Chi è Zuzana Caputova, europeista che con la sua elezione spezza il fronte ultra-conservatore di Visegrad
Sono due i primati conseguiti, con la sua vittoria alle presidenziali in Slovacchia, da Zuzana Caputova. Non solo infatti è la prima presidente donna del Paese dell’Est europeo, ma con i suoi 45 anni di età è anche la più giovane. Eletta con uno schiacciante 58% dei voti contro il 42% del suo avversario Maroš Šefčovič, è arrivata alla politica dall’attivismo. La sua candidatura ha guadagnato peso sull’onda delle proteste contro la corruzione del Paese, esplose in seguito all’omicidio del giornalista Jàn Kuciak e della compagna Martina Kušníro. Il giornalista indagava su speciali connivenze fra politica e imprenditoria: l’indignazione per la sua morte portò alle dimissioni del premier di centrosinistra Robert Fico.
Chi è Zuzana Caputova
Zuzana Caputova si è laureata in legge all’univestità di Bratislava nel 1996. Conclusa la sua educazione ha lavorato nel governo locale di Pezinok, città in cui è cresciuta, diventandone vicesindaca. Si è poi spostata nel settore no-profit, lavorando come giurista per l’organizzazione civica Via Iuris.
Nel 2016 la sua lunga battaglia ambientalista contro la discarica che aveva avvelenato la terra, l’aria e l’acqua di Pezinok ha successo. La vittoria di Caputova ha creato un precedente per la partecipazione civica nella Slovacchia post-comunista, tanto che la mobilitazione popolare è stata la più grande dalla Rivoluzione di velluto del 1989. Si è guadagnata così il prestigioso Goldman Enviromental Prize, gli “Oscar dell’ambiente” assegnati ogni anno a San Francisco.
Caputova, la carriera politica
L’anno successivo annuncia il suo ingresso nel piccolo partito politico di Slovacchia Progressista, e nel 2019 ne diventa la candidata per le presidenziali. La sua candidatura viene fondata sui temi che hanno caratterizzato la carriera d’attivista: giustizia sociale, ambiente, lotta alla corruzione. Caputova è un’europeista convinta ed è a favore dei matrimoni fra persone omosessuali. La sua elezione in Slovacchia, paese del blocco di Visegrad, rompe così il fronte ultra-conservatore di Viktor Orban. Nessuno stato del blocco aveva mai avuto una presidente donna.
Il suo mandato inizierà solo a giugno, ma già adesso la vittoria di Caputova spariglia le carte delle alleanze in vista delle prossime elezioni europee.
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