Come abbassare la rata e risparmiare oltre €50.000 sul mutuo?

Claudia Cervi

18 Giugno 2024 - 13:10

Continua la discesa della rata del mutuo dopo il taglio dei tassi BCE a giugno. Ecco di quanto può scendere ancora la rata entro la fine del 2024 e nei prossimi 12 mesi.

Come abbassare la rata e risparmiare oltre €50.000 sul mutuo?

Dopo la decisione della BCE di tagliare i tassi d’interesse, molte famiglie e titolari di mutui stanno cercando di capire come abbassare la rata e risparmiare oltre 50 mila euro sul mutuo.

Tuttavia, il quadro è più complesso di quanto possa sembrare a prima vista. Sebbene la BCE abbia iniziato una politica di allentamento monetario, la Federal Reserve statunitense non ha seguito lo stesso percorso. Questo crea un contesto di incertezza in cui non è garantito che Christine Lagarde, presidente della BCE, possa attuare ulteriori tagli entro l’anno. Questa situazione richiede un’analisi dettagliata per comprendere come evolveranno le rate dei mutui e quali fattori influenzeranno questa dinamica. In questo articolo esploreremo di quanto può scendere la rata del mutuo, l’impatto sui mutui e i principali fattori che influenzano la rata del mutuo, sia a tasso fisso che variabile.

Di quanto può scendere la rata del mutuo

Ma qual è l’impatto diretto del taglio dei tassi sulle tasche di chi ha un mutuo? Ci sarà sicuramente un risparmio, poiché le rate si adatteranno alla riduzione dei tassi. L’aggiustamento, in realtà, era già in corso, dato che la decisione del 6 giugno era ampiamente attesa. Come ha sottolineato la FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani) in una recente analisi, le banche hanno anticipato le mosse di Francoforte, iniziando a ridurre i tassi già nei mesi scorsi.

Aprire ora un prestito immobiliare di 25 anni da 200mila euro comporta un risparmio complessivo di oltre 54mila euro rispetto alla cifra necessaria per aprire un mutuo due anni fa, dopo i primi rialzi dei tassi. In una simulazione, con i tassi attuali, la rata mensile per 25 anni sarebbe di 1.032 euro, contro i 1.212 euro di fine 2022, con un risparmio mensile di 180 euro, annuale di 2.162 euro e complessivo di 54.044 euro.

La prospettiva di ulteriori tagli, sebbene incerta, potrebbe portare a un risparmio ancora maggiore. Questo risparmio si rifletterebbe non solo sulle rate dei nuovi mutui, ma anche sulle condizioni dei contratti di mutuo a tasso variabile già in essere.

Impatto sui mutui esistenti e surroga

Il taglio dei tassi ha un impatto diretto sulle rate dei mutui a tasso variabile. Un singolo taglio di 25 punti base riduce leggermente le rate dei mutui esistenti.

Il risparmio complessivo per i prossimi sei mesi potrebbe dunque essere significativo, soprattutto se si arriverà a un taglio complessivo di 100 punti base, migliorando anche le condizioni di accesso al mercato per i nuovi contratti di mutuo.

I nuovi mutuatari potrebbero beneficiare di condizioni più favorevoli sia per i mutui a tasso fisso sia per quelli a tasso variabile.

L’impatto di questi risparmi sui mutui esistenti può essere significativo, migliorando il potere d’acquisto delle famiglie italiane.

L’aspettativa è che il calo dei tassi prosegua, con una rata media che - secondo Facile.it - potrebbe passare da 747 euro a 692 euro entro il giugno 2025, per un mutuo di 126 mila euro.

PeriodoRata mensile (Differenza
Giugno 22 456€
Dicembre 22 602€ +146€ rispetto a giugno 22
Dicembre 23 752€ +150€ rispetto a dicembre 22
Maggio 24 747€ -5€ rispetto a dicembre 23
Giugno 24 729€ -18€ rispetto a maggio 24
Stima dicembre 24 710€ -37€ rispetto a maggio 24
Stima giugno 25 692€ -55€ rispetto a maggio 24

Il risparmio totale per i titolari di mutui a tasso variabile potrebbe ammontare a 113 euro nei prossimi 6 mesi e a circa 230 euro entro giugno 2025.

Chi volesse ottenere un risparmio maggiore dovrebbe invece considerare l’ipotesi di surroga del mutuo, cercando condizioni migliori di quelle attuali.

Vediamo ora di quanto può scendere la rata del mutuo, ipotizzando altri tagli dei tassi di interesse (di 0,25 punti base o di 0,50 punti base) e osservando l’andamento del future sull’Euribor a 3 mesi con scadenza giugno 2025:

Scenario Tasso (%) Rata
Migliore offerta attuale 4,60% 707 €
Scenario 1: Taglio dei tassi da 0,25 pb 4,35% 687 €
Scenario 2: Taglio dei tassi da 0,50 pb 4,10% 668 €
Scenario 3: Futures Euribor giugno 2025 3,15% 600 €

Cosa influenza la rata del mutuo (fisso e variabile)

Mutuo a tasso variabile
Le rate dei mutui a tasso variabile sono strettamente legate alle decisioni di politica monetaria della BCE e all’andamento degli indici di riferimento come l’Euribor. Quando la BCE taglia i tassi, l’Euribor tende a scendere, abbassando di conseguenza le rate dei mutui variabili. Tuttavia, altri fattori possono influenzare questi mutui, come le aspettative di inflazione e la crescita economica. Un’inflazione elevata, per esempio, può portare a tassi più alti nel lungo periodo, anche se i tassi a breve termine sono stati ridotti.

Mutuo a tasso fisso
Le rate dei mutui a tasso fisso, invece, sono determinate al momento della stipula del contratto e rimangono costanti per tutta la durata del mutuo. Anche se i mutuatari a tasso fisso non beneficiano immediatamente dei tagli dei tassi, possono rifinanziare il loro mutuo per approfittare delle nuove condizioni di mercato. La scelta tra mutuo a tasso fisso e variabile dipende da vari fattori, tra cui la propensione al rischio del mutuatario e le previsioni sui tassi d’interesse futuri.

Inflazione e altri fattori
L’inflazione gioca un ruolo cruciale nel determinare i tassi d’interesse. In Italia, l’inflazione a maggio 2024 è rimasta stabile allo 0,8% su base annua, con una crescita dello 0,2% su base mensile. Se l’inflazione dovesse avvicinarsi all’obiettivo del 2% della BCE, potremmo vedere ulteriori tagli ai tassi. Al contrario, un aumento dell’inflazione potrebbe indurre la BCE a mantenere o addirittura aumentare i tassi. Altri fattori che influenzano i tassi dei mutui includono il contesto economico globale, le politiche fiscali e le condizioni del mercato del credito.

In conclusione, mentre la BCE ha iniziato a tagliare i tassi e ciò ha portato benefici immediati ai mutuatari, la situazione rimane incerta a causa delle politiche monetarie divergenti tra Europa e Stati Uniti. I mutuatari devono quindi rimanere aggiornati sulle decisioni della BCE e valutare attentamente le loro opzioni per massimizzare i benefici derivanti da eventuali ulteriori riduzioni dei tassi.

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