La coalizione Ursula è uno scenario possibile per le elezioni 2022? Cos’è e cosa significa

Giorgia Bonamoneta

20 Agosto 2022 - 19:37

Le elezioni politiche 2022 presenteranno l’occasione per tentare la strada Ursula (forse). Cosa vuol dire coalizione Ursula e perché è stata proposta?

La coalizione Ursula è uno scenario possibile per le elezioni 2022? Cos’è e cosa significa

Nelle crisi di governo la cosiddetta “opzione Ursula” o “coalizione Ursula” è una prospettiva auspicata da molti. Ma che cos’è la coalizione Ursula e cosa significa in vista delle elezioni del 25 settembre 2022? A rievocare la coalizione Ursula è stato il Terzo polo, composto da Carlo Calenda (Azione) e Matteo Renzi (Italia viva). Secondo i due leader riuniti nella coalizione del Terzo polo, la coalizione Ursula non è un’opzione, ma quello che categoricamente accadrà. Si sarebbero convinti anche Silvio Berlusconi, Enrico Letta e forse, scrive oggi la Repubblica, anche Matteo Salvini.

Sembra che la coalizione Ursula potrebbe essere evocata in caso alle elezioni la trionfale coalizione di centrodestra non dovesse essere poi così tanto trionfale. Lo sappiamo, i sondaggi elettorali hanno valore fino a un certo punto e descrivono più il quadro generale e l’umore popolare, rispetto al vero risultato delle elezioni. Per questo secondo i più dubbiosi il centrodestra potrebbe arrivare alle elezioni non con grandi risultati e preferire così Mario Draghi a Giorgia meloni. Parola di Calenda.

Sembra infatti che una coalizione Ursula sia inevitabile per via delle crisi internazionali, economiche e politiche, che lo stesso centrodestra riconosce come difficili e forse anche deleterie per un Governo sotto i propri loghi. Ma cosa vuol dire coalizione Ursula e che cosa si sta prospettando in seguito elezioni il 25 settembre 2022?

Cos’è la coalizione Ursula e cosa significa?

Il termine coalizione Ursula è uno di quei termini giornalistici e politici che vengono rievocati quando si presentano situazioni simili, ma non del tutto identiche. In passato è già stato utilizzato il termine “maggioranza Ursula” per richiamare la soluzione adottata per la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alle elezioni per il ruolo nell’organo esecutivo dell’Unione Europea.

In poche parole con il termine “coalizione Ursula” o “maggioranza Ursula” si intende la nascita di un governo sostenuto da una maggioranza simile a quella che nel 2019 ha permesso la conferma della Presidente della commissione europea. In chiave italiana andrebbe tradotto con la costituzione di una maggioranza intorno alla figura di Mario Draghi. Ancora una volta. Per questo non sorprende sentire la proposta, anzi la “certezza” di tale scenario, provenire dal centro del Terzo polo: Carlo Calenda e Matteo Renzi.

Cosa potrebbe unire i partiti intorno a un nuovo Governo Draghi?

Secondo tale ipotesi la possibilità di una coalizione Ursula nascerebbe dai risultati elettorali. Sembra infatti che, secondo Calenda e Renzi, i sondaggi non rispecchino affatto il reale voto del 25 settembre 2022. Solitamente è piuttosto vero, ma è abbastanza improbabile che la coalizione di centrodestra non riesca a guadagnare abbastanza voti da governare. Secondo tali ipotesi, si renderebbe necessario costruire una maggioranza che rimanga neutrale nella scelta del o della presidente del Consiglio. Quindi la possibilità che Giorgia Meloni finisca nel ruolo di prima donna come presidente del Consiglio, secondo il Terzo polo, potrebbe non essere così vicina.

Le motivazioni sono principalmente due: la prima corrisponde alla necessità di risolvere delle crisi internazionali che difficilmente la destra oggi si vuole prendere come responsabilità, cioè non vuole mettere i propri loghi, i propri nomi, i propri volti e la futura fiducia degli italiani in tematiche controverse e difficili quali la crisi economica interna e la stabilità europea con la risoluzione della guerra in Ucraina; la seconda ipotesi è quella per la quale Silvio Berlusconi, e forse anche Matteo Salvini, vedano in Mario Draghi la persona più adatta a risolvere le crisi e non Giorgia Meloni.

C’è però da considerare che gli esperti di sistemi elettorali e diversi enti indipendenti immaginano difficilmente la cosiddetta coalizione Ursula. Secondo Federico Fornaro, capogruppo di Articolo uno, Calenda starebbe alzando la “bandiera Ursula” solo per attrarre voti. Mentre è Enrico Borghi (dem) a far notare che in una maggioranza Ursula si dovrebbero coinvolgere anche i grillini: “Calenda cambiato di nuovo idea?”, domanda.

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