dall’abolire il cambio dell’ora. Questo per una serie di motivi. Innanzitutto per motivi di sicurezza stradale perché un’ora di luce in più provocherebbe meno incidenti. Meno incidenti, meno morti ma anche risparmio economico, che negli Stati Uniti hanno quantificato in 1,2 miliardi di dollari.
L’altro motivo è di natura economica. Sempre negli Stati Uniti è stato accertato che gli americani spendono di più quando c’è la luce del giorno e non di sera.
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