Ecco chi c’è dietro il regime di Hamas e gli attacchi nei confronti dello Stato Israeliano.
Tutto il mondo sta imparando a conoscere più da vicino il partito islamista palestinese Hamas, considerato da tantissimi Stati un organizzazione terroristica. Hamas ha dato vita qualche giorno fa ad un violento attacco nei confronti dello Stato di Israele rendendosi protagonista di crimini gravissimi. Sono migliaia gli israeliani uccisi e tantissimi gli uomini, donne e bambini sequestrati.
Israele sta rispondendo con la forza e si prepara all’assalto da terra verso la Striscia di Gaza con l’obiettivo di eliminare il nemico e coloro che guidano e sono la mente di questo attacco. Ma chi si cela dietro Hamas? Chi sono i leader politici e militari? Ecco la risposta.
Chi è Mohammed Deif a capo dell’ala militare di Hamas
La mente dell’attacco e di tutta l’organizzazione ha probabilmente un solo nome e cognome: Mohammed Deif, testa pensante delle Brigate Ezzedine al Qassam e capo militare del partito di Hamas. Nonostante il suo nome sia conosciuto molto bene negli ambienti dell’intelligence internazionale, sul suo conto si sa molto poco. È apparso in un messaggio poco prima dell’avvio dell’attacco lo scorso sabato annunciando le operazioni militari e invitando gli amici musulmani ad unirsi alla lotta. Questa è una delle pochissime uscite pubbliche di Deif.
Nato nel 1965 nel campo profughi di Khan Yunis situato nella Striscia di Gaza, Mohammed Deif si è unito ad Hamas alla fine degli anni Ottanta. Nel corso degli anni ha assunto un ruolo sempre più di rilievo nel partito fino a diventare il capo delle brigate al-Qassam nel 2002 dopo l’uccisione del vecchio leader Salah Shehadeh. La sua ultima foto risale al 2001 poco prima che uscisse dal carcere.
Da allora mistero fitto su di lui e il suo aspetto fisico. Leggende narrano che sia sopravvissuto a diversi attacchi israeliani per ucciderlo. Come quello che nel 2014 uccise la moglie e i suoi due figli. Probabilmente in uno di questi attacchi ha perso un occhio e forse un arto. Per questo qualcuno ipotizza che si muova su una sedia a rotelle e sono davvero pochi coloro che sanno il suo volto essendo protetto da una fitta rete di amici. Forse Mohammed Deif non è nemmeno il suo vero nome. Secondo la Bbc, Deif in arabo significa infatti “ospite” e potrebbe essere un nome di battaglia.
Non si sa dove si nasconde, potrebbe essere ovunque: sotto una moschea, in un tunnel, lontano dai bombardamenti.
Chi sono gli altri leader
Caso particolare è quello di Yahya Sinwar responsabile politico del partito. Gli israeliani lo hanno messo nel mirino da tempo ma l’Egitto ha chiesto in passato di non toccarlo in quanto interlocutore di ogni negoziato. Non è chiaro se questa regola valga ancora dopo il massacro di tantissimi cittadini civili. Altri esponenti molto importanti si troverebbero a Doha e sono I smail Haniyeh e Khalil al Hayya. Altri membri si sono stabiliti in Turchia dove il presidente Erdogan sembra non avere molto le idee chiare. Prima ha annunciato di appoggiare Hamas in nome della fratellanza musulmana poi però ha invitato varie volte alcuni esponenti presenti nella sua nazione a trasferirsi altrove.
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