Nuove misure espansive da parte dell’esecutivo di Pechino permettono all’indice azionario del Dragone di segnare un balzo di 3 punti percentuali.
Chiusura in deciso rialzo per l’indice azionario cinese, lo Shanghai Shenzhen CSI 300. A 3,719.28 punti, il listino del Dragone ha messo a segno un incremento del 3,01% rispetto al dato precedente. Da inizio anno l’indicatore segna un +23,5%.
La spinta è arrivata dalla decisione dell’esecutivo di allentare le regole di spesa a carico delle amministrazioni locali.
Cina: nuova spinta per autostrade, ferrovie e utilities
Forse in risposta alle dichiarazioni rese ieri da Trump (Trump a tutto campo: Cina e Fed i bersagli preferiti), che si è lamentato del fatto che nell’ex Regno di Mezzo il processo decisionale è particolarmente fluido (la Cina “può fare quello che vuole: svalutare, adottare politiche espansive, pompare denaro nell’economia domestica e, annullare, in una certa misura e non completamente, le nostre tariffe”), le autorità di Pechino hanno annunciato nuove misure per favorire nuovi investimenti.
In particolare, i settori coinvolti sono quelli relativi le autostrade, il settore ferroviario e le utilities.
Il sostegno delle autorità riveste particolare importanza in un momento in cui l’economia domestica è sotto attacco dei dazi varati dall’amministrazione Trump.
Cina: infrastrutture in primo piano
In particolare, il Ministro dell’economia ha annunciato un allentamento dei vincoli sulle procedure di spesa dei proventi legati alle vendite di bond ed incoraggiato le banche ad offrire prestiti per progetti finanziati da questo debito.
“Ridurre le restrizioni nell’utilizzo delle risorse legate alla vendite di bond degli enti locali sta sostenendo il mercato, in special modo tra i titoli legati alle infrastrutture”, ha detto all’agenzia Bloomberg Gerry Alfonso, direttore del Dipartimento di affari internazionali del Shenwan Hongyuan Group, una società di servizi finanziari con sede a Pechino.
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